Open Dance 2025: il Teatro Pubblico Campano inaugura la rassegna dedicata alla danza d'autore

Open Dance 2025: il Teatro Pubblico Campano inaugura la rassegna dedicata alla danza d’autore

Dal 5 gennaio al 17 aprile, il Teatro Nuovo di Napoli ospita “Open Dance 2025”, una rassegna dedicata alla danza d’autore con performance di coreografi affermati ed emergenti, promuovendo dialogo e riflessione sociale.
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Open Dance 2025: il Teatro Pubblico Campano inaugura la rassegna dedicata alla danza d'autore - Gaeta.it

A Napoli, il Teatro Nuovo ospiterà dal 5 gennaio al 17 aprile la seconda edizione di Open Dance, un progetto volto a promuovere la danza d’autore e a valorizzare il lavoro di coreografi e danzatori. La manifestazione, sostenuta dal Teatro Pubblico Campano, offre un palcoscenico per sei diverse creazioni artistiche, segnalando l’importanza del dialogo tra artisti e pubblico.

Un palcoscenico per la danza d’autore

Open Dance 2025 rappresenta un’iniziativa fondamentale per la scena artistica campana, poiché mira a costruire un movimento culturale forte e coeso. Con un calendario che si estende da gennaio ad aprile, la rassegna ospiterà diverse performance, ognuna delle quali esplorerà e rifletterà le dinamiche della società contemporanea attraverso il linguaggio della danza. L’idea è di favorire nuove interazioni tra gli artisti e il pubblico, creando un legame che vada oltre il semplice spettacolo.

L’obiettivo principale è supportare la creatività di coreografi sia affermati che emergenti, offrendo loro la possibilità di esprimere il loro talento e la loro visione artistica. La danza viene vista come un mezzo per affrontare temi sociali attuali, aprendo spazi di riflessione e coinvolgimento, e cercando di rendere la cultura accessibile a tutte le fasce della popolazione.

Le performance in primo piano

L’inaugurazione della rassegna è affidata a Silvia Gribaudi, che presenterà R.OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi. La spettacolo, previsto per il 5 gennaio, vede la performer Claudia Marsicano sul palco, e si distingue per il suo approccio ironico e dissacrante alla performance. Gribaudi utilizza il corpo come strumento di esplorazione e critica sociale, invitando il pubblico a guardare la realtà attraverso una lente diversa e più consapevole.

Il 16 gennaio avrà luogo Boxing Valentine, un’opera di Emma Cianchi, ispirata al film Boxing Helena. Qui, la coreografa crea un thriller psicologico che affronta in modo diretto il delicato tema della violenza di genere, proponendo un allestimento che avvolge gli spettatori in un’esperienza intensa e toccante, sfuggendo ai cliché e ai pregiudizi.

Spazi per i talenti emergenti

Un segmento importante della rassegna è dedicato ai giovani talenti, attraverso il bando Open Dance Call 2024. Giovedì 13 febbraio, verranno presentati due lavori vincitori, Dot e Mute. Dot è un progetto di Marco Casagrande e Nicolò Giorgini, che riflette sulla teoria dei buchi neri, esplorando un’idea di spazio-tempo alterato, dove si possono vivere esperienze coreutiche particolari.

Mute, coreografato da Martina Gambardella, offre un viaggio nell’origine del movimento, evidenziando il potere trasformativo delle relazioni corporee. Questa performance invita a un’esplorazione intima e collettiva, mettendo in risalto il dialogo silenzioso che avviene tra i corpi in danza. Le esperienze di questi giovani artisti contribuiscono a dare nuova linfa al panorama della danza contemporanea.

Omaggio a Fernando Pessoa

Il 23 marzo sarà presentato Rua da Saudade, una creazione di Adriano Bolognino che trae ispirazione dalla poetica di Fernando Pessoa. In questa performance, quattro danzatrici interpreteranno gli eteronimi del celebre scrittore portoghese, ognuno dei quali porta con sé una propria identità e un vissuto. Attraverso il movimento, le performer renderanno omaggio alla complessità dei personaggi di Pessoa, esplorando il concetto di identità multipla e la ricerca di sé.

La rassegna si concluderà il 17 aprile con un evento che prevede coreografie ideate e realizzate da Jacopo Jenna. La serata promette di essere un finale emozionante all’insegna della danza, mettendo in scena lavori che riflettono le diverse influenze e stili degli artisti coinvolti.

Open Dance 2025 si presenta come un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza e della cultura, riportando l’attenzione sull’importanza del teatro come strumento di connessione e riflessione nella società odierna.

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