Un vasto gruppo di figure del mondo culturale spagnolo ha promosso un appello per una grande manifestazione prevista in molte città spagnole, sabato 14 giugno. L’iniziativa punta a chiedere la fine delle ostilità nella Striscia di Gaza. Fra i firmatari si trovano artisti, scrittori e intellettuali di rilievo, che invitano a una partecipazione di massa contro un conflitto che hanno definito politico e umanitario.
Adesione e organizzazione della manifestazione in oltre 120 città
L’appello è stato diffuso da PararLaGuerra.es, una piattaforma che raggruppa più di cento associazioni sociali, sindacali e culturali. L’obiettivo è quello di portare nelle strade un segnale chiaro contro la guerra, dando forma concreta all’indignazione che circola nell’opinione pubblica. La manifestazione prenderà il via a mezzogiorno e si svolgerà simultaneamente in più di 120 città della Spagna.
Figura importanti presenti alla conferenza stampa a madrid
La presentazione dell’appello si è tenuta a Madrid, in una conferenza stampa dove erano presenti nomi importanti del teatro e del cinema spagnolo. Fra questi, il regista Lluis Pasqual, il drammaturgo Miguel del Arco e la attrice Isabel Ordaz hanno sottolineato l’urgenza di un movimento capace di suscitare un coinvolgimento ampio, al di là delle divisioni politiche e ideologiche.
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Nel manifesto firmato da più di cento personalità, si denuncia con forza quella che viene definita una politica di genocidio. Secondo il testo, Israele e il governo di Benjamin Netanyahu starebbero perseguendo la pulizia etnica di oltre due milioni di persone a Gaza, con un sostegno incondizionato indicato in riferimento a Donald Trump.
L’appello critica apertamente l’interruzione del cessate il fuoco stabilito a marzo, definito “precario” ma importante per ridurre le violenze. Da quel momento, si legge, il conflitto è tornato a infuriare con pesanti bombardamenti quotidiani su strutture civili come ospedali, scuole, rifugi e anche tende, colpendo la popolazione non armata e considerata indifesa.
Le parole usate nel documento sono dure, parlano di escalation e di responsabilità politica diretta degli esecutivi coinvolti. Mentre nelle strade si prepara la protesta, i firmatari si impegnano a diffondere un messaggio che punta a interrompere il ciclo della violenza.
Luoghi e modalità della manifestazione a madrid e altre città
A Madrid la manifestazione avrà inizio in Plaza Juan Goytisolo, di fronte al Museo di Arte Moderna Reina Sofia, un luogo simbolico per la cultura e l’impegno sociale nella capitale. Non si conosce ancora il numero esatto di partecipanti, ma il richiamo alla mobilitazione ha ottenuto un vasto appoggio sia da gruppi culturali sia da organizzazioni di base.
Il coordinamento delle manifestazioni nelle altre città prevede momenti simili, con ritrovi e cortei nelle piazze principali. L’invito è rivolto a cittadini e associazioni per unirsi in un’azione collettiva simultanea. Nessuna istituzione pubblica ha promosso l’iniziativa ma la pressione della società civile appare significativa, con richiesta di attenzione da parte dei governi nazionali e delle organizzazioni internazionali.
La mobilitazione del 14 giugno si propone dunque di mantenere alta la tensione contro la guerra, invitando a un impegno civile che si traduca in presenza fisica nelle strade. Negli ultimi anni, episodi simili hanno rappresentato tappe importanti nel dibattito pubblico spagnolo e nella solidarietà verso le tragedie internazionali.