Il 25 febbraio si svolgerà un’importante audizione presso la Commissione d’inchiesta sul disastro della nave Moby Prince. I procuratori di Livorno e di Firenze, quest’ultimo in qualità di capo della DDA toscana, saranno ascoltati in merito alle indagini legate all’incidente avvenuto il 10 aprile 1991, costato la vita a 140 persone. Questa seduta rappresenta un ulteriore passo verso l’accertamento della verità sull’accaduto, in un contesto di segretezza e delicatezza delle informazioni.
Dettagli dell’audizione e obiettivi della Commissione
Il presidente della Commissione, Pietro Pittalis, ha dichiarato la necessità di acquisire informazioni che possano risultare utili per il progresso delle indagini. Secondo quanto riferito, la Commissione cerca di chiarire elementi relativi al disastro e, per questo, ha invitato i procuratori a fornire indicazioni pertinenti. La Procura di Livorno, tuttavia, ha posto delle limitazioni, non autorizzando la visione di un’informativa della Guardia di Finanza riguardante il caso. Questa scelta ha sollevato interrogativi sul contenuto di tali documenti e sulla loro potenziale rilevanza per l’indagine.
Pittalis ha comunicato che la Procura di Livorno non ha ancora deciso se procedere con un rinvio a giudizio o se archiviare la pratica. Al contempo, ha rivelato che sarà acquisita l’informativa dalla Procura di Firenze. Questo passaggio potrebbe rivelarsi cruciale per il corso dei lavori della Commissione, poiché l’analisi della documentazione potrebbe fornire spunti importanti.
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Riscoperta di documenti storici e collaborazioni istituzionali
Un elemento di rinvigorimento nelle ricerche avviene con la comunicazione ricevuta dall’avvocato di Eni, che ha informato la Commissione di avere recuperato documenti storici riguardanti la Moby Prince presso gli archivi di Mortara. L’ente si è impegnato a inviare un indice per garantire alla Commissione la possibilità di ottenere copie di tali documenti. Questa rivelazione riaccende l’attenzione su un caso che ha segnato profondamente la storia del trasporto marittimo in Italia.
Pittalis ha anche sottolineato che, su raccomandazione del Presidente del Senato, è stata autorizzata l’acquisizione di Dvd relativi agli atti delle precedenti inchieste effettuate dalla Procura di Livorno, insieme ad altri documenti connessi. Questa mossa si inserisce in un quadro di lungo termine, dove il recupero e l’analisi dei materiali possono offrire nuovi spunti per un caso né chiuso né dimenticato.
Riconoscimenti e iniziative post-incidente
La Commissione ha reso noto alcune progressioni significative nel processo di riconoscimento del merito al personale dell’equipaggio della Moby Prince. Secondo le informazioni fornite, il capo di gabinetto del Ministero dell’Interno ha avviato formalmente il procedimento per conferire la medaglia al merito civile all’equipaggio, trasmettendo la documentazione necessaria anche alla Prefettura di Livorno per gli adempimenti richiesti.
Questo riconoscimento, oltre a rappresentare un atto simbolico, afferma il valore del sacrificio dei membri dell’equipaggio e scava nel profondo della memoria collettiva legata a un evento che ha segnato la coscienza pubblica. La Commissione, nel suo operato, continua a mantenere alta l’attenzione su un episodio che va oltre il mero dato temporale, rischiando di rimanere nell’ombra se non gestito con la dovuta cura e rispetto.
Il 25 febbraio, l’audizione dei procuratori rappresenta un passo ulteriore nella ricerca di una verità che, per troppi anni, è rimasta evasiva.