Nuova tassa visa integrity fee dal 1° ottobre 2025 colpirà milioni di visitatori negli stati uniti

Nuova tassa visa integrity fee dal 1° ottobre 2025 colpirà milioni di visitatori negli stati uniti

Gli Stati Uniti introdurranno dal 1° ottobre 2025 la Visa Integrity Fee da 250 dollari sui visti non-immigranti per finanziare controlli sull’immigrazione, escludendo i viaggiatori del Visa Waiver Program.
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Gli Stati Uniti introdurranno dal 1° ottobre 2025 la Visa Integrity Fee, una tassa aggiuntiva di 250 dollari sui visti non-immigranti per finanziare il controllo sull’immigrazione e limitare i soggiorni oltre la scadenza. Esenti i viaggiatori del Visa Waiver Program. La misura suscita preoccupazioni nel settore turistico. - Gaeta.it

Gli stati uniti hanno introdotto una nuova tassa per i visti non-immigranti, chiamata Visa Integrity Fee, che entrerà in vigore dal 1° ottobre 2025. La misura, prevista nel disegno di legge “One Big Beautiful Bill” firmato il 4 luglio 2025, punta a finanziare la sorveglianza sull’immigrazione e a limitare i soggiorni illegali oltre la scadenza dei permessi. La tassa comporta un costo aggiuntivo di 250 dollari per ogni visto rilasciato e interesserà milioni di viaggiatori stranieri. Qui di seguito i dettagli principali su come funziona, chi dovrà pagarla e quali ripercussioni avrà sul turismo verso gli stati uniti.

Funzionamento e ambito di applicazione della visa integrity fee

La Visa Integrity Fee colpirà i richiedenti visti non-immigranti, cioè tutti quei cittadini stranieri che chiedono permessi temporanei per turismo, lavoro o studio. Tra le tipologie coinvolte ci sono i visti B‑1/B‑2 per affari e turismo, H‑1B per lavoratori temporanei e F‑1 o J‑1 per studenti. In pratica chi vuole accedere agli stati uniti per motivi temporanei dovrà pagare 250 dollari in più rispetto alla tassa consueta di 185 dollari per il visto, arrivando a sborsare fino a 435 dollari. Ogni anno questa somma sarà adeguata all’inflazione, diventando via via più onerosa. Al momento sono ancora da chiarire le modalità con cui e in quali casi questa tassa potrà essere rimborsata, ma sarà applicata solo in caso di visto approvato.

Il governo americano ha motivato questa tassa come uno strumento per finanziare i controlli sull’immigrazione e in particolare per contrastare i cosiddetti “overstay”, cioè chi resta negli stati uniti dopo la scadenza del visto. Nel 2024 il Dipartimento di Stato ha rilasciato circa 11 milioni di visti non-immigranti, numero che conferma l’impatto molto ampio della misura.

Esenzioni e differenze rispetto a programmi di viaggio senza visto

Non tutti i viaggiatori saranno sottoposti a questa nuova tassa. Sono esclusi gli agenti diplomatici e il personale governativo con visti di tipo A e G. Inoltre, chi proviene da Paesi aderenti al Visa Waiver Program non pagherà la Visa Integrity Fee. Questo programma, che include gran parte dell’Europa, ma anche Australia, Giappone, Regno Unito, e altri, consente ai cittadini di entrare negli stati uniti senza visto per permanenze fino a 90 giorni, generalmente per turismo o affari.

Il Visa Waiver Program richiede un’autorizzazione elettronica chiamata ESTA , che ha un costo di circa 21 dollari e dura due anni o fino alla scadenza del passaporto. L’ESTA permette di viaggiare senza visto, ma non consente di lavorare o studiare negli usa, né di estendere il soggiorno. A differenza della Visa Integrity Fee, l’autorizzazione ESTA non comporta costi aggiuntivi a seguito del nuovo disegno di legge.

In sintesi, la Visa Integrity Fee si applicherà solo a chi richiede un visto tradizionale, quindi esclusi i viaggiatori che rientrano nel programma vwp e quelli con ESTA, mentre coloro che necessitano di permessi specifici per lavorare o studiare negli usa saranno soggetti alla nuova tassa.

Impatti sul turismo e reazioni del settore

L’introduzione della Visa Integrity Fee ha generato preoccupazioni nell’industria del turismo internazionale. Molti temono che il costo aggiuntivo possa frenare l’afflusso di visitatori, soprattutto in vista di eventi importanti come i mondiali di calcio del 2026, che vedranno come co-host gli stati uniti, il canada e il messico. L’aumento delle tariffe per l’ingresso rende più costoso e complesso organizzare viaggi negli stati uniti.

Anche esponenti del settore turistico americano hanno espresso dubbi sulla nuova tassa. Geoff Freeman, presidente della U.S. Travel Association, ha bollato la misura come poco sensata, sottolineando che rischia di creare ostacoli inutili senza migliorare significativamente la situazione. Freeman ha però riconosciuto l’utilità di altri interventi previsti dallo stesso disegno di legge, come quelli per il miglioramento delle infrastrutture e della sicurezza.

Il clima di incertezza, aggravato da questa novità, potrebbe influenzare le scelte dei viaggiatori stranieri e incidere sul flusso del turismo verso gli stati uniti nei prossimi mesi.

Condizioni per il rimborso della tassa visa integrity fee

La legge prevede, in linea teorica, la possibilità che la Visa Integrity Fee venga rimborsata ai viaggiatori al termine del loro soggiorno, a patto che rispettino tutte le regole del loro visto e non superino la durata autorizzata. Al momento però i dettagli su come funzionerà questa procedura non sono chiari: non è stato stabilito chi sarà responsabile di elaborare il rimborso né i tempi necessari.

Sino a ottobre 2025, quando la nuova tassa entrerà in vigore, le procedure di rilascio dei visti continueranno senza alcuna modifica. Chi ha bisogno di recarsi negli stati uniti prima della data indicata potrà farlo con le normali modalità consuete, senza costi aggiuntivi dovuti alla Visa Integrity Fee. Sarà importante seguire le comunicazioni ufficiali negli ultimi mesi per capire come muoversi con le richieste di rimborso qualora si verificassero le condizioni per ottenerlo.

Le nuove regole segnano un cambiamento rilevante nella politica dei visti americani e avranno effetti concreti su chi viaggia negli stati uniti a scopo temporaneo. L’applicazione pratica della Visa Integrity Fee e la sua accoglienza da parte dell’opinione pubblica e dei viaggiatori internazionali resteranno sotto osservazione anche dopo l’entrata in vigore.

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