Nasce Tenuta Liliana: un’azienda vitivinicola impegnata nella rinascita del Salento

Nasce Tenuta Liliana: un’azienda vitivinicola impegnata nella rinascita del Salento

La Tenuta Liliana, fondata da Antonio e Liliana Intiglietta in Puglia, punta a rivitalizzare il territorio attraverso vigneti biologici e pratiche sostenibili, unendo tradizione e innovazione nella produzione vinicola.
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Nasce Tenuta Liliana: un’azienda vitivinicola impegnata nella rinascita del Salento - Gaeta.it

La Xylella fastidiosa ha avuto un impatto devastante sugli uliveti pugliesi, causando la perdita di milioni di alberi secolari. Sei anni dopo l’emergenza, la voglia di ripartire e rivitalizzare il territorio si fa largo nel cuore di molti imprenditori locali. In questo contesto nasce Tenuta Liliana, un’azienda vitivinicola che ha come obiettivo quello di restituire dignità e vitalità a una terra ferita, attraverso la coltivazione di vigneti biologici nel cuore del Salento.

Un progetto dedicato alla sostenibilità

Antonio e Liliana Intiglietta sono i volti dietro la Tenuta Liliana, che sorge a Parabita, un comune dell’entroterra di Gallipoli. Avviata nel 2017, l’azienda si estende su 13 ettari dislocati in cinque appezzamenti. A condurre la tenuta è Andrea Fattizzo, agronomo ed enologo esperto che vi risiede tutto l’anno, coadiuvato da Carlo Ferrini, un nome di riferimento nel mondo dell’enologia. Il progetto è caratterizzato da una forte componente di sostenibilità ambientale, che si riflette nella scelta di pratiche agricole biologiche e nel rispetto del territorio. I vigneti di Tenuta Liliana puntano su varietà di alto pregio, tra cui il Cabernet Sauvignon, il quale, come riferisce Fattizzo, trova nel clima salentino un ambiente ottimale per esprimere le sue caratteristiche.

Il legame con il territorio

Nel racconto degli Intiglietta, il legame con la Puglia è profondo e personale. Antonio ha deciso di tornare alle sue radici pugliesi dopo anni passati a Milano, dove ha diretto l’evento “L’Artigiano in fiera“. “Volevo creare qualcosa che potesse ridare dignità a una terra martoriata,” spiega Antonio. Questo è più di un semplice progetto imprenditoriale; è un tentativo di riscatto per una comunità che affronta sfide significative. La scelta di lavorare con varietà internazionali non è casuale. L’intento è quello di valorizzare il terroir salentino, cercando in ogni appezzamento il miglior abbinamento tra vitigno e terreno. Il primo passo è stato quello di consultare esperti come il vivaista francese Pier Marie Guillaume per calibrare al meglio le scelte viticole.

Innovazione e tradizione nella produzione vinicola

La Tenuta Liliana è dotata di una cantina all’avanguardia ricavata da una ex cava di tufo, un luogo che offre non solo un panorama spettacolare ma anche le condizioni ideali per la vinificazione. La produzione è partita col “2021“, definito da Antonio l’anno zero, in cui l’azienda ha testato i terreni con diverse varietà di viti, per individuare quelle capaci di esprimere al meglio il potenziale del territorio. Così, nel 2022, hanno prodotto circa 20mila bottiglie di IGP Salento. Per Intiglietta, questo è solo l’inizio di un percorso che mira a portare alla luce “la voce della finezza più della potenza”. La sfida è quella di affermare una nuova identità vinicola salentina, che sappia coniugare tradizione e innovazione in un contesto che guarda al futuro, pur ricordando il passato.

Tenuta Liliana rappresenta un esempio interessante di come la resilienza e la creatività possano trasformare le difficoltà in opportunità. Attraverso l’amore per la terra e l’impegno per un futuro più sostenibile, gli Intiglietta sperano di contribuire alla rinascita non solo del Salento ma dell’intero settore vitivinicolo pugliese.

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