La Prefettura di Napoli ha varato un intervento deciso contro la degenerazione della movida notturna in città . Dopo numerosi episodi violenti segnalati dalle forze dell’ordine, il prefetto Michele di Bari ha chiesto al Comune di revocare le autorizzazioni a tre locali nel capoluogo campano. Le risse brutali, l’uso di armi da taglio e perfino spari, uniti alla vendita di alcolici a minorenni, hanno motivato la misura restrittiva.
Intervento della prefettura dopo una serie di episodi violenti alla movida
Le segnalazioni arrivate alla Prefettura hanno messo in luce un peggioramento della situazione in alcune aree della movida napoletana. Nei tre esercizi pubblici al centro del provvedimento, la polizia ha documentato numerosi casi di aggressioni fisiche, dove sono state utilizzate anche armi da taglio. In certe occasioni, l’esplosione di colpi d’arma da fuoco ha trasformato la vita notturna in un ambiente insicuro e pericoloso.
Le forze dell’ordine hanno anche riscontrato l’abitudine di vendere bevande alcoliche a clienti minorenni, pratica vietata dalla legge che aggrava il quadro di illegalità . Questi elementi hanno indotto il prefetto Michele di Bari a chiedere l’intervento del Comune tramite la revoca delle licenze. La misura intende evitare che tali attività alimentino ulteriori episodi di violenza e rischi per la sicurezza pubblica.
L’azione riflette un controllo serrato che la Prefettura sta effettuando da settimane nella zona della movida, per arginare aggressioni e comportamenti illeciti riconducibili a eccessi di alcol e tensioni sociali.
Gravità e frequenza dei fatti alla base della richiesta di revoca licenze
La scelta della revoca non è mai presa alla leggera, come ha chiarito la Prefettura nelle sue comunicazioni ufficiali. La decisione si fonda sulla ripetizione di eventi gravi in pochi mesi, con conseguenze dirette sulla tranquillità dei residenti e la vivibilità dei quartieri interessati. L’uso di coltelli, il ricorso alle pistole, insieme a risse che coinvolgono gruppi numerosi, costituiscono elementi che superano la normale tolleranza per le attività commerciali.
La vendita di alcolici a minori aggrava ulteriormente la posizione dei gestori, sistematicamente sanzionata dalla legge. Il prefetto Michele di Bari ha sottolineato che “mantenere attive queste attività rappresenterebbe un pericolo concreto per l’ordine pubblico in città .” Dai report emerge il rischio di una escalation di violenze se non si interviene con fermezza contro i locali che diventano teatro di episodi criminosi.
Sono proprio queste condizioni, — con fatti che si ripetono e non sporadici — a giustificare la proposta di sospendere le licenze, misura che spetta ora al Comune valutare e applicare formalmente.
Rafforzamento dei controlli per ridurre gli abusi nella vita notturna
Le decisioni prese dalla Prefettura si inseriscono in un contesto più ampio di intensificazione dei controlli nelle aree della movida napoletana. Da tempo, le forze dell’ordine lavorano per limitare i rischi legati al consumo incontrollato di alcol, alla violenza e alle condotte illegali di alcuni locali. Il fenomeno riguarda soprattutto i giovani, spesso coinvolti in risse o vittime d’abusi dovuti all’eccesso di alcol.
Napoli non è l’unica città ad affrontare questa situazione: recenti episodi simili sono stati segnalati anche in altre località italiane come Castellaneta Marina e Tropea. I casi hanno evidenziato come le aggressioni legate alla movida possano comportare feriti gravi e rischi diffusi.
La Prefettura invita a un impegno condiviso tra istituzioni e cittadini per mantenere l’ordine e garantire la sicurezza. L’attenzione resta focalizzata sul rispetto delle regole, soprattutto riguardo alla vendita di alcolici, e sull’impedire che i locali diventino incubatori di violenza. La decisione di intervenire contro i tre locali è un segnale forte rivolto a chi, dietro attività commerciali, alimenta situazioni di rischio per la collettività .
Il ruolo del Comune nella decisione finale sulle licenze
Adesso spetta al Comune di Napoli formalizzare la revoca delle autorizzazioni richieste dalla Prefettura. Il passaggio amministrativo è essenziale per dare concreta attuazione al provvedimento e per fermare le attività dei locali coinvolti. La collaborazione tra Prefettura e Comune è cruciale in questa fase, per assicurare che i controlli abbiano effetti tangibili sul territorio.
La revoca delle licenze sarà seguita da ulteriori verifiche e monitoraggi per individuare altre situazioni simili. Lo scopo è preservare la sicurezza e tutelare chi abita i quartieri interessati dalla movida violenta e il degrado notturno.
Intanto, il prefetto Michele di Bari ha chiarito che “non sarà concessa alcuna forma di tolleranza verso chi mette in pericolo l’ordine pubblico,” segnalando un cambio di rotta rispetto al passato. La linea tracciata punta a contrastare in modo deciso i locali che non rispettano le leggi e minacciano la sicurezza, tutelando in modo particolare i più giovani esposti a rischi legati all’abuso di alcol e alla violenza.