Morto un contadino nell’incendio di un fienile a Valdaora, oltre cento vigili del fuoco sul posto

Morto un contadino nell’incendio di un fienile a Valdaora, oltre cento vigili del fuoco sul posto

Incendio a Valdaora in Alto Adige provoca la morte di Jakob Jud, contadino di 34 anni; i vigili del fuoco impegnati per ore nello spegnimento e nella messa in sicurezza dell’area rurale.
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Un incendio a Valdaora, Alto Adige, ha causato la morte di un contadino di 34 anni. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. - Gaeta.it

Nel pomeriggio del 2025, a Valdaora in Alto Adige, un’incendio in un fienile ha provocato la morte di un contadino di 34 anni. L’uomo, proprietario del maso, è rimasto intrappolato mentre le fiamme distruggevano l’edificio agricolo. Le squadre di soccorso sono intervenute rapidamente, ma non sono riuscite a salvare la vittima. I vigili del fuoco sono impegnati da ore per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area.

Intervento dei vigili del fuoco e dinamica dell’incendio

L’intervento è scattato immediatamente dopo la chiamata d’emergenza. Al loro arrivo, i vigili del fuoco si sono trovati davanti a un’incendio già molto sviluppato, con fiamme che uscivano con forza dal fienile del maso. I pompieri hanno schierato diverse squadre e mezzi impegnando oltre cento operatori per contenere le fiamme e impedire che si propagassero alle strutture vicine o al bosco circostante.

L’accesso al luogo dell’evento ha richiesto un rapido coordinamento, visto che il maso si trova in una zona rurale, non immediatamente raggiungibile. Le squadre si sono divise in gruppi per agire su più fronti, mentre si valutava la possibilità di evacuare eventuali altre persone presenti nell’area. Il fuoco ha compromesso in modo grave la struttura del fienile, rendendo rischioso ogni tentativo di ingresso per la ricerca di superstiti.

Condizioni della vittima e interventi di soccorso

La vittima, Jakob Jud, un contadino di 34 anni, proprietario dell’azienda agricola, non è riuscito a sfuggire all’incendio. Non sono ancora note le cause esatte del rogo, ma sembra che l’uomo fosse all’interno al momento dello scoppio delle fiamme. I soccorritori hanno tentato di raggiungerlo, ma le condizioni interne erano troppo pericolose.

Le operazioni di soccorso hanno visto la collaborazione di squadre specializzate che hanno lavorato per cercare di estrarre l’uomo dalle macerie. Purtroppo il 34enne è stato trovato senza vita, probabilmente per l’intossicazione da fumo o per le ustioni. La scoperta ha segnato una svolta nelle attività di intervento, che si sono spostate nel contenimento del fuoco e nella messa in sicurezza dell’area.

Difficoltà tecniche e gestione dell’approvvigionamento idrico

I vigili del fuoco hanno affrontato anche diverse criticità tecniche mentre tentavano di spegnere le fiamme del fienile. La mancanza di una rete idrica fissa nelle campagne ha imposto la mobilitazione di numerosi mezzi per portare l’acqua necessaria allo spegnimento.

Sono stati utilizzati diversi autobotti oltre a pompe e linee di alimentazione ad alta pressione per mantenere il flusso idrico. Questi presidi hanno garantito il sostegno alla lunga durata dell’intervento. Le condizioni ambientali in cui il rogo si è sviluppato, tra spazi aperti e strutture in legno, hanno richiesto attenzione costante per evitare il rischio di propagazione.

Attività di spegnimento e bonifica del sito

Le operazioni di spegnimento sono proseguite per diverse ore e sono inoltre partite le attività di bonifica del sito. I vigili del fuoco rimangono sul posto per controllare eventuali focolai residui e per sorvegliare la zona fino a che non sarà dichiarata completamente sicura.

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