Melatonina Nei Bambini: dosi e tempi più chiari grazie a uno studio italo-svedese

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Melatonina nei bambini, nuovi dati su dosi e tempi da studio italo-svedese - Gaeta.it

Donatella Ercolano

19 Settembre 2025

La melatonina viene usata sempre più spesso per aiutare i bambini che fanno fatica a dormire. Fino a oggi però mancavano indicazioni precise su come prenderla al meglio. Ora uno studio pubblicato su Sleep Medicine Reviews fa un po’ di chiarezza su dosi, orari e durata del trattamento nei più piccoli. Dietro la ricerca c’è una collaborazione tra l’Università di Pisa, l’Irccs Fondazione Stella Maris e il Karolinska Institutet di Stoccolma, basata sull’analisi di 21 studi clinici.

Cosa dicono gli studi sulla melatonina nei bambini

Il team ha passato in rassegna tutte le ricerche fino al 30 aprile 2024, concentrandosi sui bambini prima della pubertà. Hanno confrontato gruppi trattati con melatonina e altri con placebo, per capire quanto funziona davvero e come usarla al meglio.

Il risultato? Se data nel modo giusto, la melatonina aiuta tutti ad addormentarsi più facilmente. L’effetto è ancora più evidente nei bambini con disturbi del neurosviluppo. Questo apre nuove strade per trattare chi ha problemi a regolare il ciclo sonno-veglia durante la crescita.

Lo studio conferma il ruolo chiave della melatonina nel regolare il ritmo sonno-veglia, ma soprattutto offre indicazioni precise per migliorare il trattamento. Un passo avanti importante, visto che finora le informazioni erano spesso confuse o incomplete.

Come e quando somministrare la melatonina

Le nuove linee guida suggeriscono di dare la melatonina circa tre ore prima dell’ora in cui si vuole che il bambino si addormenti. Un cambio rispetto a quanto fatto finora, quando si tendeva a somministrarla poco prima o addirittura dopo l’orario di sonno.

Quanto alla dose, il consiglio è tra 2 e 4 milligrammi al giorno. Il trattamento va prolungato per alcune settimane, così da consolidare i benefici. I dati raccolti mostrano che rispettare tempi e dosaggi fa davvero la differenza, garantendo risultati più stabili nel tempo.

Il professor Ugo Faraguna, coautore dello studio, spiega che la melatonina è una sostanza prodotta naturalmente dal corpo per regolare i ritmi circadiani. Anticiparne l’assunzione, dice, aiuta a ottenere un effetto migliore, e in alcuni casi le tempistiche vanno adattate alle esigenze di ogni bambino.

Una collaborazione internazionale per il sonno dei bambini

Dietro questo studio c’è un gruppo di ricerca che unisce l’Università di Pisa, l’Irccs Fondazione Stella Maris, il Karolinska Institutet di Stoccolma e altre realtà italiane come l’Università di Firenze e l’Irccs Associazione Oasi Maria SS. Onlus. Ricercatori come Simone Bruno, Giovanni Cenerini e Raffaele Ferri, presidente della World Sleep Society, hanno dato un contributo importante.

Ugo Faraguna, docente di Fisiologia a Pisa, studia da anni i meccanismi del sonno e il loro ruolo nell’apprendimento e nella memoria. Grazie alla collaborazione con l’Irccs Stella Maris, si concentra soprattutto sui disturbi del sonno nei bambini e sviluppa tecnologie digitali per analizzare i dati sul ritmo sonno-veglia.

Questa ricerca rappresenta un passo avanti concreto nella gestione dei problemi di sonno nei più piccoli. Le nuove indicazioni vogliono aiutare medici e famiglie a usare la melatonina in modo più sicuro e efficace.

Il sonno dei bambini resta un tema caldo nella ricerca scientifica. Nuove collaborazioni come questa danno basi più solide per affrontare disturbi complessi e restituire tranquillità e qualità della vita a tante famiglie.