Fuga senza tracce da comunità di recupero: scomparsi Adriano Battaglia e Maria Russano in Piemonte

Fuga Senza Tracce Da Comunitc3A0

Fuga da comunità in Piemonte, due persone disperse. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

19 Settembre 2025

Adriano Battaglia, 31 anni, e Maria Russano, 45, sono spariti dalla comunità di recupero per tossicodipendenti di Pralormo nella notte tra martedì e mercoledì. Da quel momento, non si hanno più notizie dei due, che hanno eluso la sorveglianza e si sono allontanati senza lasciare segni né contatti. Le ricerche coinvolgono carabinieri e associazioni dedicate, mentre cresce la preoccupazione per le condizioni di salute di entrambi.

Dettagli della fuga dalla comunità di Pralormo

La scomparsa di Battaglia e Russano è iniziata nella notte di martedì, dopo un tentativo fallito di allontanamento avvenuto la mattina stessa. I due sono riusciti a evitare i controlli dopo l’una, lasciando la struttura senza lasciare messaggi o richieste di aiuto. La comunità di Pralormo, situata in Piemonte, ospita persone in cura per dipendenze, con rigide misure di controllo a tutela degli ospiti.

Adriano Battaglia ha una storia di fughe simili: nei mesi precedenti era infatti già scappato due volte. Entrambe le volte era stato ritrovato in breve tempo e aveva contattato i familiari per farsi riportare nella struttura. Questa volta non ha dato alcun segnale e la situazione si complica ulteriormente per la compagnia con cui è fuggito.

Maria Russano si trovava nella stessa comunità per scontare una pena detentiva e seguire un percorso di recupero. La sua presenza, unita a quella di Battaglia, rende il caso più delicato e urgente. Le condizioni cliniche di entrambi richiedono farmaci costanti e attenzioni specifiche: il mancato accesso a questi elementi può portare a conseguenze gravi.

Il passato di Maria Russano e la condanna per omicidio

Il nome di Maria Russano è legato a un caso di cronaca che ha segnato la Calabria e l’intera Italia. Nel 2020, a Casabona, in provincia di Crotone, la donna ha ucciso Filomena Baffi, l’anziana che l’aveva cresciuta fin dall’infanzia come una madre adottiva. Il delitto ha suscitato grande shock per la violenza e il tradimento di un legame considerato familiare.

Dopo il fermo e il processo con rito abbreviato, Maria Russano è stata condannata a 10 anni e 8 mesi di reclusione nel maggio 2021. Parte della pena è stata scontata nel carcere prima del trasferimento nella comunità piemontese per il recupero. La sua presenza segna un punto di attenzione molto alto per le forze dell’ordine, considerando anche la natura del reato e le implicazioni psicologiche.

Nel contesto attuale, la fuga con Adriano Battaglia accresce la preoccupazione sulle loro condizioni e sulle possibili direzioni che potrebbero aver preso. Il fatto che Russano stia cercando di nascondersi rende indispensabile monitorare ogni possibile segnalazione.

Caratteristiche fisiche e dettagli degli abiti durante la fuga

Gli inquirenti hanno diffuso descrizioni precise dei due fuggitivi per agevolare il riconoscimento durante le ricerche attivate in tutta Italia. Adriano Battaglia è alto 1,80 metri, pesa circa 75 chili, ha capelli castani lunghi raccolti in uno chignon e occhi azzurri. L’ultima volta è stato visto indossare un maglioncino blu, giacca beige e jeans. Portava una borsa da palestra con colori nero e rosso.

Maria Russano misura 1,55 metri e pesa 66 chili. I suoi capelli sono neri e lisci, gli occhi marroni. Sul braccio destro ha un tatuaggio evidente: una rosa trafitta da una spada. Al momento della scomparsa indossava un top nero, pantaloni neri e una camicia a quadri bianco-neri. Era truccata e portava orecchini vistosi.

Questi dettagli si rivelano fondamentali per chi dovesse avvistarli o sospettare la loro presenza, viste le caratteristiche fisiche ben riconoscibili. Le autorità invitano a segnalare immediatamente le eventuali tracce.

Reazioni della famiglia e ipotesi su possibili spostamenti

Maria Grazia, madre di Adriano Battaglia, ha parlato mercoledì sera durante la trasmissione Chi l’ha visto?. Ha raccontato che già il martedì mattina i due avevano tentato di fuggire senza riuscirci, poi nella notte sono scappati davvero. La donna si è detta preoccupata perché, a differenza delle altre volte, questa volta il figlio non ha chiamato o inviato messaggi.

La madre ha espresso timore soprattutto per la presenza di Maria Russano al fianco di Adriano e ha ipotizzato che possano aver raggiunto conoscenti o amiche in Calabria. Ha sottolineato la difficoltà di uscita dalla comunità senza aiuti esterni, aprendo la possibilità che qualcuno li abbia assistiti nel piano della fuga.

Queste informazioni sono al centro delle indagini in corso, che puntano anche a ricostruire le relazioni e i movimenti delle due persone prima della fuga. L’assenza di contatti con familiari e amici indica una volontà precisa di restare nascosti o di trasferirsi lontano.

Impegno delle forze dell’ordine e appelli alla popolazione

Le ricerche di Adriano Battaglia e Maria Russano coinvolgono carabinieri e il Comitato scientifico ricerca scomparsi Odv, associazione che collabora con le autorità per raccogliere segnalazioni. L’allarme è diffuso su tutto il territorio nazionale, con richieste di contatti immediati al 112 per chi dovesse avvistare i due.

Chi segue il caso monitora con attenzione lo sviluppo di ogni cordone di ricerca, sia urbano sia in aree rurali o lungo le vie di comunicazione principali. L’assenza di notizie da giorni accresce la tensione sul possibile stato di salute delle persone scomparse. La necessità di una pronta individuazione si basa anche sui farmaci che entrambi devono assumere.

Questo caso richiama l’attenzione sulla difficoltà e i rischi legati alle fughe da strutture di cura, specialmente quando coinvolgono persone con storie complesse. Le autorità mantengono alta la vigilanza, consapevoli della delicatezza e della vastità delle ricerche.