Maxi sequestro di profumi falsi a cisterna scoperta una centrale clandestina con oltre 3500 confezioni contraffatte

Maxi sequestro di profumi falsi a cisterna scoperta una centrale clandestina con oltre 3500 confezioni contraffatte

La Guardia di Finanza a Cisterna di Latina sequestra oltre 3.500 confezioni di profumi contraffatti di marchi come Boss, Dolce e Gabbana, denunciando un commercio illecito con rischi per consumatori e aziende.
Maxi Sequestro Di Profumi Fals
La Guardia di Finanza di Cisterna di Latina ha sequestrato migliaia di profumi contraffatti di marchi famosi, smantellando un centro di stoccaggio abusivo e denunciando il responsabile per commercio di prodotti falsi, a tutela della salute dei consumatori e delle aziende legittime. - Gaeta.it

Nel comune di Cisterna di Latina la Guardia di Finanza ha fermato un’attività di distribuzione di prodotti di profumeria falsificati. L’operazione ha portato al sequestro di migliaia di confezioni contraffatte di marchi di moda e profumeria molto noti. L’indagine ha permesso di individuare un centro di stoccaggio usato come base per rifornire il mercato con articoli non autentici, segnalando rischi concreti per i consumatori e danni economici per le aziende legittime.

L’intervento della guardia di finanza e la scoperta del centro clandestino

La mattina del 24 aprile 2025 i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Latina hanno messo fine a un’attività illegale legata alla distribuzione di profumi contraffatti. Il sequestro ha riguardato un garage usato come deposito abusivo nel territorio di Cisterna. L’operazione è partita dall’intercettazione di un veicolo con a bordo numerose confezioni di fragranze false, grazie a un controllo mirato nel corso di pattugliamenti coordinati.

La scoperta del deposito abusivo

Risalendo all’origine del carico, gli uomini della Guardia di Finanza hanno trovato un luogo ben nascosto dove erano ammassate più di 3.500 confezioni di profumi di noti marchi nazionali e internazionali. Accanto alle scatole, sono stati rinvenuti numerosi codici a barre il cui scopo era simulare l’autenticità dei prodotti, ingannando così il consumatore. Questi elementi hanno evidenziato un’organizzazione strutturata volta a immettere sul mercato articoli contraffatti in grande quantità.

Marchi falsificati e rischio per consumatori e aziende

Tra i brand riprodotti illegalmente figurano nomi come Boss, Dolce e Gabbana, Narciso Rodriguez, Gucci. Questi sono marchi con elevata reputazione e diffusione su scala globale, noti per la qualità delle loro fragranze. La contraffazione ha colpito soprattutto l’aspetto estetico e identificativo delle confezioni, con l’aggiunta di codici a barre contraffatti atti a trarre in inganno sia i rivenditori che i clienti finali.

I prodotti di profumeria non autentici spesso contengono sostanze di scarsa qualità o potenzialmente nocive alla salute. Quindi il rischio per chi acquista questi articoli è diretto e grave. Oltre alla criticità per i consumatori, la diffusione dei profumi falsi provoca un danno economico sensibile ai produttori legittimi, sottraendo loro quote di mercato e interferendo con processi di vendita regolamentati.

Responsabilità del soggetto individuato

La persona trovata in possesso dei prodotti contraffatti è stata denunciata alla Procura della Repubblica con l’accusa di commercio di prodotti con segni distintivi falsi. Questo reato, previsto dal codice penale italiano, sanziona la produzione e la vendita di beni che imitano marchi registrati, con conseguenze penali sia per chi organizza le attività illegali sia per chi ne beneficia.

Il materiale sequestrato rappresenta una prova concreta dell’esistenza di un circuito commerciale illegale, supportato da una rete di distribuzione ben pianificata. La denuncia avvia ora un iter giudiziario volto ad accertare eventuali collegamenti con altre realtà produttive o distributive, con l’obiettivo di spezzare l’intera catena del falso nel settore dei profumi.

Impatto sociale e economico del fenomeno di contraffazione

La diffusione di prodotti contraffatti nel campo della profumeria continua a preoccupare le autorità italiane ed europee. L’operazione di Latina sottolinea come la lotta contro la contraffazione sia essenziale per tutelare i consumatori e sostenere le imprese. Oltre ai rischi legati alla salute, il mercato nero provoca effetti negativi sull’economia legale, comprimendo i ricavi e ostacolando lo sviluppo delle aziende.

I controlli sul territorio e i sequestri come quello di Cisterna mostrano l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di illegalità radicati. La collaborazione tra enti pubblici e privati, compresi i marchi colpiti, rappresenta uno strumento fondamentale per monitorare e arginare la circolazione di merci false. Educare i consumatori sulla pericolosità dei prodotti contraffatti resta un aspetto di interesse pubblico rilevante.

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