Maxi operazione antimafia in cinque regioni: 88 indagati per associazione mafiosa e altri reati gravi

Maxi blitz antimafia in cinque regioni, 88 indagati coinvolti - Gaeta.it

Donatella Ercolano

11 Settembre 2025

Un vasto intervento della polizia e dell’arma dei carabinieri si è svolto nelle prime ore del mattino coinvolgendo oltre 500 operatori. Le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a misure cautelari riguardanti 88 persone accusate di reati legati alla criminalità organizzata. L’indagine si è estesa a 21 comuni distribuiti su cinque diverse regioni italiane, con il coordinamento della procura distrettuale antimafia di Salerno.

Dettagli sulle accuse e sulle persone coinvolte nell’operazione

Le 88 persone coinvolte sono indagate per diversi reati, tra cui associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nel gruppo risultano coinvolti anche soggetti accusati di tentato omicidio, estorsione aggravata, riciclaggio, detenzione e porto illegale di armi. Tutte queste accuse sono aggravate dal metodo mafioso e dalle finalità tipiche della criminalità organizzata.

In aggiunta a questi capi di imputazione viene contestata anche un’associazione per delinquere dedita al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di automobili di grossa cilindrata. La complessità delle attività illecite ricostruite evidenzia una rete criminale articolata e multifunzionale, in grado di operare su più fronti con modalità coordinata.

Territorio coinvolto e modalità di esecuzione delle misure cautelari

L’azione delle forze dell’ordine si è estesa su 21 Comuni dislocati in cinque regioni italiane. Le autorità hanno impiegato un dispositivo imponente, con più di 500 uomini tra poliziotti e carabinieri, supportati da elicotteri e unità cinofile specializzate. L’impiego di mezzi aerei e cani addestrati ha favorito perquisizioni rapide e mirate, contribuendo all’efficacia dell’operazione.

Le ordinanze cautelari sono scaturite da due diversi provvedimenti emessi dal tribunale di Salerno: uno dal giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario, su richiesta della Dda, l’altro dal gip presso il tribunale per i minorenni, sollecitato dalla procura dei minorenni della stessa città. Questa doppia natura delle ordinanze indica l’interessamento di soggetti di età differente coinvolti nell’indagine.

Sequestro di beni e iniziative della guardia di finanza

Parallelamente alle misure cautelari personali, il comando provinciale della guardia di finanza di Salerno ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza firmato dalla Dda locale. L’azione riguarda beni mobili e immobili nella disponibilità degli indagati, il cui possesso appare sconproporzionato e non giustificabile in rapporto alle loro dichiarazioni reddituali.

Il provvedimento mira a colpire il patrimonio accumulato con attività criminali, ponendo un freno ai mezzi illeciti impiegati dall’organizzazione per mantenere il controllo su varie attività illecite e sul territorio. Le indagini patrimoniali rappresentano spesso un passaggio chiave per indebolire la capacità operativa di gruppi di questo tipo.

Attesa della conferenza stampa e aggiornamenti sull’operazione

È prevista per le 11:30 una conferenza stampa presso la procura di Salerno, durante la quale saranno forniti ulteriori dettagli sull’operazione in corso. Le autorità chiariranno il quadro investigativo e spiegheranno le modalità con cui sono state raccolte le prove a carico degli indagati.

Il momento comunicativo coinvolge, oltre ai rappresentanti della Dda, anche funzionari della polizia, carabinieri e guardia di finanza, impegnati a rispondere ai quesiti dei giornalisti e a rappresentare l’importanza dell’azione contro la criminalità organizzata. L’attenzione mediatica segue l’evoluzione dell’indagine, che coinvolge reati gravi e un ampio numero di arrestati.