Marracash a San Siro con “è finita la pace”: un concerto sold out che chiude la trilogia rap

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Il concerto di Marracash a San Siro del 13 dicembre 2024 ha concluso il tour "Marra Stadi 2025" e la trilogia musicale iniziata nel 2019, offrendo uno spettacolo teatrale e coinvolgente che ha esplorato il dualismo tra l'artista e il suo alter ego Fabio, con ospiti speciali e un pubblico entusiasta. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

26 Giugno 2025

Il 13 dicembre 2024, San Siro ha accolto un pubblico straordinario per l’ultimo appuntamento del tour Marra Stadi 2025. Il concerto di Marracash ha segnato la fine di un percorso musicale iniziato anni prima, con un album uscito a sorpresa e privo di promozioni convenzionali. Questo evento ha offerto non solo un momento live unico, ma anche la conclusione di un racconto personale e artistico che lega il rapper milanese al suo alter ego, Fabio.

Il silence surprise: “è finita la pace” e la trilogia di marracash

L’album “è finita la pace” è arrivato senza alcun anticipo, senza campagne social né annunci, rispettando il modo in cui Marracash da tempo costruisce il suo stile artistico. Il disco chiude una trilogia iniziata con “Persona” nel 2019 e proseguita da “Noi, loro e gli altri” nel 2021. In questa ultima uscita, l’artista si mostra trasparente e vulnerabile, con un racconto che unisce critiche all’industria musicale a confidenze intime. Il lavoro esprime un dualismo, quello tra Fabio e Marracash, più che mai visibile nei testi e nelle atmosfere.

Mentre qualcuno ha interpretato questo album come più commerciale rispetto ai precedenti, la maggior parte dei fan e degli osservatori ha accolto l’opera con la stessa dedizione di sempre. In effetti, la coerenza con l’identità di Marracash emerge da ogni brano, con l’artista che si propone come figura matura, capace di mettere a nudo le proprie emozioni senza perder fede nelle radici del rap. Il tour negli stadi è arrivato proprio nel momento giusto per dare spazio a questa evoluzione.

Il tour marra stadi 2025: cifre e atmosfera nelle sette date italiane

Il tour nazionale ha contato sette appuntamenti principali, con oltre 270mila biglietti venduti e una risposta straordinaria da parte del pubblico. L’evento del 25 giugno a Milano è stato particolarmente significativo, confermando l’ampio seguito che Marracash mantiene nel panorama musicale italiano. Il concerto ha funzionato come un bisogno urgente di equilibrio interiore, rappresentando la tensione tra l’artista e la persona.

L’idea di pace, al centro del disco e dello show, si traduce in una ricerca di armonia con sé stessi e con i conflitti personali. In questo senso, il live svolge il ruolo di un racconto collettivo che porta il pubblico a condividere quel viaggio fra Marra e Fabio, verso una tregua e forse una nuova consapevolezza. Le canzoni e la messa in scena hanno catturato quell’impazienza, quella sete di serenità che coincide anche con un cambiamento artistico.

Lo spettacolo: un concept elaborato e una narrazione multilivello

Il concerto a San Siro è stato più di un’esibizione: un concept show strutturato in sei atti, con una scenografia che ha saputo combinare elementi di laboratorio e teatro. Ballerini e performers hanno affiancato Marracash, trasformando le canzoni in esperimenti visivi e sonori. La presenza di una voce narrante, affidata a Matilda De Angelis, ha aggiunto una dimensione di racconto scientifico e personale, in cui sperimentare la doppia identità dell’artista.

Il passaggio fra Fabio e Marracash sul palco ha rappresentato quella convivenza difficile fra le due anime, resa evidente dal percorso stesso della trilogia. Questa messa in scena ha reso tangibile la battaglia interiore che caratterizza il rapper, un gioco di luci e parole che ha coinvolto tutto lo stadio. È stata un’occasione per andare oltre la musica, creando un’atmosfera più profonda e riflessiva.

Ospiti e momenti chiave: madame e guè come presenza suggestiva

Nonostante “è finita la pace” non preveda featuring, Madame ha accompagnato il tour con la sua presenza scenica e vocale in ogni tappa. La sua apparizione, elegante e intensa, ha portato sul palco una complicità speciale con Marracash, un dialogo fra due anime femminili e maschili che hanno interpretato storie di perdita e ritrovamento. Madame ha rappresentato un elemento di contraddizione rispetto all’idea di solitudine dell’album, ma proprio per questo ha dato spessore allo spettacolo.

A San Siro si è aggiunto l’intervento di Guè, storico amico del rapper e compagno di vecchie battaglie. La loro esibizione insieme sulla canzone “∞ love” ha acceso lo stadio, con un coinvolgimento che è arrivato fino ai cori del pubblico. La presenza degli ospiti ha arricchito la serata, offrendo momenti di condivisione e di saldatura con la comunità del rap italiano.

Il pubblico e la percezione finale: un’esperienza oltre la musica

Tra i 75mila spettatori, chi ha seguito il concept show intero e chi si è lasciato trasportare dalla musica, la reazione è stata intensa. Molti hanno assistito alla trasformazione di Fabio in Marracash e viceversa, cogliendo il senso di un dualismo universale che parla a tutti. Questa dialettica interna si è tradotta in una rappresentazione di conflitto e riconciliazione che può riflettersi nelle vite di molte persone.

Oggi, il live di San Siro è rimasto come un momento emblematico del percorso dell’artista. La sua decisione di portare al massimo la teatralità, la narrazione e la qualità musicale ha lasciato un segno. Il rap di Marracash ha mosso la platea, ma soprattutto ha chiuso un cerchio, e forse aperto nuove domande per la sua carriera futura.