Malore e caduta con trauma cranico per un cavatore nelle Alpi apuane durante lavoro in cava di marmo

Un cavatore di 37 anni ha subito un grave trauma cranico in una cava di marmo nelle Alpi Apuane, soccorso rapidamente con elisoccorso Pegaso a causa della difficoltà di accesso al luogo dell’incidente.
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Cavatore soccorso dopo malore e caduta in cava di marmo alle Alpi Apuane. - Gaeta.it

Un cavatore di 37 anni ha subito un grave incidente mentre lavorava nella cava di marmo nel bacino di Piastra Bagnata, a Vagli Sotto, nella provincia di Lucca. Verso mezzogiorno, l’uomo ha avuto un malore che lo ha fatto cadere, provocandogli un trauma cranico. A causa della posizione difficile e dell’urgenza, è intervenuto l’elisoccorso Pegaso che lo ha trasportato in codice giallo all’ospedale di Cisanello, a Pisa. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche ambulanze, vigili del fuoco, forze dell’ordine e operatori specializzati nella sicurezza sul lavoro.

Il contesto dell’incidente nella cava di marmo delle Alpi apuane

Le Alpi Apuane da sempre rappresentano una zona cruciale per l’estrazione del marmo, una risorsa pregiata usata in tutto il mondo per l’arte e l’edilizia. Piastra Bagnata, all’interno del comune di Vagli Sotto, si trova in questo cuore della coltivazione del marmo. Tuttavia, questa attività si accompagna a rischi profondi per la salute e la sicurezza degli operai. Il numero crescente di cave operative nel Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane porta a un intenso sfruttamento del territorio. Il lavoro in queste cave, spesso in condizioni difficili e con terreni irregolari, espone chi opera a pericoli di incidenti come scivolate, cadute o frane.

L’incidente di questo cavatore conferma quanto il rischio di infortuni sul lavoro rimanga alto in questa zona. Le attività estrattive, seppur fondamentali per l’economia locale, impongono un monitoraggio rigoroso per contenere la frequenza e la gravità degli eventi dannosi. Dal punto di vista ambientale, le Alpi Apuane sono sotto osservazione da anni per l’impatto delle attività estrattive sul paesaggio e sugli ecosistemi, ma per gli operatori il problema più immediato resta la sicurezza sul lavoro.

Emergenza e soccorsi nelle zone impervie: la risposta rapida con l’elisoccorso pegaso

La zona in cui si è verificato l’incidente presenta accessi complicati per i mezzi di soccorso tradizionali. Il bacino estrattivo di Piastra Bagnata si trova infatti in un territorio montano, con difficoltà di raggiungimento anche per le ambulanze dotate di personale medico. Per questo motivo, appena è scattata la chiamata di emergenza, i soccorsi hanno deciso di attivare il Pegaso, l’elisoccorso regionale specializzato in trasporti sanitari urgenti.

L’intervento dell’elicottero ha consentito di sollevare rapidamente il ferito dai luoghi isolati della cava e di trasferirlo in ospedale. La coordinazione fra 118, vigili del fuoco e forze dell’ordine è risultata determinante per mettere in sicurezza la zona e agevolare le operazioni. La presenza anche di operatori del Pisll – la Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro – sul posto indica un controllo diretto e immediato sulle condizioni di sicurezza e sulle cause dell’incidente, con l’obiettivo di evitare futuri casi simili nello stesso sito.

Il tema della sicurezza sul lavoro nelle cave di marmo delle Alpi apuane

Questo episodio conferma la delicatezza delle condizioni nelle cave di marmo e la necessità di regole rigide e controlli continui. Il lavoro nelle cave richiede attenzione e preparazione, perché il terreno è spesso irregolare e eventi imprevisti come malori possono trasformarsi in situazioni di gravissimo pericolo. Le autorità competenti affrontano quotidianamente il problema di migliorare i protocolli di sicurezza per gli operai, in un luogo dove ogni errore può provocare conseguenze pesanti.

Le organizzazioni sindacali mantengono alta la vigilanza sulle condizioni di lavoro e chiedono interventi non solo per ridurre i rischi immediati, ma anche per sviluppare nuovi sistemi di monitoraggio e prevenzione. Questo incidente è uno dei numerosi segnali che la situazione nelle Alpi Apuane resta critica sotto questo aspetto, a fronte della pressione continua esercitata dall’estrazione del marmo. La collaborazione fra enti di sicurezza, operatori sanitari e forze dell’ordine continua a rappresentare un pilastro fondamentale per gestire gli eventuali infortuni in modo rapido ed efficace.

Un cavatore ferito nelle Alpi Apuane richiama così l’attenzione sul delicato equilibrio tra attività economica e tutela della vita lavorativa in un ambiente ampio e complesso come quello delle cave di marmo.