Lucrezia Lante della Rovere racconta la sua vita tra famiglia, cinema e amori: parole forti su Moretti e Barbareschi

Lucrezia Lante della Rovere racconta la sua vita tra famiglia, cinema e amori: parole forti su Moretti e Barbareschi

Lucrezia Lante della Rovere racconta a Francesca Fagnani su Belve la sua infanzia difficile con Marina Ripa di Meana, le delusioni nel cinema italiano e i rapporti intensi con Giovanni Malagò e Luca Barbareschi.
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Lucrezia Lante della Rovere si racconta a "Belve" tra infanzia difficile, rapporti complessi con la madre Marina Ripa di Meana, delusioni nel cinema italiano e amori intensi, rivelando con ironia e sincerità i lati più autentici della sua vita. - Gaeta.it

Lucrezia Lante della Rovere ha scelto il programma Belve per svelare aspetti inediti della sua esistenza. In una lunga chiacchierata con Francesca Fagnani, l’attrice ha parlato della sua infanzia difficile, del rapporto complesso con la madre Marina Ripa di Meana, delle delusioni nel mondo del cinema, e degli amori con Giovanni Malagò e Luca Barbareschi. Le sue dichiarazioni includono critiche dirette al cinema italiano e una descrizione senza filtri delle dinamiche familiari e personali.

Un’infanzia vissuta tra tensioni e paure dentro casa

Lucrezia ha dipinto la sua infanzia come un periodo segnato da continui momenti di tensione e paura. Racconta di aver assistito a liti violente tra la madre Marina Ripa di Meana e l’artista Franco Angeli. Erano litigi rumorosi e talvolta pericolosi, con bottiglie rotte usate come arma durante gli scontri. La presenza di droghe in casa aggravava la situazione: pistole, sacchetti di cocaina e eroina non erano elementi straordinari, ma facevano parte della quotidianità familiare. Lucrezia stessa non ha mai preso per assolute alcune storie inventate dalla madre, come quella della presunta prostituzione per comprare droga, un racconto che lei attribuisce più a un desiderio di provocazione che a fatti reali.

Il rapporto con Marina Ripa di Meana ha oscillato tra ammirazione e conflitto. Marina era una donna che agiva in modo trasgressivo e appariscente, e la sua personalità, molto forte e possessiva, ha lasciato un’impronta indelebile. Lucrezia ha parlato di un progetto materno di plasmarla come una copia di se stessa, con pressione e atteggiamenti manipolatori. Nonostante tutto, l’attrice non ha mai giudicato sua madre, riconoscendo il dolore che provava per le scelte di Franco Angeli e le difficoltà vissute in famiglia.

Il cinema italiano e il teatro: spazi diversi

Nel racconto dello stato attuale del cinema, Lucrezia mostra un certo disincanto. Il mondo del cinema italiano, dice, è un ambiente ristretto e poco accogliente, dove si susseguono sempre gli stessi nomi e le stesse dinamiche. La sua esperienza si è concentrata soprattutto sul teatro, settore in cui ha trovato più spazio e rispetto. La sua partecipazione a iniziative cinematografiche è stata limitata, e anche per questo ha vissuto periodi di insoddisfazione.

Un episodio emblematico riguarda la sua esclusione dal film Caos Calmo di Nanni Moretti. Lucrezia rivelò che avrebbe potuto far parte del cast, ma poi la scelta non è andata in porto, probabilmente per non entrare a far parte del “circoletto” vicino a Moretti e ad altri registi italiani del momento. Il film è noto per una scena di sesso molto discussa, che ha fatto sorridere l’attrice con una battuta provocatoria: alludendo a Moretti, definisce la scena “brutta” e confessa di aver pensato che avrebbe preferito essere “presa da Brad Pitt” e non da lui.

Questa dichiarazione mette in luce il distacco di Lucrezia dalle dinamiche del cinema di quel periodo e il modo ironico, ma pungente con cui guarda agli ambienti che le sono sembrati chiusi e ripetitivi.

Il rapporto con luca barbareschi e una vita fuori dagli schemi

Lucrezia Lante della Rovere ha raccontato anche dei suoi legami sentimentali più significativi, in particolare con Giovanni Malagò e Luca Barbareschi. Del secondo ha parlato con un linguaggio diretto e privo di filtri. L’attrice ha spiegato come fosse attratta dal fascino e dalla vita “rock ’n’ roll” di Barbareschi, ma che, quando quella vita ha superato certi limiti, ha deciso di prendere le distanze.

La rottura è arrivata nel momento in cui Lucrezia ha voluto riappropriarsi della propria esistenza, scegliendo di essere protagonista e non più coprotagonista nelle esperienze sentimentali. La testimonianza indica una presa di coscienza, con la scelta di uscire da un rapporto che diventava materiale per eccessi eccessivi.

Anche in questo contesto emerge la determinazione di Lucrezia a vivere secondo le sue regole, lontana da compromessi o da dipendenze affettive che la riducessero a un ruolo marginale.

Un ritratto personale senza filtri tra nostalgia, rimpianti e ironia

L’intervista ha messo in luce vari lati della personalità di Lucrezia Lante della Rovere, compresi rimpianti e momenti di nostalgia. Parlare di mamma Marina significa anche evocare un passato pieno di contrasti e scandali, ma anche di un legame forte anche se complicato.

Lucrezia si è soffermata su piccoli dettagli di vita quotidiana e nomignoli affettuosi, mostrando una parte più intima e lontana dalle luci della ribalta. Si percepisce come quella che racconta sia una donna che ha attraversato esperienze difficili ma che non si lascia condizionare.

L’approccio alla vita, con l’ironia usata anche per descrivere episodi delicati come la scena di sesso con Moretti o le storie intense con Barbareschi, rivela una lucidità nitida e un modo di affrontare il passato guardando avanti, senza nascondere le verità più scomode o i momenti più fragili.

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