Luca Marinelli e Alissa Jung al Giffoni film festival con paternal leave, tra cinema e videogame

Luca Marinelli e Alissa Jung al Giffoni film festival con paternal leave, tra cinema e videogame

Al Giffoni film festival 2025 Luca Marinelli e Alissa Jung presentano paternal leave, un film italo-tedesco sulla comunicazione familiare, mentre Marinelli anticipa il suo ruolo nel videogioco death stranding 2: on the beach.
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Al Giffoni Film Festival 2025, Luca Marinelli e Alissa Jung hanno presentato il film italo-tedesco "Paternal Leave," che esplora il rapporto genitore-figlio e l'incomunicabilità, mentre Marinelli ha anticipato il suo ruolo nel videogioco "Death Stranding 2: On the Beach." - Gaeta.it

Il Giffoni film festival 2025 ha ospitato Luca Marinelli e Alissa Jung per presentare il loro film paternal leave, una coproduzione italo-tedesca che ha debuttato alla Berlinale nella sezione Generation. Un film che esplora temi come responsabilità, identità e il rapporto con l’alterità interiore. Oltre alla presentazione del film, Marinelli ha parlato anche del suo imminente coinvolgimento in death stranding 2: on the beach, titolo molto atteso nel mondo dei videogiochi. Questo articolo ricostruisce le parole degli attori e le novità legate ai loro lavori.

Paternal leave al giffoni e il racconto di alissa jung sul rapporto genitore-figlio

Al Giffoni film festival, Alissa Jung ha spiegato come è nato paternal leave. La regista ha raccontato che l’idea si è sviluppata partendo dalla sua esperienza personale in quanto madre e figlia. Ha voluto indagare il legame profondo e complesso tra genitori e figli, un rapporto fatto di grandi emozioni: amore, dolore, sfide. Jung ha definito questo legame come qualcosa che può sollevare ma anche far crollare, un terreno delicato e prezioso da esplorare. Nel film, questi aspetti si intrecciano nel racconto delle difficoltà di comunicazione e comprensione tra le generazioni, rappresentando un viaggio emotivo e umano.

Il tema centrale dell’incomunicabilità

Il tema centrale, infatti, è proprio l’incomunicabilità tra genitori e figli. Secondo Jung, il film tocca i nodi di un rapporto che può essere fonte sia di conflitto che di crescita. Attraverso una narrazione intima, paternal leave mette a fuoco la necessità di trovare un dialogo sincero, di mettersi in ascolto senza prevaricazioni. L’approccio scelto punta dunque a scavare nelle emozioni e nelle difficoltà che emergono nella convivenza familiare, invitando a una riflessione sulle relazioni più autentiche e fragili.

Le riflessioni di luca marinelli sul dialogo e la crescita nel film

Nel corso dell’intervista, Luca Marinelli ha sottolineato quanto sia fondamentale mantenere aperte le linee di comunicazione tra genitori e figli. Ha affermato che spesso gli adulti cadono nell’errore di imporsi per autorità, senza ascoltare le ragioni dei più giovani. Marinelli ha smontato l’idea che chi è più grande abbia sempre ragione, definendola “una grandissima stupidaggine”. La vera crescita, ha spiegato, viene da una reciproca apertura e dal confronto continuo.

Un ruolo diverso per luca marinelli

Il ruolo di Marinelli in paternal leave si discosta nettamente da quello interpretato nella serie m-il figlio del secolo. Ha definito l’esperienza sul set del nuovo film “molto emozionante”, affermando di avere avuto fin dall’inizio una forte voglia di partecipare a questo progetto. Il contrasto con il personaggio storico della serie gli ha permesso di esplorare nuovi registri e sfumature, contribuendo a costruire un ritratto più complesso delle dinamiche familiari.

Il film si inserisce nel contesto più ampio del tema scelto dal Giffoni film festival 2025, “becoming humans”, che invita a riflettere sul processo di crescita personale e relazionale. Paternal leave cala questo tema nella realtà quotidiana, mettendo a nudo le tensioni e le fragilità che caratterizzano il percorso di maturazione.

Luca marinelli protagonista anche nell’atteso death stranding 2: on the beach

Oltre al cinema, Luca Marinelli si prepara a varcare una nuova frontiera, quella del videogioco. È infatti confermata la sua partecipazione nel cast di death stranding 2: on the beach, titolo che promette di essere uno degli eventi videoludici del 2025. Il trailer ufficiale, lungo dieci minuti, ha mostrato Marinelli insieme ad altri volti noti come Norman Reedus, George Miller, Elle Fanning e Alissa Jung. Il gioco propone atmosfere misteriose e un’estetica curata in stile cinematografico, tipica delle opere di Hideo Kojima.

Un ponte tra cinema e videogiochi

La presenza di Marinelli in questo progetto rappresenta un legame significativo tra il mondo del cinema e quello dei videogiochi, due forme di racconto che si influenzano a vicenda. Marinelli ha raccontato come l’esperienza sia stata divertente per lui, ricordando che, crescendo, si tende a perdere interesse per i giochi. Questo ruolo segna quindi un ritorno a un tipo di intrattenimento che ha attraversato diverse generazioni, portando il suo contributo artistico in un contesto interattivo.

Death stranding 2: on the beach si annuncia come un titolo che combina tecnologia avanzata e narrazione innovativa, con interpreti di rilievo capaci di aggiungere profondità ai personaggi e contribuire a una trama ricca di suspense e significati nascosti. La partecipazione di Marinelli e Jung rafforza l’idea di un approccio multidisciplinare che coinvolge attori, registi e sviluppatori di alto livello.

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