Operazione vendetta: la corsa contro il tempo di un analista cia per vendicare la moglie uccisa a Londra

Operazione vendetta: la corsa contro il tempo di un analista cia per vendicare la moglie uccisa a Londra

Operazione vendetta segue Charlie Haller, analista della CIA, in una missione di vendetta attraverso l’Europa tra cybersicurezza e spionaggio, ma la trama manca di profondità emotiva e tensione coinvolgente.
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"Operazione vendetta" è un thriller tecnologico disponibile su Disney+ che segue l’analista CIA Charlie Haller nella sua missione di vendetta in Europa, tra cybersicurezza e intrighi, ma con una trama prevedibile e personaggi poco coinvolgenti. - Gaeta.it

Operazione vendetta racconta la storia di Charlie Haller, analista della CIA, che si trova a inseguire senza sosta gli assassini della moglie nel cuore dell’Europa. Tra intrighi, ricatti e missioni ad alto rischio, il film cerca di intrecciare il mondo della cybersicurezza con la tensione di un thriller di vendetta. La pellicola, disponibile su Disney+, si ispira a un romanzo degli anni ’80 ed esplora il lato oscuro della spionaggio da una prospettiva poco convenzionale.

La trama: un viaggio personale che diventa una missione letale

Charlie Haller è un analista esperto nella cybersicurezza, considerato tra i migliori all’interno della CIA. È sposato con Sarah, e nutre il desiderio di costruire una famiglia con lei. Il quadro cambia drasticamente durante un viaggio di lavoro di Sarah a Londra. Qui la donna viene vittima di un attentato terroristico e uccisa a sangue freddo da un gruppo di uomini armati.

La tragedia scuote profondamente Charlie, che invece di soccombere al dolore decide di agire. Il passo successivo è segnato da un gesto estremo: ricatta il suo superiore, il direttore Moore, minacciando di diffondere informazioni riservate su operazioni illecite svolte sotto il suo comando. In cambio ottiene un addestramento da agente segreto, necessaria per intraprendere la strada della vendetta. Da qui ha inizio una missione serrata attraverso varie città europee, con un unico obiettivo: rintracciare e uccidere gli assassini di Sarah.

Il protagonista e il suo ruolo nel racconto: un analista alle prese con la vendetta

Rami Malek torna in un ruolo che richiama quello di Elliot in Mr. Robot, mostrando il volto di un esperto della tecnologia capace di controllare virtualmente ogni angolo del mondo attraverso i suoi computer. Il personaggio di Charlie usa queste sue doti informatiche per mantenersi un passo avanti rispetto ai nemici che vuole eliminare.

Il film parte dalla struttura classica di un revenge-movie, basato sul romanzo di Robert Littell del 1981, già adattato in un film canadese dal titolo originale Computer per un omicidio. Ma la narrazione si complica rapidamente, tra ricatti e colpi di scena che fanno dubitare della credibilità del protagonista. Haller, analista preciso e freddo, fatica a trasmettere emozioni forti o a diventare un personaggio con cui il pubblico possa davvero empatizzare. Questa limitazione pesa sulla forza complessiva del racconto.

Ambientazioni e contesto europeo: percorsi e scelte narrative

Le due ore del film si sviluppano attraverso diverse città europee: dalla Spagna alla Francia, passando per Londra e la Romania. Questi scenari internazionali avrebbero potuto dare ritmo e spessore alla missione di Charlie, ma risultano usati in modo piuttosto minimale. Cambi di location marcati solo dal susseguirsi di scene, senza elementi visivi chiari come scritte o riferimenti espliciti, rendono difficile seguire i passaggi geografici con precisione.

Nel contesto dello spy-thriller, dove sono frequenti figure come Jason Bourne o Ethan Hunt, la figura di Haller appare come una versione meno definita del classico agente segreto. Il titolo originale, The Amateur, riflette più onestamente questo ritratto del protagonista, inesperto ma determinato. Alcune incoerenze nella gestione delle dinamiche interne alla CIA si aggiungono alla mancanza di verosimiglianza delle situazioni. Il mentore interpretato da Laurence Fishburne sembra più ingenuo rispetto al ruolo che dovrebbe ricoprire.

Insufficienze narrative e limiti del film tra credibilità e spettacolo

Il racconto non riesce a generare la tensione giusta. La freddezza del protagonista e la scarsa profondità delle figure secondarie rendono la missione senza mordente. La trama procede seguendo tappe prevedibili, senza sorprendere lo spettatore o coinvolgerlo pienamente. In alcuni momenti sembrano prevalere gesti e colpi di scena fini a se stessi, privi di un reale impatto emotivo.

Il tentativo di combinare elementi di tecnologia, spionaggio e azione finisce per apparire superficiale. Le dinamiche tra i personaggi e gli sviluppi narrativi non trovano un equilibrio efficace. Non manca lo sforzo di creare un’atmosfera da thriller internazionale, ma resta il segno di un prodotto troppo calcolato, che non riesce a infondere anima o originalità.

Operazione vendetta si concentra così su una vendetta meccanica, quasi priva di slancio emotivo. L’ambientazione europea attraversata dal protagonista non viene sfruttata a fondo, e la narrazione fatica a coinvolgere oltre l’aspetto tecnico e visivo. Lo spettatore fatica a percepire la crescita o il cambiamento di Charlie durante la sua missione.

Al momento, il film è disponibile su Disney+, offrendo un’esperienza pensata per chi cerca un thriller tecnologico senza pretese approfondite.

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