Una tragedia ha colpito la provincia torinese nella prima settimana di maggio 2025. Lorenzo Notario, 14 anni, è morto improvvisamente a Settimo Torinese, suscitando dolore profondo e interrogativi nell’intera comunità. Un adolescente fragile, in cerca di una sua dimensione, non ce l’ha fatta a superare quell’ultima notte. La famiglia, gli amici, il paese di Bricherasio si ritrovano a fare i conti con una perdita che lascia un vuoto difficile da colmare.
La vita di lorenzo a bricherasio e il legame con la famiglia
Lorenzo era un ragazzo riservato, conosciuto soprattutto per la sua dolcezza e quel modo semplice di essere. Viveva a Bricherasio con la mamma Federica Baldoin, il papà Vincenzo e la sorellina Aurora di 6 anni. La famiglia è ben nota nel paese per la pizzeria Totò Sapore, locale storico della zona diventato famoso anche dopo la partecipazione a Cucine da Incubo con Antonino Cannavacciuolo. Quel ristorante ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità, dove trascorrere momenti insieme e ritrovarsi.
Nonostante la vita tranquilla a Bricherasio, Lorenzo sembrava cercare un posto un po’ più lontano. Frequentava la seconda media all’Istituto Caffaro e aveva bisogno di uno spazio per esprimersi, per essere ascoltato. Chi lo incontrava lo ricordava con gli occhi gentili e una presenza discreta, mai sopra le righe. Non amava il chiasso, preferiva farsi capire con calma. Il suo era un modo di esistere fragile e immediato, che arrivava dritto al cuore di chi stava accanto.
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Il legame familiare era forte, ma Lorenzo sentiva anche il richiamo di un’altra realtà, quella di Settimo Torinese, dove vivono i nonni e dove la sua famiglia era stata per anni prima di trasferirsi a Bricherasio. Quel posto era per lui sinonimo di radici e appartenenza. Il grido di voler tornare l’ha espresso chiaramente ai genitori poche ore prima di quella tragica notte.
L’ultima notte a Settimo torinese e i segni sul corpo di lorenzo
Il primo maggio Lorenzo ha manifestato il desiderio urgente di andare a Settimo. Dopo insistenze, Vincenzo ha deciso di accompagnarlo. Quel gesto, semplice ma decisivo, ha segnato l’ultima volta in cui Lorenzo è stato visto vivo. La notte che seguì fu carica di senso oscuro e dolore.
Verso le 23, tornando a casa dei nonni, Lorenzo era accompagnato da alcuni amici fino all’androne. Poi, rimasto da solo, portava sul volto un livido e sulla schiena un graffio. I nonni, pur vedendo quei segni, non immaginavano la gravità della situazione e pensarono a stanchezza o a qualche bevanda innocua. Lo hanno aiutato ad andare a letto ma quella notte Lorenzo non si è più svegliato.
La mattina seguente la famiglia si è accorta che non rispondeva più. Il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Chivasso non ha cambiato le cose. Il ragazzo è morto, lasciando un silenzio pesante e troppe domande senza risposta. I lividi sul corpo e la sua giovane età hanno scosso profondamente chi lo ha conosciuto, creando inquietudine e rabbia nella comunità.
La famiglia in lutto e la richiesta di verità
Vincenzo, il papà di Lorenzo, ha espresso tutto il suo dolore e la volontà di chiarire quello che è successo: da lì si muovono ora le indagini. Confessa che forse il ragazzo ha litigato o ha bevuto qualcosa che non doveva. Più di ogni altra cosa, chiede giustizia e verità. “Come si fa a morire a 14 anni con quei segni addosso?”, dice con la voce rotta.
Federica, la mamma, è distrutta, cerca conforto nella sorellina di Lorenzo. Il dramma si fa ancora più grande sapendo che Lorenzo era seguito da psicologi ed educatori, nel tentativo di governare i complessi passaggi dell’adolescenza. La perdita ha messo in luce una ferita aperta, una ricerca disperata di un contesto in cui sentirsi accolti.
Gli amici e i compagni di scuola, affranti, si riversano sui social con messaggi carichi di confusione e dolore. In molti chiedono che chiunque abbia informazioni parli apertamente. La comunità intera, tra Bricherasio e Settimo Torinese, si stringe intorno alla famiglia, in attesa della luce che possa chiarire questa notte cupa.
Il lutto pubblico e la commemorazione a Settimo torinese
La pizzeria di famiglia è chiusa, un cartello alla vetrina segna il lutto. Il locale che una volta animava la vita del paese ora tace, come in segno di rispetto e dolore. Lorenzo sarà ricordato nel suo luogo del cuore, a Settimo Torinese, dove si terranno i funerali. È lì che aveva espresso il desiderio di stare, nell’ultima scelta di libertà e radicamento.
Il corteo funebre vedrà in prima fila i genitori, piegati da una sofferenza che non si può descrivere. Accanto a loro la piccola Aurora, che fatica a comprendere la scomparsa del fratello maggiore. Dietro, molte persone delle due città strette nel cordoglio. Sarà un momento di raccolta, senza parole inutili, solo silenzio e memoria.
La scomparsa di Lorenzo lascia un vuoto che si percepisce ovunque. Il suo ricordo rimarrà vivo come quello di un ragazzo che, con delicatezza, ha cercato di trovare un posto in un mondo che non gli ha dato abbastanza spazio. Ora la comunità aspetta risposte, consapevole che quella notte ha segnato per sempre una pagina dolorosa.