Dopo 12 giorni di scontri tra Iran e Israele, lo spazio aereo della Repubblica Islamica resterà chiuso almeno fino alle 14:00 del 7 maggio . La decisione arriva per motivi di sicurezza, nonostante il recente cessate il fuoco annunciato tra le due parti coinvolte nel conflitto. Le autorità iraniane hanno precisato che la misura riguarda tutti i voli commerciali e passeggeri, nel tentativo di prevenire rischi legati a possibili tensioni residue.
La chiusura dello spazio aereo iraniano e le motivazioni ufficiali
Majid Akhavan, portavoce del ministero delle Strade iraniano che si occupa anche degli affari legati al trasporto aereo, ha confermato la sospensione provvisoria del traffico aereo interno e internazionale sulle rotte che interessano l’Iran. L’agenzia Mehr ha rilanciato la sua dichiarazione, in cui si sottolinea come la scelta sia legata all’esigenza di tutelare la sicurezza di passeggeri e rotte aeree. Nonostante la fase di cessate il fuoco tra iran e israele, il ministero ha mantenuto l’allarme per eventuali rischi residui che possano compromettere i voli nei cieli iraniani.
Questa chiusura temporanea riguarda sia voli commerciali che privati. I controllori del traffico aereo, insieme ai responsabili delle infrastrutture aeroportuali, monitorano costantemente lo status di sicurezza. Per ora, nessuna data precisa è stata fornita per la riapertura definitiva, ma la sospensione vale fino alle ore 14:00 locali di mercoledì 7 maggio 2025. Questo blocco ha impatti diretti sulle rotte internazionali, costringendo compagnie aeree a ripianificare alcune tratte o a scegliere percorsi alternativi che spesso significano tempi di viaggio più lunghi e costi maggiori.
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Disagi e rotte alternative per voli e passeggeri
L’interdizione dello spazio aereo iraniano ha provocato disagi a compagnie aeree e passeggeri. I voli da e verso l’Asia, l’Europa e il Medio Oriente subiscono modifiche importanti. Alcuni velivoli devono deviare il percorso per evitare la zona sotto controllo iraniano, con conseguenze su tempistiche e carburante. La chiusura impone agli aeroporti limitrofi di gestire un aumento di traffico o cambi di programmazione improvvisi.
Tra i maggiori problemi si segnala l’aumento dei costi operativi per le compagnie aeree che devono adottare tratte più lunghe. Questo si riflette spesso su tariffe più alte per i viaggiatori. Alcuni operatori aerei hanno annunciato la cancellazione o la sospensione temporanea di alcune tratte, in attesa della riapertura dello spazio aereo iraniano. Non mancano difficoltà nei collegamenti di emergenza e nei voli cargo, fondamentali per il trasporto anche di merci e rifornimenti.
Le autorità aeroportuali di diverse nazioni coinvolte stanno cercando di coordinare soluzioni condivise, mentre le compagnie aggiornano costantemente i propri clienti con comunicazioni su ritardi o modifiche. I viaggiatori sono invitati a verificare lo stato dei voli prima di partire e a considerare tempi di attesa più lunghi, soprattutto per chi ha scali previsti in prossimità della regione iraniana.
Il contesto del cessate il fuoco ma con rischi ancora presenti
Il cessate il fuoco tra Iran e Israele è entrato in vigore da poche ore, mettendo fine agli scontri durati quasi due settimane. Eppure, la misura di chiudere temporaneamente lo spazio aereo indica che, sul terreno o nei cieli sopra l’Iran, la situazione resta delicata. Le autorità sono prudenti per evitare incidenti o ricadute sul fronte militare o diplomatico.
Gli esperti di sicurezza ricordano che zone aeree così complesse richiedono attenzione particolare in seguito a periodi di scontri. I droni, i missili e altri mezzi militari possono creare rischi imprevisti per i voli civili. Anche se la tregua permette un allentamento delle tensioni, le infrastrutture e i percorsi aerei subiscono ancora l’effetto di una situazione instabile.
Il ministero iraniano conferma così che la decisione di mantenere chiusa l’area aerea segue valutazioni di sicurezza “per proteggere vite e mezzi”. La riapertura sarà possibile soltanto dopo verifiche approfondite e la stabilizzazione dell’area, per evitare sorprese che potrebbero causare nuovi problemi aerei o diplomatici.
La chiusura dello spazio aereo iraniano, anche dopo il cessate il fuoco con Israele, dimostra quanto rimanga prudenza nel gestire le conseguenze di un conflitto recente, ancora in fase di risoluzione e monitoraggio a livello internazionale.