L’infiorata delle pro loco d’italia trasforma via della conciliazione e piazza san pietro in un’esplosione di colori e simboli

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Roma celebra l'infiorata storica del Giubileo 2025 con tappeti floreali artistici in via della Conciliazione e piazza San Pietro, unendo tradizione, fede e partecipazione di oltre 800 volontari. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

27 Giugno 2025

Ancora una volta Roma si prepara ad accogliere uno spettacolo che unisce arte, fede e tradizione. Sabato 28 giugno, a partire dal tardo pomeriggio, via della Conciliazione, piazza San Pietro e piazza Pia diventeranno il teatro di un’allestimento unico nel suo genere: tappeti floreali realizzati con materiali naturali come fiori, semi, trucioli di legno e sassolini. Questo evento, atteso da migliaia di persone, è parte integrante della celebrazione dei santi patroni Pietro e Paolo e si lega al Giubileo dell’Anno Santo, offrendo un’occasione per osservare una forma d’arte effimera ma carica di significato.

La storica tradizione dell’infiorata nella capitale

La pratica di creare tappeti floreali in occasione di celebrazioni religiose e civili ha radici profonde nella cultura romana. L’edizione di quest’anno segna infatti il quarto secolo dalla prima infiorata ufficiale di Roma, datata 29 giugno 1625. Il fiorista Benedetto Drei fu l’artefice di quella prima opera, che negli anni venne rifinita e ampliata da Gian Lorenzo Bernini, uno dei protagonisti dell’arte barocca della città. L’infiorata storica di Roma è stata riscoperta nel 2010, riportandola in auge come elemento vivace di identità culturale. Ogni anno questo appuntamento rinnova la tradizione, trasformando spazi cittadini suggestivi in quadri vivi che raccontano storie di fede e appartenenza.

Un ponte tra passato e presente

Questo patrimonio artistico non si limita al mero ornamento ma rappresenta un ponte tra passato e presente, che coinvolge numerosi volontari e visitatori. Le opere sono realizzate usando fiori freschi e altri materiali naturali, scelti per i loro colori e texture, capaci di creare immagini che spesso raccontano scene religiose, simboli legati alla spiritualità e messaggi di speranza. La pesca delle tradizioni antiche conserva così il valore culturale e spirituale del gesto, rendendo l’infiorata un momento di condivisione e partecipazione collettiva.

L’allestimento e i protagonisti dell’edizione 2025

Sabato 28 giugno, ben oltre 800 volontari prenderanno parte ai lavori per la realizzazione dei tappeti floreali. L’opera proseguirà per tutta la notte, quando le vie di Roma si illumineranno di colori e forme grazie all’attività incessante di gruppi provenienti da tutta Italia. Più di 34 Pro Loco e gruppi specializzati nelle arti effimere si coordineranno per creare una serie di composizioni floreali, alcune delle quali saranno dedicate al tema scelto per il Giubileo: “Pellegrini di Speranza”.

Un simbolo per la città e per i fedeli

Una delle installazioni più attese occuperà il sagrato della Basilica di San Pietro, punto di fondamentale valore simbolico per la città e per i fedeli che ne affollano l’area. Le opere raccolte raccontano, con pennellate di colori naturali, il sentimento collettivo di una nazione che si riunisce nel segno della fede e della cultura. L’impegno dei volontari non si esaurisce nella semplice posa di fiori, ma rappresenta un gesto concreto di fiducia e collaborazione tra intere comunità, impegnate a mantenere viva una tradizione capace ogni volta di stupire.

Il lavoro dei gruppi d’infioratori si concentra sull’equilibrio delle tonalità e la precisione dei disegni, elementi che esaltano lo spazio urbano riqualificato temporaneamente in un museo a cielo aperto. L’evento diventa così anche un momento di scambio culturale tra territori diversi, in un’esperienza che supera i confini regionali per costruire un racconto unico sul delicato filo della natura e della storia.

Un richiamo turistico e sociale con oltre 4mila pellegrini attesi

L’infiorata non costituisce solo un’attrazione visiva, ma richiama un nutrito numero di visitatori e pellegrini da tutto il paese. In occasione del Giubileo, si stimano più di 4mila soci dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, presenti nella capitale per seguire da vicino le celebrazioni e scoprire il valore simbolico degli allestimenti floreali. Questi pellegrini rappresentano una comunità attiva nel promuovere il turismo locale, impegnata nella cura e nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Un circuito che unisce territori diversi

La manifestazione diventa quindi parte di un circuito che muove migliaia di persone, contribuendo a rafforzare l’identità e la coesione tra territori diversi. Il loro coinvolgimento diretto nella preparazione delle infiorate mostra come l’evento vada oltre la dimensione artistica, e diventi occasione per rinsaldare legami sociali e civici, con lo sguardo sempre rivolto all’importanza delle tradizioni radicate.

Questa mobilitazione testimonia la vitalità di pratiche antiche che, seppur legate alla religione, hanno assunto un valore laico e condiviso. Il richiamo turistico si combina così con la funzione educativa e sociale di preservare un patrimonio collettivo, rinnovato ogni anno nel cuore della città eterna e valorizzato dai gesti di chi, infiorando, racconta un’Italia fatta di attenzione e cura per la propria storia.

Le due giornate che scandiranno questa edizione 2025 del Giubileo delle Pro Loco d’Italia rappresentano un impegno diretto nel tenere viva una tradizione fatta di colori, lavoro di squadra e senso di appartenenza. Chi si troverà a percorrere via della Conciliazione fino a domenica 29 giugno potrà assistere a un momento raro di arte effimera, che coinvolge centinaia di volontari e migliaia di spettatori in un percorso narrativo dove fede e cultura si intrecciano in forme sorprendenti.