Linea Orte-viterbo torna a correre: lavori finiti e tecnologia all’avanguardia

Linea Orte Viterbo Torna A Cor

Linea Orte-Viterbo riaperta con nuove tecnologie all’avanguardia. - Gaeta.it

Laura Rossi

1 Settembre 2025

La linea ferroviaria Orte-Viterbo ha riaperto il 1° settembre 2025, dopo mesi di lavori per aggiornare tecnologia e infrastrutture. RFI ha portato a termine un progetto partito l’1 luglio, con l’obiettivo di rendere il tratto più sicuro e affidabile grazie all’installazione del sistema ERTMS. Questo intervento fa parte di un più ampio piano di ammodernamento della rete ferroviaria nel Lazio, che ha richiesto un investimento importante e un lavoro tecnico intenso.

Riapertura dopo l’estate: i lavori sulla linea Orte-viterbo

Il servizio ferroviario sulla Orte-Viterbo è ripreso regolarmente, rispettando i tempi previsti. I lavori sono iniziati all’inizio di luglio e si sono concentrati nei mesi estivi, scelta fatta per limitare i disagi ai passeggeri, visto che in questo periodo la domanda di trasporto è più bassa.

Questa linea è un collegamento fondamentale tra Lazio e Umbria e gioca un ruolo chiave nel traffico regionale. RFI, che gestisce la rete, ha coordinato il lavoro di circa 50 tecnici e operai ogni giorno.

Le attività hanno coinvolto sia personale interno sia ditte esterne specializzate, con un investimento totale di 80 milioni di euro. Un segnale chiaro dell’importanza strategica di questo progetto, pensato per aumentare la sicurezza e rendere più fluido il passaggio dei treni.

Il servizio è tornato pienamente operativo il 1° settembre 2025, chiudendo così un intervento complesso e articolato sul sistema ferroviario laziale.

Sistema ERTMS: cosa cambia per la linea

Al centro dell’aggiornamento c’è l’installazione del sistema ERTMS , una tecnologia moderna che gestisce e controlla la marcia dei treni. Questo sistema prende il posto dei vecchi impianti di segnalamento, offrendo un controllo più preciso e aggiornato in tempo reale.

L’ERTMS migliora la sicurezza, riducendo margini di errore e problemi durante il viaggio. Inoltre, abbassa i costi di manutenzione grazie a componenti più efficienti e sistemi più snelli, che richiedono meno interventi manuali. A beneficiarne sono soprattutto passeggeri e operatori, grazie a partenze e arrivi più puntuali.

L’introduzione dell’ERTMS fa parte di un programma nazionale di ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie, che interessa molte linee strategiche italiane. Nel caso di Orte-Viterbo, questa tecnologia rafforza il collegamento tra le due regioni, aprendo la strada a un trasporto regionale più solido.

Il progetto di RFI sulla tratta laziale è un esempio concreto di come digitalizzazione e innovazione tecnica vengano integrate nelle opere della rete ferroviaria italiana, con effetti tangibili sull’efficienza e sulla qualità del servizio.

Investimento e impegno sul campo: numeri e sfide

Il progetto ha un valore complessivo superiore agli 80 milioni di euro, a testimonianza della portata economica e organizzativa dell’intervento. Questa cifra copre l’acquisto dei materiali tecnologici, il lavoro delle maestranze, gli adeguamenti infrastrutturali e le attività di collaudo necessarie per garantire il corretto funzionamento del sistema.

Ogni giorno, per tutta la durata dei lavori, più di 50 tecnici e operai sono stati impegnati tra cantieri, installazione di sensori, test degli apparati e coordinamento delle attività. Un impegno costante che riflette la complessità del lavoro e la necessità di competenze diverse.

Sfruttare i mesi estivi per i lavori ha permesso di limitare i disagi ai passeggeri, con la sospensione temporanea del servizio. Una scelta ormai usuale nei grandi cantieri ferroviari, che consente di concentrare gli interventi in tempi brevi, con meno impatto sulla mobilità quotidiana.

L’intervento sulla Orte-Viterbo rientra in un piano più ampio di RFI, che coinvolge anche nodi strategici come Roma Termini. L’obiettivo è potenziare la capacità della rete, migliorare la puntualità e garantire alti standard di sicurezza. Questa tappa segna un passo avanti verso un trasporto ferroviario regionale più affidabile e performante.