Aggressione durante torneo Under 14 a Collegno: genitore colpisce portiere a sangue sul campo

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Aggressione a Collegno, portiere ferito durante torneo Under 14. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

1 Settembre 2025

Lo scorso fine settimana a Collegno si è consumato un episodio di violenza che ha scosso il mondo del calcio giovanile piemontese. Durante il torneo Super Oscar, un genitore è intervenuto con estrema violenza nei confronti di un ragazzo di tredici anni, alterando il clima sportivo e ponendo sotto accusa la sicurezza degli eventi dedicati ai più giovani.

Scontro violento al super Oscar: genitore aggredisce portiere under 14 sul campo

Domenica pomeriggio, al termine dell’incontro tra Csf Carmagnola e Volpiano Pianese, valido per il torneo giovanile Super Oscar, un genitore di un giocatore del Carmagnola ha scavalcato la recinzione e ha raggiunto il portiere avversario. Il ragazzo, tredicenne, è tesserato per il Volpiano Pianese, squadra affiliata all’Academy Juventus, noto polo di formazione giovanile di alto livello. Dopo alcune schermaglie verbali e qualche provocazione tra i ragazzi, l’uomo ha sferrato un colpo violento al volto del giovane, continuando ad aggredirlo anche quando era caduto a terra.

L’aggressione ha causato al ragazzo lesioni gravi, tra cui la frattura del malleolo e probabilmente dello zigomo. È stato trasportato all’ospedale Martini di Torino, dove i medici hanno effettuato accertamenti per valutare l’entità del danno facciale. Le ferite rischiano di compromettere la stagione sportiva del portiere. Sul posto, dirigenti e accompagnatori delle due squadre sono intervenuti subito, bloccando l’aggressore e tentando di ristabilire calma tra gli spettatori. L’attacco è apparso come un raptus della persona, che è stata in seguito identificata dai carabinieri presenti per gli accertamenti del caso.

Super Oscar e le realtà coinvolte: un torneo simbolo del calcio giovanile piemontese

Il Super Oscar rappresenta una delle competizioni più seguite tra le categorie giovanili del calcio piemontese. Le squadre Under 14, tra cui il Csf Carmagnola e il Volpiano Pianese, mettono in campo atleti giovani e promettenti, spesso inseriti in programmi di formazione strutturati. Il Volpiano Pianese, in particolare, fa parte dell’Academy Juventus, rete di club affiliati guidati da criteri tecnici e formativi mirati a sviluppare il talento con un’attenzione specifica ai valori sportivi e di rispetto.

Il torneo è una vetrina importante per i ragazzi che vogliono misurarsi in un ambiente competitivo ma sicuro. La presenza di numerose società e famiglie contribuisce a creare un contesto di festa e condivisione, dedicato alla crescita atletica e personale. Purtroppo, l’episodio di violenza accaduto sabato rovina questa immagine, sollevando forti preoccupazioni sulle misure di controllo e sulla gestione della sicurezza durante manifestazioni di questo tipo.

Reazioni di autorità e società sportive dopo l’aggressione sul campo

Dal momento dell’aggressione, le forze dell’ordine hanno avviato tempestivamente le indagini. I carabinieri hanno identificato l’aggressore e stanno raccogliendo testimonianze per stabilire dinamica e responsabilità. Il comportamento dell’uomo, un genitore di un giocatore, ha suscitato sdegno tra dirigenti, allenatori e famiglie presenti, che hanno condannato l’atto e richiesto interventi più rigorosi per controllare le situazioni a rischio.

I dirigenti delle squadre coinvolte hanno sottolineato come sia fondamentale mantenere un clima di correttezza e tutela nei confronti dei ragazzi, che devono poter praticare sport senza timori o interferenze esterne. L’allenatore del Volpiano Pianese ha espresso shock per l’accaduto, auspicando che le procedure legali facciano il loro corso e che l’episodio serva da campanello d’allarme. Le società sportive stanno collaborando con le autorità per implementare protocolli che impediscano il ripetersi di simili episodi e per sensibilizzare genitori e spettatori sul rispetto dei luoghi e delle persone coinvolte.

Gli eventi sportivi giovanili in Italia stanno affrontando un aumento di casi simili, che hanno spinto federazioni e associazioni a lanciare iniziative volte a educare gli adulti al rispetto delle regole e alla tutela dei minori. Le manifestazioni come il Super Oscar hanno bisogno di rigore e controllo, per difendere l’integrità dei ragazzi e la serenità del gioco.

Conseguenze per il giovane coinvolto e riflessioni sul futuro della sicurezza negli eventi sportivi giovanili

Il ragazzo colpito nell’aggressione ha riportato ferite gravi che rischiano di fermare la sua attività sportiva per il resto della stagione. Gli accertamenti medici sono ancora in corso per valutare il danno al volto, mentre la frattura al malleolo è stata confermata. Questo episodio emblematico mette in luce la vulnerabilità dei giovani atleti quando si trovano esposti a tensioni e comportamenti irrazionali degli adulti.

Le società chiamate a organizzare eventi come il Super Oscar devono confrontarsi con la necessità di rafforzare la sicurezza e regolamentare la presenza dei genitori in modo da prevenire e contenere episodi di aggressione. La vicenda di Collegno aggiunge un altro caso a una serie di fatti simili avvenuti in varie regioni italiane e europee, segnando una tendenza negativa che rischia di compromettere l’esperienza sportiva dei più giovani.

Senza un impegno condiviso di istituzioni, leghe, famiglie e autorità, il rischio è che la violenza adulta invada sempre più spesso gli spazi dedicati ai ragazzi. Il calcio giovanile rappresenta un’occasione di crescita, sfida e socializzazione e, per difenderne l’integrità, è necessario un lavoro costante su regole, educazione e controllo. Il caso di Collegno, con la sua gravità, richiama l’attenzione sulle responsabilità di tutti coloro che partecipano alle manifestazioni sportive e sul bisogno di un ambiente protetto, lontano da comportamenti aggressivi e dannosi.