Liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni vince Mad for Science 2025 con studio su biofertilizzanti da acque marine

Liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni vince Mad for Science 2025 con studio su biofertilizzanti da acque marine

Il liceo Nino Cortese di Maddaloni vince Mad for Science 2025 con un progetto su microrganismi marini per biofertilizzanti del pomodoro riccio casertano, premiato a Torino dalla Fondazione Diasorin.
Liceo Scientifico Nino Cortese Liceo Scientifico Nino Cortese
Il liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni ha vinto Mad for Science 2025 con un progetto che utilizza microrganismi marini come biofertilizzanti per il pomodoro riccio casertano, promuovendo agricoltura sostenibile e innovazione biotecnologica. - Gaeta.it

Il liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni, in provincia di Caserta, ha conquistato il primo posto all’edizione 2025 di Mad for Science. Questo progetto ha per tema l’uso di microrganismi isolati dalle acque marine come biofertilizzanti per la crescita del pomodoro riccio casertano. La manifestazione si è conclusa oggi, alle Ogr di Torino, con la sfida finale tra otto scuole superiori provenienti da varie regioni italiane. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Diasorin e punta a sostenere l’interesse scientifico tra gli studenti, concentrandosi quest’anno sulle risorse naturali e la salute, con particolare attenzione alla ricerca biotecnologica per la tutela di persone e ambiente.

Il progetto vincitore: microrganismi marini per migliorare il pomodoro riccio casertano

Il lavoro del liceo Nino Cortese ruota attorno all’idea di valorizzare risorse locali, studiando microrganismi estratti dalle acque marine per impiegarli come biofertilizzanti. Questi microrganismi possono aiutare la crescita del pomodoro riccio casertano, una varietà tipica della provincia di Caserta. Lo studio si inserisce nel più ampio tema dell’agricoltura sostenibile, cercando di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici tradizionali e puntando su approcci naturali. Come parte della sperimentazione, i ragazzi hanno analizzato diverse specie microbiche, verificandone gli effetti sulla crescita delle piante e la salute del suolo. Il progetto è una dimostrazione concreta di come scienza e territorio possano dialogare, proponendo soluzioni adatte a contesti locali specifici.

La giuria di Mad for Science e la valutazione del progetto

Questo approccio ha convinto la giuria di Mad for Science, che ha valutato con attenzione la capacità di applicare tecniche di laboratorio e ricerca sul campo, oltre a considerare la rilevanza ambientale e agricola della proposta. Il pomodoro riccio casertano, prodotto tipico, potrebbe beneficiarne non solo in termini di resa ma anche di qualità, aprendo nuove prospettive per gli agricoltori della zona.

La competizione e le altre scuole protagoniste della finale a Torino

Alla finale di quest’anno, tenutasi nelle Ogr di Torino, si sono presentati otto team selezionati tra circa 140 progetti iniziali. Questa selezione è avvenuta in più fasi, che hanno ridotto la rosa a 50, fino alla definizione degli otto finalisti. I progetti affrontavano temi legati all’ambiente, alla salute e alle risorse naturali, presentando idee di ricerca biotecnologica concrete.

Il podio e i progetti di secondo e terzo posto

Tra i vincitori, il secondo posto è andato al liceo Majorana-Corner di Mirano, in provincia di Venezia, con il progetto “Dna, piante e innovazione: la sfida per un’acqua pulita“. Questo studio si concentra sul miglioramento della qualità dell’acqua intervenendo su piante con tecniche biotecnologiche. Poco dopo, il terzo posto è stato assegnato all’istituto tecnico agrario Carlo Gallini di Voghera, Pavia, che ha presentato “Foglie in fermento – Dalla natura all’energia“. Un progetto che esplora come le piante possano trasformare materiali organici in fonte di energia rinnovabile.

Francesca Pasinelli, presidente di giuria e della Fondazione Diasorin, ha commentato l’evento definendolo una “finale olimpica”, data la qualità dei team coinvolti e la posta in gioco. Il confronto diretto con gli esperti ha permesso ai ragazzi di approfondire le loro proposte e rispondere a domande tecniche sulla ricerca svolta.

Il meccanismo di mad for science e il sostegno alla ricerca scolastica

Mad for Science è un contest nazionale che coinvolge decine di scuole superiori ogni anno, concentrandosi sull’attività sperimentale e sul lavoro di laboratorio. L’obiettivo è far crescere nei giovani l’interesse per la scienza in modo pratico, lontano dai soli libri. Le scuole partecipano con team che propongono progetti di ricerca, sperimentano dati e materiali, spesso collaborando con enti di ricerca sul territorio.

La giuria valuta i progetti in base a criteri scientifici, originalità e rilevanza. Per la finale vengono scelti otto team, che devono presentare il lavoro davanti a esperti, rispondere a domande e dimostrare la sostenibilità delle proprie idee. Quest’anno il tema aveva un focus su ambiente e salute, segnando anche un interesse crescente per le biotecnologie.

I fondi e il supporto alle scuole vincitrici

Un premio totale di 200mila euro viene assegnato alle scuole vincitrici per realizzare i progetti e potenziare i laboratori scolastici. Questi fondi servono per acquistare strumenti, materiali e per offrire percorsi formativi con tecnologie aggiornate agli insegnanti e agli studenti. Le scuole entrano anche in contatto con centri di ricerca che aiutano a sviluppare i progetti, arricchendo l’esperienza educativa con competenze professionali.

Il ruolo della fondazione diasorin nel promuovere la formazione scientifica nelle scuole

La Fondazione Diasorin coordina da anni Mad for Science con l’intento di stimolare interesse e passione per la ricerca scientifica tra i giovani. Non si limita solo alla fase del concorso, ma accompagna le scuole nei mesi successivi, offrendo supporto per la realizzazione pratica dei progetti migliori. La fondazione finanzia l’acquisto di materiali, favorisce la formazione degli insegnanti attraverso programmi dedicati e segue l’avanzamento delle sperimentazioni.

Mad for science for teachers e l’aggiornamento dei docenti

Il progetto formativo Mad for Science for Teachers coinvolge direttamente i docenti, aggiornandoli su tecniche e metodologie nuove, così da rendere stabile il miglioramento della didattica scientifica. Nell’arco di nove anni, grazie a questo programma, oltre 600 scuole italiane hanno potuto partecipare, attivando centinaia di collaborazioni con enti di ricerca e aggiornando 16 laboratori con nuove apparecchiature e strumenti.

Il sostegno della fondazione si conferma un tassello importante per consolidare un approccio scientifico che non resti confinato alle città principali, ma si diffonda su tutto il territorio nazionale, raggiungendo studenti in contesti diversi.

La finale 2025 a Torino ha dimostrato ancora una volta come il lavoro di ricerca e didattica possano combinarsi per creare progetti concreti, in grado di incidere sul territorio e sulle realtà locali. I giovani partecipanti mostrano così una prospettiva di impegno scientifico con ricadute tangibili per l’ambiente e la salute.

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