La commemorazione del Giorno della Memoria, dedicato alla riflessione e alla memoria delle vittime della Shoah, trova quest’anno una significativa espressione al Liceo Musicale ‘Cotugno’ dell’Aquila. Sono in programma una serie di eventi culturali che culmineranno nella messa in scena dell’opera Brundibár, un’opera composta nel 1938 da Hans Krása. L’iniziativa si propone di sensibilizzare il pubblico, in particolare gli studenti, su temi di grande attualità e importanza storica.
L’opera Brundibár: una storia di resilienza
Brundibár è un’opera che ha una storia particolare. Composta da Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, è stata originariamente concepita per un pubblico giovanile ed è divenuta famosa soprattutto per la sua vicenda legata al campo di concentramento di Terezin. Qui, tra il 1943 e il 1944, l’opera venne eseguita numerose volte da giovani prigionieri ebrei, diventando un simbolo di resistenza e speranza.
Inizialmente scritta per un concorso governativo, l’opera ha subito un arresto a causa della crescente oppressione politica. Le prove iniziarono nel 1941 presso un orfanotrofio ebraico a Praga, dove i bambini vivevano separati dai genitori a causa della guerra. L’opera fu rappresentata clandestinamente per la prima volta nel 1942, quando Krása e il suo scenografo, Zelenka, erano già stati deportati nel campo. La capacità di riadattare la partitura con gli strumenti disponibili a Terezin dimostra non solo la forza creativa del compositore, ma anche la determinazione delle giovani voci che la interpretavano.
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Le autorità naziste, inizialmente diffidenti, permisero che le esibizioni continuassero, sfruttando l’evento per scopi propagandistici. Terezin veniva infatti presentata come un “ghetto modello”, una chimera che mascherava la dura realtà della vita per gli ebrei. La première ufficiale avvenne il 23 settembre 1943, coinvolgendo giovani interpreti solisti che si fecero portavoce della storia di sofferenza e speranza di un’intera comunità.
Eventi al Liceo Musicale ‘Cotugno’
Nella giornata di ieri, i locali della scuola media ‘Carducci’ hanno ospitato la prima rappresentazione pubblica di Brundibár. Questo appuntamento ha segnato un momento importante non solo per gli studenti e il corpo docente, ma per l’intera comunità aquilana, che ha potuto cogliere il significato profondo di questa opera.
Il programma non si ferma qui. Giovedì, è previsto un concerto nell’ambito dei “Pomeriggi culturali” della Società Dante Alighieri, durante il quale Brundibár sarà eseguita insieme ad altre opere legate alla Shoah, sottolineando il valore della memoria storica e delle lezioni da non dimenticare. Mercoledì, infine, l’opera tornerà in scena presso il teatro dell’Accademia di Belle Arti. Qui, grazie alla sinergia con la scuola ‘Carducci’, l’evento si ripeterà, permettendo a un ampio pubblico, composto da studenti e famiglie, di assistere a una produzione che esprime l’importanza della cultura e della memoria.
La regia di Alessia Olivieri e la direzione musicale di Rita Alloggia promettono di portare il pubblico in un viaggio emozionante e significativo. Le rappresentazioni sono studiate per coinvolgere le scuole di mattina e il pubblico nel pomeriggio, rendendo l’esperienza accessibile a tutti.
Importanza dell’iniziativa secondo la dirigente scolastica
Serenella Ottaviano, dirigente scolastica del Liceo Musicale ‘Cotugno’, mette in luce l’importanza di queste iniziative. Le attività proposte offrono un’importante occasione di riflessione per gli studenti e per tutta la comunità, permettendo di confrontarsi con il passato e di capire le sue implicazioni nella società contemporanea. La scelta di commemorare il Giorno della Memoria attraverso l’arte rende il messaggio ancora più forte e significativo, incoraggiando le nuove generazioni a mantenere viva la memoria delle vittime della Shoah.
Questi eventi rappresentano non solo un tributo alla memoria storica, ma anche un’opportunità per esaminare il presente e costruire un futuro più consapevole e rispettoso. La riproposizione di opere storiche come Brundibár aiuta a mantenere vivo negli animi di tutti la consapevolezza e il rifiuto di ogni forma di discriminazione.