Le disuguaglianze a Roma e il ruolo della Chiesa nel sostenere i più fragili secondo il cardinale vicario

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Disuguaglianze a Roma, la Chiesa al fianco dei più fragili secondo il cardinale vicario. - Gaeta.it

Sofia Greco

19 Settembre 2025

L’apertura dell’anno pastorale a San Giovanni a Roma ha visto il cardinale vicario Baldo Reina affrontare temi cruciali per la diocesi e la città. Tra questi, le disuguaglianze sociali crescenti, le difficoltà della vita cittadina e il compito della Chiesa nell’accogliere e sostenere chi soffre. Il suo intervento è stato un richiamo a ritrovare forza nella comunità cristiana per affrontare le sfide attuali.

Il contesto difficile della diocesi e il cammino sinodale

Il cardinale Reina ha riconosciuto che la vita della diocesi romana attraversa un momento complicato. Ha ricordato come il cammino sinodale, processo che coinvolge tutta la Chiesa, si sia svolto in un periodo segnato da cambiamenti rilevanti. Questi mutamenti hanno provocato fatica e incomprensioni tra i fedeli e il clero. Nonostante questo, Reina ha sottolineato la presenza di una comunità viva e attiva, che si è sostenuta nella fede e ora è pronta a proseguire con rinnovato slancio.

Il vicario ha evidenziato il valore dei carismi presenti tra la comunità, ossia i doni e le capacità che ciascuno porta, fondamentali per testimoniare la speranza cristiana. L’appello è stato a non perdere di vista la responsabilità di essere Chiesa in ascolto e in dialogo, mentre si osservano con preoccupazione gli eventi globali e le difficoltà specifiche della capitale italiana.

Disuguaglianze sociali e povertà crescente a Roma

Roma, come sottolineato dal cardinale vicario, vive tensioni sociali acute. La città si confronta con una crescita significativa delle disuguaglianze economiche e sociali. Aumentano le famiglie in povertà assoluta, una realtà che mette in crisi la coesione sociale. Le periferie, secondo Reina, appaiono spesso invivibili a causa di un diffuso controllo criminale. Il degrado e l’insicurezza rendono complessa la vita quotidiana per molti cittadini.

Un altro problema segnalato riguarda la scarsità di abitazioni dedicate a giovani e persone con poche risorse. Questo crea ulteriori difficoltà, soprattutto per chi tenta di costruire un futuro senza mezzi adeguati. Alla povertà economica si somma il disagio mentale, in aumento, e una crescente difficoltà ad accedere a cure mediche soprattutto per anziani e indigenti che vivono in situazioni precarie.

Il ruolo della Chiesa nel sostenere i più vulnerabili

Reina ha ribadito il ruolo della Chiesa come punto di riferimento per chi si trova in difficoltà. Ha richiamato un episodio evangelico in cui Gesù invita a non allontanare le folle affamate e stanche, ma a prendersi cura di loro personalmente. Questo indirizzo è considerato una guida pratica e morale per la Chiesa di oggi.

Secondo il cardinale, la diocesi deve farsi carico non solo di ascoltare le sofferenze, ma di agire concretamente per spezzare la solitudine e costruire speranza. L’impegno della Chiesa è quello di testimoniare la carità attraverso gesti tangibili, facendo della comunità un esempio nell’aiuto e nell’accoglienza. L’obiettivo è rendere visibile un percorso evangelico che risponda alle emergenze sociali attuali e contrasti il disagio diffuso in città.

Le parole di Baldo Reina esprimono quindi una chiamata urgente a ripensare la presenza della Chiesa non come semplice osservatrice, ma come protagonista di un’azione concreta rivolta alle fasce più fragili del tessuto romano. L’impegno è rivolto a trasformare la pastorale in un’esperienza di sostegno reale, capace di affrontare le difficoltà del mondo contemporaneo.