Nel primo pomeriggio di un giorno di giugno 2025 a Marcianise, in provincia di Caserta, un’esplosione in un’area industriale ha causato la morte di tre persone nella ditta Ecopartenope, specializzata nel trattamento di rifiuti. L’incidente si aggiunge al bilancio drammatico di un anno in cui le morti sul lavoro in Italia restano un problema grave e diffuso, con i dati Inail che indicano quasi tre vittime al giorno nei primi sei mesi. Il fatto ha scosso la comunità locale e riportato l’attenzione sulla sicurezza in ambienti a rischio, colpendo duramente lavoratori e famiglie coinvolte.
Dinamica Dell’esplosione e conseguenze immediate
L’evento è avvenuto mentre tre uomini, il titolare della Ecopartenope, un rappresentante per la sicurezza e un operaio, stavano effettuando lavori di saldatura su una sonda all’interno di un silos contenente oli esausti. In quel momento una deflagrazione li ha scaraventati in aria, facendoli volare per decine di metri. I corpi sono stati trovati in punti diversi: due sul tetto del capannone aziendale, uno in un terreno vicino alla struttura. L’esplosione non ha provocato incendi né nubi di fumo nero ed è stata avvertita soprattutto nelle immediate vicinanze, tanto che nelle aziende limitrofe inizialmente nessuno si è accorto di quanto accaduto.
Due altri dipendenti presenti hanno riportato ferite lievi. Inizialmente si temeva la presenza di un quarto disperso, ma l’allarme è stato poi escluso. I soccorsi sono arrivati rapidamente: la polizia è stata la prima a intervenire, seguita dai vigili del fuoco, dai carabinieri e dai tecnici del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Caserta. Sul posto si sono presentati anche familiari delle vittime e colleghi feriti, profondamente scossi.
Ipotesi sulle cause e rischi legati agli oli esausti
Le indagini hanno collegato l’esplosione alle operazioni di saldatura in corso sul serbatoio. Probabilmente una scintilla ha innescato la deflagrazione all’interno del silos, che conteneva oli esausti. Questi rilasciano gas pericolosi e infiammabili durante alcune lavorazioni. Secondo le norme di sicurezza, prima di eseguire interventi di questo tipo è necessario decomprimere i gas per ridurne la pressione e limitare il rischio di esplosioni.
Non è ancora chiaro se questa procedura sia stata seguita o se ci siano state omissioni durante le operazioni. Sarà importante stabilire se si è trattato di un evento imprevedibile o di un errore umano o tecnico. La presenza di un rappresentante per la sicurezza tra le vittime evidenzia la complessità della situazione e la necessità di approfondire i controlli in ambienti con rischi elevati.
Reazioni istituzionali e richieste di controlli urgenti
L’episodio ha attirato l’attenzione delle autorità locali e dei partiti politici. Il sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta, ha espresso sgomento, definendo l’incidente “il più grave mai registrato nel comune”. Ha sottolineato l’urgenza di potenziare le misure di prevenzione nei luoghi di lavoro per ridurre le vittime. Simili richiami sono arrivati dal Partito Democratico, che ha chiesto verifiche approfondite nei siti industriali a rischio in tutta Italia, definendo la situazione “un’emergenza”.
I rappresentanti del Pd, Sandro Ruotolo e Marco Sarracino, hanno evidenziato la scarsa attenzione verso la sicurezza sul lavoro e chiesto maggiori controlli, più ispettori e risorse dedicate. Anche i sindacati hanno definito l’incidente “intollerabile” e segno della scarsa priorità data alla tutela dei lavoratori. Cgil, Uil e Cisl hanno ribadito che questi eventi non sono da considerare fatalità e che serve un cambiamento nelle politiche di sicurezza.
Il presidente della Provincia di Caserta, Anacleto Colombiano, ha assicurato piena collaborazione con le autorità per chiarire le cause dell’esplosione e rafforzare l’attenzione sulla prevenzione, impegnandosi a sostenere le famiglie colpite e chi lavora in ambienti a rischio.
Contesto Di Sicurezza Sul Lavoro nella Provincia Di Caserta
Questo grave incidente si inserisce in un quadro di eventi tragici avvenuti recentemente nel Casertano. Non lontano dal luogo dell’esplosione, nell’azienda Frigo Caserta di Gricignano d’Aversa, due operai sono morti nei mesi scorsi in incidenti distinti. Anche lì, pochi giorni fa, si è svolto un sit-in davanti allo stabilimento per richiamare l’attenzione sulle condizioni di lavoro.
Il ripetersi di questi episodi segnala una situazione preoccupante, con la sicurezza spesso trascurata e i rischi sottovalutati. Le vittime provengono da un territorio dove l’industria convive con la necessità di garantire misure efficaci per proteggere chi opera in ambienti esposti a pericoli. L’esplosione di Marcianise riporta al centro la questione degli interventi necessari per evitare nuovi drammi.