La storia di una famiglia pugliese che, da oltre un secolo, coltiva la terra con metodi biologici e mantiene vive le tradizioni agricole, si intreccia con il successo recente dell’olio extravergine di oliva premiato nelle competizioni nazionali. A Torremaggiore, in contrada Tavolata, l’azienda agricola palma bio prosegue un percorso iniziato nel 1893 dai bisnonni e oggi porta avanti un’eredità fatta di rispetto per il territorio e attenzione per le cultivar autoctone come la peranzana.
Le origini storiche dell’azienda agricola palma bio a torremaggiore
Nell’agro di Torremaggiore, esattamente in contrada Tavolata, nel 1893 i bisnonni di Pierluigi Palma, Michele De Nittis e Rosa Leone, fondarono la prima azienda agricola di famiglia. Quel luogo non è stato solo un terreno per colture ma anche un rifugio durante la Grande Guerra per molti abitanti del territorio dell’Alto Tavoliere. La scelta di questa contrada come sede dell’attività agricola si è dimostrata un punto fermo per generazioni.
Innovazione nella coltivazione biologica
Circa trent’anni fa, Giuseppe De Nittis, detto Peppino, figlio di Michele e Rosa, farmacista e biologo, ha improntato un cambiamento deciso nella coltivazione biologica del fondo familiare. In particolare, ha riservato due ettari su sette agli olivi secolari, dando priorità alla produzione biologica seguendo una filosofia di rispetto per la natura, che fino a quel momento era poco diffusa nella zona. Si trattava di una scelta rischiosa allora, ma le pratiche scelte da Peppino sono diventate la base di quanto oggi porta frutto in azienda.
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L’olio extravergine “nonno peppino” e le sue caratteristiche uniche
L’olio extravergine di oliva prodotto dall’azienda prende il nome “Nonno Peppino”, un omaggio al fondatore delle tecniche di coltivazione biologica adottate dall’azienda. È un olio monocultivar peranzana, una varietà tipica di un’area ristretta della Puglia, diffusa nei territori di Torremaggiore, San Severo e San Paolo di Civitate. Questa cultivar è apprezzata per il sapore delicato e fruttato, con note medie che lo rendono adatto a diversi usi in cucina.
Riconoscimenti nazionali
L’olio ha ottenuto importanti riconoscimenti, come il premio al Gran Galà dell’Olio il 25 maggio 2025, dove ha ricevuto la menzione nella categoria degli oli monovarietali fruttati medi. Questo evento si è svolto al teatro della Fortuna di Fano, nel contesto del Premio L’Oro d’Italia e del Mediterraneo organizzato da O.L.E.A.. Inoltre, a metà maggio, il prodotto si era già aggiudicato il primo posto nella categoria IGP al Premio NutriEvo 2025, una manifestazione dedicata agli oli di oliva tenutasi a Taranto.
Questi successi testimoniano la qualità del prodotto e il legame dell’azienda con il territorio, riflettendo metodi di coltivazione che guardano alla qualità piuttosto che alla quantità.
La famiglia palma e il valore della tradizione agricola e culturale
Per la famiglia Palma, i premi vinti significano più di un riconoscimento commerciale. Rino Palma, padre di Pierluigi, racconta come l’avvio della partecipazione ai concorsi fosse quasi una curiosità. Scoprire di ricevere premi ha fatto riaffiorare il ricordo di Nonno Peppino, che in vita, pur essendo impegnato in altre attività, desiderava vedere i terreni coltivati con cura e dedizione. Sono questi sentimenti che portano la famiglia a considerare i riconoscimenti come un tributo alle idee e agli sforzi passati.
Museo della tradizione agricola
La voglia di mantenere viva la memoria del lavoro agricolo e della vita contadina ha spinto i Palma a fondare un piccolo museo all’interno del casale in contrada Tavolata. Qui sono raccolti attrezzi agricoli antichi, testimonianze concrete della fatica e delle tecniche manuali usate dei nonni e bisnonni. Questi oggetti raccontano la storia di chi ha coltivato quella terra senza macchinari moderni, sottolineando l’importanza di tramandare quel sapere pratico alle nuove generazioni.
La coltivazione biologica e la salvaguardia degli olivi secolari
L’impegno dell’azienda si concentra anche sulla difesa degli olivi secolari, presenti da oltre cento anni e considerati un patrimonio agricolo e culturale. La scelta di dedicare parte dei terreni a questi alberi non è solo preservare un’eredità ma anche un modo per mantenere la biodiversità e la qualità dell’olio prodotto. Gli olivi vantano radici profonde e resistenti che permettono di affrontare con più solidità le variazioni climatiche.
Filosofia biologica e sostenibilità
Il modello di coltivazione biologica adottato dall’azienda Palma oggi rappresenta un esempio di come si possano conciliare rispetto per la terra e produzione di oli di alta qualità. La filosofia biologica porta a rinunciare a pesticidi e prodotti chimici, puntando su tecniche che favoriscono la salute del terreno e delle piante, nonché la purezza del prodotto finale. Questa attenzione rende il “Nonno Peppino” un olio prezioso sia per i consumatori che per chi custodisce le tradizioni locali.