Il sondaggio promosso da Uil Veneto tra fine ottobre e inizio dicembre 2024 ha raccolto migliaia di opinioni dirette dalla popolazione veneta per capire quali siano i temi più urgenti da affrontare sul territorio. Le risposte giunte sia online che in presenza hanno messo in luce una chiara attenzione verso tre grandi questioni: lavoro, sanità e sicurezza. I dettagli emersi indicano anche come le priorità cambino secondo l’età e la provincia di appartenenza.
Partecipazione e profilo demografico del campione
Sono state 16.786 le persone che hanno risposto al sondaggio realizzato dalla uil veneto, con una leggera prevalenza femminile che ha raggiunto il 52,2% contro il 47,4% degli uomini. Il dato più rilevante riguarda le fasce d’età: la maggior parte degli intervistati, il 45,2%, appartiene al gruppo tra i 40 e i 59 anni, mentre la fascia 18-39 anni rappresenta quasi un terzo del totale . Meno numerosi ma comunque presenti sono gli over 60 con quasi il 20% e i giovani under 18, che hanno risposto per il 6,1%, in gran parte coinvolti all’evento Job&Orienta di Verona. La composizione del campione offre quindi una fotografia piuttosto equilibrata della popolazione veneta adulta, con uno sguardo anche sui giovani e anziani.
Modalità di raccolta e assemblea regionale
La modalità mista di raccolta ha favorito un confronto diretto in diverse province, culminato nell’assemblea regionale svoltasi al centro card. Urbani di Zelarino. Qui sono stati presentati i numeri e le rilevazioni emerse dal sondaggio, ultimo passo di un tour che ha attraversato tutti i capoluoghi veneti. L’ampia adesione conferma l’interesse verso questi temi fondamentali per la comunità, dando voce a migliaia di cittadini.
Temi prioritari per i veneti: lavoro, sanità e sicurezza
Analizzando le risposte complessive del Veneto, il lavoro si conferma la questione centrale per il 30% degli intervistati. La sanità segue a breve distanza, indicata come tema principale dal 26,7% delle persone. Al terzo posto si trova la sicurezza, scelta dal 15,4%. Questi dati evidenziano una preoccupazione diffusa per il benessere economico e fisico, con un’attenzione all’ordine sociale.
Interessante notare come le priorità cambino con l’età. I giovani tra 18 e 29 anni pongono una maggiore attenzione sulla sicurezza e sull’istruzione , valori che perdono peso nelle fasce più anziane. Le persone tra i 30 e i 59 anni, invece, indicano il lavoro come questione preminente, con percentuali che superano il 34%, raggiungendo picchi oltre il 36% nella fascia 40-59 anni. Gli over 60 danno invece priorità predominante alla sanità, scelta quasi dalla metà degli intervistati con il 48%. Questi dati sottolineano esigenze diverse se si guarda all’anagrafe, utili per definire interventi mirati e specifici.
Le differenze per fascia d’età
- 18-29 anni: priorità sicurezza e istruzione
- 30-59 anni: lavoro dominante, oltre il 34%
- over 60: sanità prioritaria, quasi il 48%
Riflessioni e dati specifici per venezia
A Venezia, su un totale di 3.432 risposte raccolte, la questione del lavoro è ancora più marcata rispetto alla media regionale, toccando il 32,2%. Solo nel rovigotto si registra un indice più alto, evidenziando un’area con preoccupazioni economiche particolarmente forti. Subito dietro il lavoro si colloca la sanità con circa il 24,8% delle preferenze, mentre la sicurezza interessa quasi il 12% degli intervistati e segue l’istruzione all’11%. Queste variazioni territoriali sono importanti per comprendere le dinamiche locali e i bisogni concreti della popolazione.
Durante l’assemblea regionale di uil veneto, il segretario generale roberto toigo ha commentato il valore del sondaggio come strumento per aprire dialoghi con istituzioni locali, sindaci e rappresentanti delle imprese. “La condivisione di questi dati ha offerto una base concreta su cui costruire proposte politiche e sociali.” Il percorso di confronto intrapreso punta a mettere in condizione le parti in gioco di agire insieme, trovando risposte che rispecchino i desideri e i disagi delle comunità venete.
Metodologia e prospettive future
L’elaborazione dei dati, curata dal centro studi sociali ed economici del veneto, ha rispettato una metodologia che evidenzia differenze nette tra territori, gruppi demografici e genere. Ogni partecipante ha indicato un solo tema prioritario, permettendo così di delineare con chiarezza i bisogni più sentiti a livello regionale e locale.
Con questo ampliato quadro, uil veneto si prepara a mettere a punto una piattaforma di proposte e azioni, ispirata dai risultati dell’indagine, che servirà allo scambio con la politica e gli interlocutori sociali. Già ora emerge con forza la necessità di intervenire su lavoro, sanità e sicurezza, temi al centro delle preoccupazioni venete nel 2025.










