L’arte della gioia, serie tv trasposizione del romanzo di Goliarda Sapienza, ha ottenuto riconoscimenti importanti ai Nastri d’Argento Grandi Serie 2025. Premiata anche con diversi David di Donatello, la produzione ha raccolto consensi per la qualità del cast e la regia di Valeria Golino. Tra interviste esclusive, i protagonisti raccontano come si è sviluppata la lavorazione e le sfide incontrate in un progetto che unisce televisione e cinema.
L’esperienza di tecla insolia nei panni di modesta protagonista
Tecla Insolia ha raccontato com’è stata la sua avventura nel ruolo di Modesta, figura centrale dell’arte della gioia. Ha spiegato di aver superato numerosi provini prima di ottenere la parte e di non aver mai immaginato il successo che sarebbe arrivato. Durante le riprese, si è concentrata sul momento presente, sull’interpretazione, senza farsi condizionare dall’attesa del risultato.
Ha sottolineato il valore di lavorare in un cast composto per lo più da donne, una realtà che riflette il carattere profondamente femminile della storia narrata nel romanzo. Secondo Tecla, questo ha offerto riferimenti continui per il lavoro di recitazione e per la costruzione del personaggio.
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Parlando di sé, ha ammesso di aver portato nel ruolo alcune sue emozioni autentiche, come la ricerca di riconoscimento attraverso l’amore, un tratto presente in molti. Sul versante artistico, Tecla ha ricordato di avere una passione per la musica e il canto, ma che al momento la recitazione resta il suo percorso principale. Tra i suoi progetti futuri, ha fatto cenno a due film inediti, primavera e un altro non ancora svelato, che la terranno impegnata nei prossimi mesi.
Jasmine trinca e il contributo al successo della serie
Jasmine Trinca ha vissuto l’arte della gioia come un progetto molto vicino, grazie al suo legame con il romanzo già da giovanissima. Venne colpita profondamente dalla lettura durante il liceo e, per questo, ha accolto con entusiasmo l’opportunità di far parte della serie, riconoscendo in Valeria Golino una regista con una visione particolare.
Nelle riprese ha apprezzato l’atmosfera di lavoro, definendola intensa ma anche piacevole. Condividere le scene con Valeria Bruni Tedeschi e Tecla Insolia ha creato un rapporto di complicità tra attrici; questa armonia ha contribuito anche a un’interpretazione vivace e convincente.
Trinca ha anticipato un suo futuro impegno cinematografico nei prossimi mesi con un film diretto da Paolo Strippoli, intitolato l’estranea, per il quale è in fase di produzione.
Guido caprino e la dimensione collettiva del lavoro
Guido Caprino ha ricevuto il premio come miglior attore non protagonista riconoscendo il valore collettivo del progetto. Ha definito la direzione di Valeria Golino piena di attenzione e passione, elementi che si riflettono nella qualità degli attori coinvolti. Per lui, il successo non nasce mai da un singolo, ma da un gruppo che funziona in modo armonico.
Raccontando qualche aneddoto dal set, ha preferito sottolineare l’energia contagiosa della regista e l’atmosfera di lavoro, sempre carica di creatività e momenti significativi, senza però appuntare episodi precisi. Questa continuità ha rappresentato una spinta per ogni scena.
L’adattamento del romanzo di golearda sapienza: le parole di valeria golino
Valeria Golino ha spiegato come la trasposizione de l’arte della gioia sia stata un processo lungo e complesso. L’opera di Goliarda Sapienza si presenta come un testo denso, pieno di passaggi ricchi e articolati; per questo ci sono voluti quasi due anni per adattare soltanto la prima parte. La regista ha commentato la difficoltà di dare forma a quel “magma di parole” restando fedele allo spirito originale.
Nella scelta del cast, Golino ha cercato attori capaci di incarnare pienamente i personaggi, non solo attraverso la bravura tecnica ma anche attraverso una naturale adesione al ruolo. Ha citato Tecla Insolia, Jasmine Trinca, Guido Caprino e altri come scelte precise, quasi inevitabili, per la riuscita della serie. Per la regista, non è stato solo un lavoro di selezione artistica ma una vera e propria ricerca degli interpreti perfetti.
In una battuta, ha scherzato sull’inesauribilità del fascino del romanzo, che l’ha seguita anche in altri progetti cinematografici, come il film fuori di Mario Martone. Circa la possibilità di una nuova stagione, la regista ha chiarito che la decisione spetta a Sky, piattaforma che ha prodotto la serie e che determina i futuri sviluppi.
Il punto di vista di alma noce, talento emergente premiato
Alma Noce, riconosciuta tra i giovani talenti dalla Fondazione Nobis, ha definito la partecipazione a l’arte della gioia un’esperienza intensa e quasi come un viaggio nel tempo. Ha ricordato con emozione le difficoltà pratiche legate alle riprese, ad esempio l’uso obbligatorio del corsetto che limitava anche i pasti durante il giorno di lavoro.
Ha letto solo una parte del romanzo, trovandolo impegnativo soprattutto per le prove a cui viene sottoposto il suo personaggio. Alma ha spiegato che la serie ha aggiunto personaggi e modifiche che l’hanno resa differente rispetto al libro, indicando che tratto e cinema restano sempre due linguaggi distinti.
Al momento non ha progetti futuri nel campo delle serie televisive, ma resta concentrata su nuove esperienze cinematografiche.