La transumanza in Valtellina: tradizione, festa e sapori tra alpeggi e fondovalle

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Transumanza in Valtellina, tra tradizione e sapori di montagna. - Gaeta.it

Marco Mintillo

15 Settembre 2025

La transumanza in Valtellina è un momento fondamentale per la vita rurale e culturale della zona. Ogni anno, da metà settembre, il ritorno del bestiame dagli alpeggi verso le stalle in fondovalle riporta in scena un rito antico, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale. Questa occasione mette in luce il legame profondo tra uomo, animali e ambiente montano, coinvolgendo comunità e visitatori in una festa di suoni, colori e tradizioni tramandate nel tempo.

Il ritorno del bestiame in Valtellina: un rito che unisce montagne e comunità

Da metà settembre, le valli della Valtellina si animano con il suono dei campanacci e i muggiti dei bovini che scendono dagli alpeggi, segnando la fine della stagione estiva in quota. Il rientro delle mandrie alle stalle di fondovalle assume un valore collettivo, capace di richiamare l’intera comunità locale. Questo passaggio non è solo un’attività allevatoriale, ma rinnova un legame storico e culturale, che sottolinea la relazione stretta tra esseri umani, animali e natura.

La transumanza segue il ritmo lento di riti antichi, dove ogni gesto rispetta le tradizioni e la vita montana. Le persone coinvolte, dagli allevatori ai loro familiari, trascorrono mesi a contatto con l’ambiente alpino durante l’estate, curando i pascoli e gli animali. Il ritorno al paese rappresenta il momento conclusivo dell’estate pastorale, un evento atteso che suscita interesse anche tra i turisti desiderosi di assistere a questa realtà autentica.

Chiareggio In Valmalenco: due giorni di festa dedicati agli allevatori

La frazione di Chiareggio, nel comune di Valmalenco, ospita ogni anno due giornate di celebrazione della transumanza, fissate il 20 e 21 settembre. In queste occasioni il paese diventa il palcoscenico di eventi che mettono in luce la vita e il lavoro dei “bacàn”, i custodi delle mandrie che trascorrono l’estate sugli alpeggi lontano dai loro paesi.

La festa propone degustazioni di formaggi tipici dell’alta montagna, insieme ad altre specialità che raccontano l’identità gastronomica della valle. Oltre al cibo, l’evento offre ai visitatori un contatto diretto con le tradizioni e le persone che mantengono viva questa pratica, tramandata oralmente e con i gesti da generazioni. Chi partecipa può scoprire come si svolge la vita di un pastore durante i mesi estivi, immergendosi in un mondo dove il lavoro e il rispetto per la natura sono molto più di un mestiere.

L’Alpen Fest di Livigno: la transumanza tra festa e tradizione

Livigno trasforma il rientro delle mandrie in un evento che unisce folklore e convivialità, noto come Alpen Fest, che si svolge il 27 e 28 settembre. Qui l’antico rito pastorale assume una forma particolare: le mucche vengono decorate con ghirlande di fiori freschi e campanacci intarsiati, sfilando con grazia per le vie del paese.

La popolazione locale indossa i costumi tradizionali, richiamando un passato montano che ancora oggi scandisce il calendario sociale e culturale. La sfilata attira residenti e ospiti, che partecipano con entusiasmo a un evento che mescola rispetto per la tradizione e festa pubblica. L’Alpen Fest è una festa popolare che celebra la montagna attraverso colori, suoni e sapori, riportando in primo piano un aspetto importante della cultura di Livigno.

Il Dì De La Bronza a Valdidentro: festa e competizione tra mucche e allevatori

A Isolaccia, in Valdidentro, la transumanza viene festeggiata durante il “Dì de la Bronza” il 27 settembre. Il protagonista è la mucca con il suo campanaccio di bronzo, che guida una processione di capre e pecore decorate con ghirlande. Gli allevatori indossano abiti tradizionali e accompagnano gli animali lungo le strade.

Al termine della sfilata si svolge la benedizione degli animali, seguita dalla proclamazione della “Regina della Bronza”, ovvero la mucca più bella. L’evento include dimostrazioni pratiche aperte a tutti, come la mungitura a mano, e attività rivolte sia ai residenti sia ai visitatori interessati alle tradizioni montane. La giornata offre anche momenti di socialità con musica, balli e degustazioni di piatti tipici come sciatt e pizzoccheri, unendo vita sociale e cultura popolare legata all’ambiente alpino.