La storia di padre Giuseppe Rassello, il prete in jeans della sanità raccontata nel nuovo libro di Giuliana covella

La Storia Di Padre Giuseppe Ra

Padre Giuseppe Rassello, il prete in jeans della sanità, protagonista del nuovo libro di Giuliana Covella - Gaeta.it

Marco Mintillo

17 Settembre 2025

La vita di padre Giuseppe Rassello, sacerdote noto come il “prete in jeans” di Napoli, continua a suscitare discussioni e riflessioni. Il suo percorso nel Rione Sanità, segnato da accuse gravi e da un impegno culturale rilevante, è il tema centrale di un libro appena pubblicato. Giuliana Covella, con il suo volume “Apri gli occhi – Storia di padre Giuseppe Rassello, un prete scomodo alla Sanità”, racconta una vicenda complessa e controversa, ricostruita anche grazie alla prefazione di Roberto Saviano. La presentazione del libro si terrà nel cuore di Napoli in un luogo simbolo dello stesso quartiere, un’occasione per tornare sulla figura di un uomo che ha lasciato un segno profondo.

Padre Giuseppe Rassello, il “prete in jeans” e il suo legame con il rione sanità

Padre Giuseppe Rassello nasce a Procida e diventa noto per il suo modo non convenzionale di vivere e svolgere il ministero religioso nel Rione Sanità, una zona di Napoli spesso associata a problematiche sociali ma anche a risorse culturali uniche. Il soprannome “prete in jeans” nasce dal suo abbigliamento informale, scelta che rifletteva un desiderio di avvicinare la Chiesa alla gente del quartiere senza barriere. La sua presenza si lega a un impegno nel tessuto comunitario, con iniziative culturali e artistiche che contribuirono a rilanciare l’area come meta anche per visitatori esterni.

Il quartiere oggi è una destinazione nota, apprezzata per la sua storia e le sue attrazioni culturali, e questo cambiamento ha radici anche nelle azioni e nell’attività di figure come Rassello. Il suo ruolo va oltre la funzione religiosa tradizionale, trasformandosi in un punto di riferimento per molti abitanti, anche se la sua immagine rimane controversa per gli eventi che lo hanno coinvolto.

L’arresto del 1990 e le accuse di abusi: un caso che scuote Napoli

Il 2 giugno 1990 rappresenta una svolta drammatica nella vicenda di padre Rassello. Viene arrestato nella basilica di Santa Maria della Sanità, subito dopo aver celebrato un matrimonio, con accuse gravi: abuso su un ragazzo di 14 anni. Questo episodio fece rapidamente il giro dei media, scatenando una forte reazione pubblica e una gogna mediatica durissima, secondo l’autrice del libro, senza però che venissero fatte indagini approfondite o bilanciate.

Il caso si inserisce in un contesto di accese controversie che coinvolsero la Chiesa e la società in quegli anni, un periodo in cui le accuse di abuso stavano emergendo con crescente attenzione. La vicenda di Rassello finì per rappresentare un banco di prova difficile e divisivo, con molte ombre sulle dinamiche giudiziarie e mediatiche. La ricostruzione di Covella si basa su documenti ufficiali, sentenze e interrogazioni parlamentari, per provare a offrire una visione più articolata rispetto alle narrazioni semplicistiche circolate all’epoca.

Il volume di Giuliana Covella e la prefazione di Roberto Saviano

“Apri gli occhi – Storia di padre Giuseppe Rassello, un prete scomodo alla Sanità” è frutto di un’approfondita ricerca giornalistica. Giuliana Covella mette a disposizione del lettore una documentazione che recupera atti giudiziari e testimonianze, per gettare luce sulla complessità di una storia che ancora fa discutere. L’opera dà voce a diversi punti di vista e soprattutto spinge a non fermarsi all’apparenza, a considerare i molteplici aspetti e a rivisitare fatti e giudizi emersi nel corso degli anni.

Roberto Saviano, nella prefazione, definisce la vicenda di Rassello come “un laboratorio” che anticipa fenomeni che si sarebbero ripetuti nel tempo, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra media, giustizia e opinione pubblica. Il libro rappresenta così uno strumento importante per comprendere come un fatto giudiziario possa trasformarsi in un caso emblematico da più lati. Secondo Saviano, questa vicenda mostra meccanismi sociali e mediatici che si sono riproposti con frequenza anche in epoche più recenti.

L’evento di presentazione al complesso monumentale vincenziano e i protagonisti dell’incontro

La presentazione ufficiale del libro è prevista per giovedì 18 settembre alle 18, nel Complesso Monumentale Vincenziano, in via Vergini 51, a Napoli, nel cuore del Rione Sanità. Sarà un momento pubblico dedicato a discutere e riflettere sulla figura di padre Rassello e sul contesto in cui operava. L’incontro offrirà un’occasione per discutere della sua eredità nel quartiere e della percezione della sua vicenda umana e giudiziaria.

Parteciperanno diverse personalità del territorio e della società civile, tra cui Gaetano Panico, segretario Ugl Napoli, che aprirà la serata con un saluto, insieme a Iris Savastano, consigliera comunale di Forza Italia, Gabriele Esposito, vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Vincenzo Pirozzi, attore e regista, e don Luigi Merola, presidente della Fondazione A Voce d’ ‘e creature. Modererà la discussione la giornalista Taisia Raio, garantendo uno spazio di confronto articolato e informato.

Riflessioni sul lascito di padre Giuseppe Rassello nel Rione Sanità

La vicenda personale e pubblica di padre Giuseppe Rassello segna una pagina irrisolta della storia recente di Napoli. Tra accuse pesanti e riconoscimenti per l’impegno sociale e culturale, il suo nome continua a evocare sentimenti contrastanti nel quartiere Sanità. La sua figura rimane legata a un momento di cambiamento e di tensioni che hanno coinvolto non solo la comunità locale, ma anche la giustizia e l’opinione pubblica nazionale.

Il libro e la presentazione offrono una nuova prospettiva su una storia che non si ferma a quanto riportato all’epoca, ma che chiede di essere rivista con attenzione e rigore. Il caso di Rassello si inserisce in un quadro più ampio che coinvolge le dinamiche di potere, pregiudizi e mediazioni sociali. La discussione aperta sul suo operato e sulle accuse sorte contribuisce a far emergere dettagli e punti di vista che altrimenti resterebbero nell’ombra, rafforzando così la memoria collettiva del Rione Sanità e della città di Napoli.