Giovanni di Cosimo, noto trombettista e compositore italiano, è morto a 61 anni lasciando un segno importante nel panorama musicale. Il lutto è stato annunciato da Propaganda Live, il programma di La7 dove era una presenza fissa. La notizia arriva poco dopo la morte della violinista Valentina del Re, altra figura legata allo stesso show. Di Cosimo aveva costruito una carriera di rilievo nel jazz e nella musica sperimentale, collaborando con diversi artisti e portando contributi significativi alla scena italiana.
Il ruolo di giovanni di cosimo nella trasmissione propaganda live
Dal 2013 Giovanni di Cosimo ha iniziato a collaborare con Diego Bianchi, noto come Zoro, curando le musiche e contribuendo anche ai contenuti della trasmissione Propaganda Live su La7. Prima era coinvolto nel programma Gazebo, oggi Pausa Caffè, poi dal 2017 è entrato a far parte stabilmente della band dal vivo dello show. Lì ha esibito la sua tromba, diventando un volto noto ai telespettatori.
Nella band ha suonato con musicisti quali Roberto Angelini alla chitarra, Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso e altri, formando un gruppo eterogeneo e coeso. La sua presenza era parte integrante del ritmo e del clima dello spettacolo, contribuendo con improvvisazioni e arrangiamenti originali. La collaborazione con Propaganda Live ha rappresentato per lui una casa artistica importante negli ultimi anni.
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La carriera musicale e i progetti più significativi di giovanni di cosimo
Giovanni di Cosimo si era diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, istituto di grande prestigio. Dopo gli studi, ha dato vita a progetti musicali personali e collettivi che lo hanno distinto per originalità. Nel 2001 ha fondato “Etruria Criminale Banda“, gruppo con cui ha pubblicato un album omonimo nel 2005. Questo progetto ha miscelato elementi di jazz con sonorità diverse, conquistando l’attenzione della critica.
Più tardi, ha lanciato “Giovanni Di Cosimo NU“, con cui ha esplorato ulteriormente nuovi linguaggi sonori. Questo progetto ha prodotto il disco “Giovanni Di Cosimo NU5TET” nel 2011. In questi numerosi anni ha saputo mantenere una cifra artistica unica, plasmando suoni contemporanei e pratiche musicali varie in un insieme coerente e personale.
Il contributo di giovanni di cosimo alla scena jazz italiana e alla musica sperimentale
Giovanni di Cosimo si è distinto come musicista raffinato e versatile, sperimentatore nelle forme e nei suoni. Ha elaborato uno stile personale che ha attraversato il jazz e la musica contemporanea, mescolando influenze diverse senza perdere la propria identità. La sua tromba era capace di passare dalla melodia pura a esplorazioni più libere con naturalezza.
Questo approccio ha arricchito la scena italiana di nuove possibilità sonore, soprattutto nell’ambito del jazz sperimentale. Le sue produzioni hanno spesso sfidato convenzioni e modalità comuni, spingendo l’ascoltatore a scoprire paesaggi sonori diversi. L’esperienza nei diversi progetti musicali e nello spettacolo televisivo mostrava la sua capacità di adattarsi e innovare.
Giovanni di Cosimo ha lavorato anche come produttore e compositore, tenendo salda una direzione artistica sempre riconoscibile e coerente. La sua influenza si è fatta sentire tra colleghi e appassionati, e continuerà attraverso le registrazioni e le performance che ha lasciato.
Il cordoglio e il ricordo nei confronti di giovanni di cosimo
L’annuncio della morte di Giovanni di Cosimo ha suscitato molto dolore tra i colleghi, gli amici e il pubblico. Il profilo Instagram di Propaganda Live ha condiviso un messaggio affettuoso, ricordando il suo sorriso, la sua umanità e l’arte che ha donato. Vicinanza è stata espressa verso i familiari, in particolare la figlia, e chi gli voleva bene.
Questo evento ha colpito la comunità artistica di Roma e oltre. Giovanni restava un punto di riferimento per chi lo conosceva sul palco e dietro le quinte. La sua perdita è sentita anche come mancanza nel circuito musicale italiano cui aveva dato un contributo concreto e visibile negli ultimi venti anni.
Al di là degli addii formali, il ricordo del musicista si conserva nelle sue composizioni e nella memoria di chi ha ascoltato e condiviso momenti con lui. La sua storia è legata non solo alla musica, ma anche a un tipo di umanità espressa attraverso le note della tromba e la vita quotidiana.