La nuova indagine Sull’omicidio di Chiara Poggi: esame delle impronte latenti sui reperti sequestrati 18 anni fa

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Indagini sulle impronte nell’omicidio di Chiara Poggi, 18 anni dopo. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

10 Settembre 2025

La fase attuale dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi riguarda l’analisi di tracce rinvenute sui reperti raccolti diciotto anni fa sulla scena del crimine. L’attività si svolge presso la Questura di Milano, dove esperti e consulenti tecnici delle parti coinvolte si sono riuniti per valutare le tecniche più adatte a rilevare impronte latenti, elementi importanti per il proseguimento delle indagini.

La convocazione di periti e consulenti per l’esame delle impronte sui reperti originali di Pavia

Questa mattina, diversi esperti si sono incontrati negli uffici della Questura di Milano, convocati dal giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli di Pavia. L’incontro fa parte dell’incidente probatorio, una fase che consente di acquisire prove con validità per il processo. Tra i presenti c’erano il perito nominato dal giudice, Domenico Marchegiani, e i consulenti di accusa, difesa e parte civile.

L’obiettivo è stabilire quale tecnica utilizzare per mettere in evidenza impronte latenti poco visibili sugli oggetti sequestrati durante le prime indagini sull’omicidio. I reperti sono stati conservati dal 2006 e rappresentano elementi chiave per chiarire responsabilità e ricostruire i fatti legati al delitto.

I reperti sotto esame: etichette, confezioni e sacchetti sequestrati nell’abitazione della vittima

Le tracce oggetto dell’analisi riguardano vari oggetti trovati nell’abitazione di Chiara Poggi nelle prime fasi investigative. Tra questi ci sono l’etichetta arancione di un bricchetto di Estathè, una confezione di biscotti, un sacchetto con cereali e il sacchetto che contiene i rifiuti raccolti nella casa. Ogni elemento può conservare impronte digitali sottili, non immediatamente visibili, risalenti al momento della presenza dell’assassino.

L’attenzione è rivolta a tecniche in grado di evidenziare tracce minime, che nel tempo potrebbero essersi deteriorate o offuscate. L’analisi punta a individuare collegamenti tra gli oggetti e le persone presenti in casa, considerando lo stato di conservazione dei reperti dopo quasi vent’anni.

La durata e i possibili sviluppi delle analisi scientifiche in corso a Milano

Al momento non è possibile stabilire quanto tempo servirà ai periti per completare le verifiche, né se la sessione di incidente probatorio si concluderà oggi. L’esame richiede attenzione e l’uso di diverse metodologie, scelte congiuntamente dalle parti.

Se emergeranno impronte utili, queste potranno fornire nuovi elementi per ricostruire l’omicidio e per confronti con indagati o persone rilevanti per il caso. In caso contrario, saranno necessari ulteriori approfondimenti per individuare altre tracce compatibili con la scena del crimine.

Sono previsti ulteriori appuntamenti per i rilievi tecnici, mentre la procura di Pavia segue con attenzione questa fase, considerata importante per il proseguimento dell’inchiesta ancora aperta dopo anni di indagini.