La Live Arena di Novoivanovskoye, alle porte di Mosca, accoglie sabato 20 settembre la finale dell’Intervision Song Contest. Questa manifestazione musicale, rilanciata dal Cremlino come risposta alternativa all’Eurovision, coinvolge artisti da 23 paesi sparsi su quattro continenti. Il festival torna sulla scena dopo decenni di assenza, con l’intento di rafforzare legami culturali tra nazioni considerate amiche di Mosca.
La rinascita dell’intervision tra politica e cultura
L’Intervision Song Contest nasce negli anni ’60, nel pieno della Guerra fredda, come festival musicale dei Paesi del blocco sovietico, simile per concezione all’Eurovision. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, questo evento rimase inattivo fino al febbraio scorso, quando il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto per rilanciarlo. Lo scopo dichiarato è quello di promuovere la “cooperazione culturale e umanitaria” tra nazioni alleate della Russia, creando un’alternativa patriottica e tradizionalista rispetto all’Eurovision da cui la Russia è stata bandita dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022.
Questo rilancio si inserisce in un contesto geopolitico teso e mira a consolidare il ruolo di Mosca sulla scena musicale internazionale di paesi amici, soprattutto quelli che fanno parte del gruppo Brics e diversi stati post-sovietici. La manifestazione, quindi, assume anche una valenza politica, ospitando artisti non solo per scopi culturali ma come espressione di alleanze e relazioni internazionali.
Partecipanti e caratteristiche del festival 2025
Sono 23 i Paesi con delegazioni presenti alla finale in programma oggi nella periferia di Mosca. Tra loro ci sono rappresentanti di Asia, Africa, Medio Oriente e America Latina. Tra i concorrenti spiccano i membri dei Brics come Cina, India, Brasile e Sudafrica, insieme agli alleati storici di Mosca come Bielorussia, Kazakistan e Uzbekistan. L’elenco delle nazioni coinvolte evidenzia la volontà di creare un evento ampio e variegato, con espressioni musicali differenti.
La Russia schiera Shaman, cantante noto per la sua forte presenza nel panorama pop nazionalista, con il brano ‘Straight to the Heart’. Sul palco si presenterà anche un’artista per gli Stati Uniti: Vassy, una cantautrice dance australiana di origini greche, nota per collaborazioni con nomi come Tiësto e David Guetta. Vassy è stata inserita in gara all’ultimo momento, dopo il ritiro di Brandon Howard, figlio illegittimo di Michael Jackson. La sua presenza rappresenta una novità in un festival che tradizionalmente riuniva paesi vicini alla Russia o aderenti a un certo fronte politico.
Organizzazione e critiche al festival
Il Cremlino ha stanziato un budget consistente per l’organizzazione, circa 600 milioni di rubli, oltre 5 milioni e mezzo di euro, destinati a creare un evento di profilo internazionale. Sono accreditati giornalisti di oltre 25 paesi e più di cento giovani volontari, soprattutto da Asia centrale e Sud-est asiatico, parteciperanno a supporto della produzione con flash mob e attività collaterali. L’ambizione è quella di allargare la portata dell’evento oltre i confini russi e conferire un’immagine di grande manifestazione multiculturale.
Non mancano però forti contestazioni. Le autorità di Kiev hanno bollato l’evento come uno strumento di propaganda politica. Diverse testate indipendenti russe hanno rivelato che per riempire le tribune vengono impiegate comparse pagate, chiamate a impersonare “ospiti stranieri”, mettendo in discussione la reale partecipazione internazionale. Questi delegati fittizi creano dubbi sull’autenticità della competizione e sull’effettiva riuscita dell’evento nel promuovere un dialogo culturale genuino.
I favoriti e le quotazioni per la vittoria
Come in ogni gara canora, l’attenzione si concentra sui probabili vincitori. Gli esperti delle piattaforme di scommesse collocano Shaman tra i grandissimi favoriti, forte soprattutto di un televoto ampio e compatto nel pubblico russo. Dietro di lui, si segnalano Wang Xi dalla Cina, con ‘Tian Bian’, apprezzato per la spettacolarità delle sue performance, e Amre dal Kazakistan, che si è fatto notare per il pezzo ‘Steppe Light’, rapidamente diventato virale online.
Tra gli outsider più interessanti ci sono Dana Al Meer dal Qatar con la ballata ‘Huwa Dha Anta’ e Vassy, la rappresentante degli Stati Uniti ufficiali. Vassy punta a conquistare la giuria internazionale con il brano dance ‘Midnight’. Tuttavia, la sua competitività nel televoto appare limitata, e non è previsto alcun broadcaster americano per la diretta in quel Paese. La mancanza di copertura mediatica negli USA indebolisce il potenziale supporto diretto al voto popolare.
La netta polarizzazione tra favoriti e outsider, il coinvolgimento di Paesi con culture musicali eterogenee, e le tensioni politiche che avvolgono questo evento lo rendono un appuntamento carico di significati oltre la semplice gara musicale. Questa edizione dell’Intervision sarà osservata attentamente da chi segue da vicino gli sviluppi tra diplomazia e spettacolo.