La Global Sumud Flotilla bloccata tra Sicilia e Tunisia, lontana da Gaza

La Global Sumud Flotilla Blocc

Global Sumud Flotilla ferma tra Sicilia e Tunisia, impossibilitata ad arrivare a Gaza. - Gaeta.it

Armando Proietti

16 Settembre 2025

La missione della Global Sumud Flotilla, partita da Barcellona con l’intento di arrivare a Gaza, è ferma da giorni. Le 39 barche sono bloccate tra Sicilia e Tunisia, molto lontane dalla loro meta finale. Nonostante l’entusiasmo dei primi giorni, la flotta è praticamente ferma, a quasi 2000 chilometri da Gaza. Questa lunga sosta segna un duro stop per l’iniziativa.

La flotta si ferma a circa 2000 km da Gaza

La Global Sumud Flotilla coinvolge 39 imbarcazioni in una missione umanitaria molto seguita. I dati in tempo reale sul sito ufficiale mostrano che tutte le barche sono ancorate tra porti siciliani e tunisini. Da qui a Gaza ci sono ancora quasi 2000 chilometri di mare da attraversare. Finora hanno percorso solo circa 850 chilometri, da Barcellona a Tunisi. Questa lunga pausa allunga i tempi e solleva dubbi sulle difficoltà incontrate lungo il percorso.

L’entusiasmo iniziale svanisce, i ritardi pesano sulla missione

Il 1° settembre, giorno della partenza, c’era grande ottimismo tra organizzatori e partecipanti. Ma con il passare delle settimane quell’energia si è spenta. La lunga attesa nei porti lontani dalla zona di conflitto ha trasformato la missione in un percorso pieno di ostacoli. Secondo alcune fonti, attraversare il Mediterraneo verso Gaza si è rivelato molto più difficile del previsto. La navigazione ha coperto solo una parte del tragitto, mentre le barche restano ferme. Questo ha fatto calare il morale e ridotto lo slancio iniziale.

Tra ritardi e rinunce, gli equipaggi in difficoltà

Il lungo stop e i problemi lungo la rotta hanno pesato sul morale degli equipaggi. Alcuni membri, stanchi dell’incertezza e del blocco, hanno deciso di abbandonare la missione. La presenza sparsa tra Sicilia e Tunisia riflette sia problemi logistici sia restrizioni che rallentano il viaggio. La flotta, più che un convoglio compatto, sembra un gruppo di imbarcazioni ferme in punti lontani dalla destinazione. Tutto questo conferma le difficoltà reali incontrate e riduce le speranze di una partenza veloce verso Gaza.