A febbraio Sami Rabayeh è stato arrestato a Napoli, dopo un inseguimento a Fuorigrotta. Durante l’intervento sono state trovate armi da fuoco, munizioni, droga e denaro contante nella sua abitazione. Finito in custodia cautelare con l’accusa di detenzione illegale di sostanze e armi, Rabayeh ha ottenuto una decisione del giudice che prevede la scarcerazione per motivi di salute. L’ordinanza firmata dal giudice Fabio Provvisier consente di scontare gli arresti domiciliari in una struttura terapeutica a Parma, scelta condivisa dalla procura, per seguire un programma di disintossicazione e recupero.
Scarcerazione per motivi di salute nel caso di Sami Rabayeh
Il 15 settembre gli avvocati difensori di Rabayeh hanno presentato una richiesta formale per modificare la misura cautelare da carcere a arresti domiciliari in una comunità terapeutica. La difesa ha evidenziato la tossicodipendenza certificata del detenuto e la necessità di supporti specifici per il recupero. La comunità “Betania O.D.V.” di Parma si è resa disponibile ad accogliere Rabayeh proponendo un percorso di riabilitazione mirato.
Il giudice Provvisier ha accolto la domanda, rilevando che nel caso concreto i rischi di fuga o di alterazione delle prove sono limitati. Questo ha permesso di superare le esigenze punitive e di detenzione a favore di una tutela sanitaria più adeguata. Il magistrato ha sottolineato che l’adozione degli arresti domiciliari in una struttura qualificata risponde alle necessità di recupero e reinserimento sociale dell’imputato, pur garantendo la prosecuzione del procedimento giudiziario.
Quadro giudiziario e valutazione dei rischi nella custodia cautelare
L’ordinanza si basa sull’articolo 89 della legge sugli stupefacenti per sostituire la misura cautelare. L’autorità giudiziaria ha ritenuto assenti esigenze cautelari particolarmente gravi che giustifichino la permanenza in carcere. Per questo motivo la detenzione è stata sospesa e sostituita con gli arresti domiciliari presso la comunità terapeutica.
Il giudice ha inoltre autorizzato Rabayeh a recarsi autonomamente e senza scorta presso la struttura di Parma per seguire il programma individualizzato di recupero. La decisione riflette un bilanciamento tra tutela della collettività e attenzione alla salute fisica e psicologica dell’imputato. Il percorso presso la comunità rappresenta un momento importante per il recupero, considerata la situazione personale dell’uomo.
Cronaca Dell’arresto a Fuorigrotta e dettagli del sequestro
L’arresto di Rabayeh è avvenuto a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta, al termine di un inseguimento prolungato. Nell’abitazione sono state trovate cinque pistole, munizioni, circa un chilogrammo di sostanze stupefacenti e 850 euro in contanti. Questi elementi hanno costituito la base per le accuse che hanno portato alla custodia cautelare in carcere.
Il ritrovamento di armi e droga conferma la gravità delle accuse, ma la decisione del giudice mostra come si possa considerare lo stato di salute e la compatibilità del trattamento con il procedimento penale in corso. La libertà vigilata presso una comunità specializzata rappresenta la risposta giudiziaria alla necessità di sostegno terapeutico.
L’ordinanza di scarcerazione segna un passaggio importante nel caso di Rabayeh, in cui la giustizia ha privilegiato un percorso di cura rispetto alla detenzione tradizionale. La misura adottata potrà essere decisiva per un cambiamento nella sua situazione personale e nel rapporto con la società.