Il consiglio regionale d’Abruzzo si prepara ad affrontare il rendiconto 2024 e l’assestamento di bilancio che arriveranno in aula il 5 agosto. Il capogruppo del Partito Democratico, Silvio Paolucci, ha espresso una dura critica sui tagli decisi dalla giunta Marsilio, denunciando un forte impatto soprattutto su sanità, cultura e altri settori essenziali per la regione. I numeri messi sul tavolo, con 46 milioni di euro in meno per ambiti strategici e 157 milioni di tagli previsti per la sanità nel triennio 2025-2027, aprono scenari difficili per i cittadini abruzzesi.
Tagli pesanti a sanità e settori fondamentali per l’abruzzo
Il bilancio in discussione presenta lo scenario di un triplice taglio: 46 milioni per settori-chiave come cultura, trasporti, ambiente, agricoltura e lavoro, e un colpo ancora più grave alla sanità con 157 milioni sottratti dal programma operativo 2025-2027. Paolucci ha avvertito che questi tagli rischiano di tradursi in un peggioramento dei servizi medici, con possibili riduzioni di personale e pressioni sui medici di base. Il difetto che emerge è la mancanza di certezze sul recupero di queste cifre, legate all’ipotesi di maggiori entrate fiscali che oggi non sembrano affatto garantite. Il rischio è che queste mancanze si traducano in un peggioramento della salute pubblica e nel ritardo di interventi essenziali per la popolazione.
Impatto sulla gestione sanitaria e ipotesi di aumento delle tasse
Paolucci, già assessore al bilancio, ha segnalato che il deficit sanitario stimato per il 2025 raggiunge i 130 milioni. Questa situazione, stando alle sue parole, potrebbe innescare un aumento delle aliquote fiscali regionali per far fronte alla carenza di risorse. Nel contesto sanitario, è previsto un rinnovo del contratto con SSC Napoli, che porterà all’uscita di ulteriori milioni di euro. Secondo Paolucci, questi fondi sarebbero sottratti ad altre aree in sofferenza. Il confronto politico si infiamma qui: l’opposizione punta il dito contro il modello della giunta di destra, che sembra destinare risorse importanti al calcio, mentre settori come sanità e cultura restano penalizzati.
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Criticità sul rendiconto 2024 e gestione dei fondi europei
Anche la Corte dei Conti ha segnalato criticità importanti riguardo al rendiconto 2024, soprattutto nell’uso dei fondi europei e nella gestione del PNRR. Le valutazioni toccano soprattutto l’efficacia della spesa sanitaria e la capacità della giunta regionale di mantenere il controllo sulle risorse a disposizione. In commissione, durante la discussione, è stato contestato l’atteggiamento della maggioranza che ha bollato come “localismi” i tagli subiti da istituzioni culturali significative come il Marrucino di Chieti, l’Istituto Tostiano e la Perdonanza Celestiniana. Tuttavia, non sono state date risposte chiare su come e se queste decurtazioni verranno compensate, creando un clima di incertezza che interessa direttamente il tema identitario e culturale dell’Abruzzo.
La denuncia del pd: cittadini abruzzesi pagano il prezzo più alto
Silvio Paolucci, nel suo intervento, ha sottolineato che la fotografia che emerge dai bilanci e dalle discussioni in consiglio è piuttosto allarmante. Il problema più grosso riguarda proprio l’assenza di attenzione verso i cittadini, i veri protagonisti che, in questa situazione, sono costretti a sostenere le conseguenze di scelte finanziarie improvvide. La regione, secondo il capogruppo Pd, mostra segni di superficialità nel valutare l’impatto sociale di queste decisioni. “L’Italia è nel 2025 e le Regioni devono garantire servizi e tutele, ma l’Abruzzo sembra muoversi in una direzione che va invece a indebolire i presidi sanitari e culturali che la comunità usa quotidianamente.” Gli scenari si presentano impegnativi, e la politica regionale si trova sotto i riflettori, con la pressione di dare risposte concrete nei prossimi mesi.