La giovane poetessa Angelica Peruzzo, appena diciassettenne, ha raccolto in un libro le emozioni vissute a sedici anni, restituendo un racconto intimo e crudo di quello che accompagna l’adolescenza, soprattutto quando si affronta il bullismo. “16 Battiti, perché a 16 anni il cuore batte più forte” arriva nelle librerie mentre su Amazon è già disponibile, portando in prima linea il mondo di una ragazza che ha saputo tradurre in versi le cicatrici invisibili, ma anche la speranza e i sogni tipici di quell’età. Il suo lavoro, commentato dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti, parla di parti di vita comuni e personali con toni che attraversano dalla malinconia alla leggerezza.
Un racconto tra poesia e realtà: i giorni che pesano sull’anima
Angelica Peruzzo con il suo libro mette sotto i riflettori la quotidianità di chi si sente schiacciato da pesi invisibili. Nel suo scritto, che risale a quando aveva 15 e 16 anni, emerge un vissuto intenso fatto di giorni in cui tutto appare opprimente, in cui si percepisce un senso di invisibilità e di disconnessione dal mondo intorno. La giovane autrice racconta il bullismo come qualcosa che va oltre il gesto fisico: le parole provocano ferite invisibili che segnano profondamente.
Attraverso le sue poesie, mescola momenti oscuri a pensieri che cercano di resistere all’oppressione sociale. La consapevolezza delle ferite invisibili fa sì che l’esperienza del bullismo si presenti in forme diverse, non limitate a spinte o offese fisiche, ma estese a una serie di sensazioni come la derisione e il sentirsi sbagliati. Nei testi compaiono immagini di dolore emotivo e la determinazione di chi prova a mantenere saldo il proprio percorso, un messaggio che si fa sentire forte nelle parole “Il vero potere è di chi resiste. E chi resiste vince”.
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Dalla famiglia alla scuola: i temi della crescita nell’opera di angelica peruzzo
I versi di Angelica non si soffermano solo sul bullismo. Tra le pagine di 16 Battiti emerge la riflessione su diversi aspetti dell’adolescenza, dai legami familiari allo studio, dalla scuola alle prime esperienze amorose. La forza della scrittura sta proprio nell’evitare un’unica narrazione, offrendo invece una varietà di temi che scandiscono la fase delicata della crescita.
La poetessa riflette su quello che la circonda, dai rapporti con i genitori alle tensioni vissute tra compiti e aspettative. C’è attenzione ai semplici gesti legati al quotidiano ma anche alle inquietudini legate all’era digitale, con riferimenti a telefonini e comunicazioni che fanno parte di questi anni. Quel susseguirsi di emozioni, dubbi e speranze viene reso con parole che accompagnano chi legge in un percorso non lineare e a tratti confuso, tipico di chi si affaccia alla vita adulta.
Poesia come risorsa di supporto: un diario aperto alla solidarietà e all’amore
Il libro assume la forma di un diario aperto fuori dalle mura di casa e scuola, un diario in cui chi si sente smarrito inizia a trovare un filo, qualcuno che pone attenzione alle sue emozioni. Angelica Peruzzo crea così un testo che alterna momenti di tristezza e pesantezza a brani in cui spunta una nota di leggerezza e di allegria.
Le poesie si fanno accompagnare da brevi commenti dell’autrice, in cui si colgono riflessioni immediate, quasi dialoghi con chi legge. L’intero volume si propone di includere non solo le difficoltà ma anche la vita normale, fatta di sentimenti semplici come l’amore, l’amicizia, la voglia di essere compresi. In quei momenti di fragilità, la scrittura diventa uno strumento di consolazione e resistenza.
L’autrice e il contesto: un percorso scolastico internazionale a milano
Angelica Peruzzo frequenta la St. Louis School di Milano e ha appena terminato l’International Baccalaureate, un percorso scolastico intenso e impegnativo, che si riflette nella maturità delle sue poesie. Il contesto milanese e lo studio internazionale aggiungono uno sfondo concreto a questa giovane voce, radicata in una città che è spesso teatro di eventi e sfide comuni a tanti ragazzi.
La pubblicazione con l’editore peQuod di un testo di 141 pagine destinato a un pubblico ampio mette in luce la volontà dell’autrice di comunicare ad altri la propria esperienza e lancia un messaggio che si fa sentire. Il libro vive quindi sia nel mondo delle librerie che in quello digitale, rappresentando una testimonianza autentica di cosa significhi attraversare l’adolescenza in tempi difficili e complessi.