Alla primaria Satta, nel cuore di Cagliari, l’inizio dell’anno scolastico ha preso vita con un’iniziativa colorata e significativa. Le aule si sono riempite di bandierine che rappresentano le nazionalità degli studenti, coinvolgendo bambini e insegnanti in un gesto di accoglienza e rispetto reciproco.
Genitori in prima linea per rispondere alle tensioni sul multiculturalismo
L’idea di decorare la scuola con le bandiere di tutti i Paesi arriva da un gruppo di genitori, nato dopo un episodio dell’anno scorso in cui alcuni avevano manifestato disagio per la presenza di tanti studenti stranieri. La dirigente, Elizabeth Piras Trombi Abibatu, aveva ribadito che quella realtà è una ricchezza. Da lì è partito un progetto concreto, che ha coinvolto tutta la scuola e la città.
Pierfranco Picci, uno dei papà promotori, racconta che il comitato ha scelto di far parlare i colori delle bandiere come simbolo di unità nella diversità. Esporre i vessilli lungo la recinzione è un invito a rispettare ogni origine, un messaggio rivolto a studenti e famiglie multiculturali.
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Un primo giorno di scuola dedicato all’inclusione
Il debutto dell’anno al Satta è stato segnato da una cerimonia speciale. Ogni bambino ha ricevuto una matita con la bandiera del Paese di origine della sua famiglia. Qualcuno ha scelto matite con la bandiera di altri Paesi, anche di compagni di banco, per sottolineare legami che vanno oltre i confini geografici.
Davanti a un grande planisfero, i bambini hanno indicato il Paese della loro famiglia, trasformando la scuola in un punto di incontro tra culture diverse. La giornata è proseguita in piazza del Carmine, con un’accoglienza animata da rulli di tamburi. I maestri hanno chiamato a uno a uno gli alunni, scandendo nomi che raccontano storie di origini diverse, tra cognomi sardi e di altre parti del mondo.
Il ruolo decisivo della dirigente e degli insegnanti nell’accoglienza
Dietro il successo dell’iniziativa c’è anche il lavoro del corpo docente, guidato dalla dirigente Elizabeth Piras Trombi Abibatu. La scuola ospita soprattutto studenti provenienti dall’Oriente e dall’Africa, una presenza riconosciuta come un valore da molte famiglie che scelgono questo istituto per far crescere i loro figli in un ambiente multietnico.
La dirigente spiega che gli insegnanti hanno organizzato attività specifiche per facilitare l’inserimento dei più piccoli. L’attenzione alle radici culturali è parte integrante del lavoro quotidiano, che punta a superare i pregiudizi e a creare momenti di dialogo e condivisione. Le bandierine e le matite con i vessilli sono solo alcuni degli strumenti usati per far sentire ogni studente parte di una comunità che accoglie e valorizza la pluralità di storie e lingue presenti nella scuola.