La domanda sospesa in un cantiere: uno spettacolo teatrale racconta un grave infortunio sul lavoro a milano

La domanda sospesa in un cantiere: uno spettacolo teatrale racconta un grave infortunio sul lavoro a milano

Uno spettacolo teatrale a Milano, promosso da Esem-Cpt e Ats Milano Città Metropolitana, racconta un grave infortunio in un cantiere edile per sensibilizzare su sicurezza e memoria collettiva nel lavoro.
La Domanda Sospesa In Un Canti La Domanda Sospesa In Un Canti
Un evento teatrale a Milano mette in scena una vicenda reale di un grave incidente in cantiere, trasformando la sicurezza sul lavoro in memoria collettiva per sensibilizzare lavoratori e cittadini. - Gaeta.it

In diversi settori si parla di sicurezza, ma nel mondo dell’edilizia resta una questione delicata e concreta. Un evento teatrale a Milano porta in scena un’esperienza vera, nata da un grave incidente in un cantiere, per riflettere sulle conseguenze umane e professionali che riguardano chi opera su quei luoghi di lavoro. L’iniziativa nota come “la domanda sospesa” mette in luce la difficoltà di affrontare ciò che spesso viene taciuto nei momenti di emergenza.

La genesi dello spettacolo e la collaborazione tra enti locali e formazione edilizia

Lo spettacolo teatrale è promosso da Esem-Cpt, un ente bilaterale che si occupa di formazione e sicurezza nell’edilizia, con il patrocinio di Ats Milano Città Metropolitana. La collaborazione coinvolge anche la Città Metropolitana di Milano e l’Associazione Le Compagnie Malviste Ets, realtà legate al mondo culturale e sociale del territorio. L’obiettivo è ricostruire e comunicare una vicenda reale uscita da un cantiere edile, tramite un laboratorio teatrale che ha coinvolto per due mesi diversi protagonisti del settore. Non si tratta di attori professionisti, ma di imprenditori, formatori, responsabili della sicurezza, tecnici della prevenzione e dipendenti dell’ente.

Un’esperienza diretta e personale

Quest’esperienza ha portato queste persone a mettere in scena se stesse, restituendo una dimensione diretta e personale alla rappresentazione, distaccandosi dal linguaggio usuale della formazione tecnica, per raggiungere un pubblico più ampio e sensibile.

La narrazione di una tragedia sul lavoro e il ruolo del teatro come memoria collettiva

La vicenda portata in scena nasce da un grave infortunio accaduto in un cantiere edilizio, un evento che può rappresentare ogni giorno un rischio concreto per chi lavora nel settore. La domanda che dà il titolo allo spettacolo è semplice: «A che ora torni?», una frase che spesso rimane senza risposta proprio nelle situazioni più drammatiche.

Il regista Alessandro Manzella, legato a Le Compagnie Malviste, spiega come questa rappresentazione trasformi la sicurezza sul lavoro da un semplice adempimento burocratico a un tema di memoria collettiva e responsabilità umana. Il teatro diventa la voce di chi, vittima di incidenti, non può più raccontare la propria storia. Attraverso la recitazione dal vivo, si richiama l’attenzione sulla necessità di una coscienza condivisa della prevenzione e sulla dimensione personale e familiare dietro ogni incidente.

Il teatro come strumento di responsabilità umana

“Questa rappresentazione trasforma la sicurezza sul lavoro in un tema di memoria collettiva,” sottolinea il regista Alessandro Manzella, evidenziando il valore umano dietro i numeri e le leggi.

L’accoglienza del pubblico e le date a milano per assistere allo spettacolo

La prima data, il 29 maggio presso Pacta. Dei Teatri a Milano, ha registrato il tutto esaurito, segno dell’interesse suscitato da questo modo di affrontare un tema complesso. In risposta alla domanda del pubblico, è stata organizzata una seconda rappresentazione prevista per il 6 giugno. L’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati e disponibili fino a esaurimento.

Questo tipo di iniziative ha una doppia funzione: quella di sensibilizzare lavoratori e imprese sulla sicurezza, e allo stesso tempo di portare un messaggio più ampio alla cittadinanza riguardo ai rischi che molti affrontano quotidianamente in ambito edilizio. L’evento dimostra come la cultura possa servire a mantenere viva l’attenzione su temi di cronaca e sociale, senza perdere il contatto con le persone coinvolte direttamente.

Un messaggio che unisce informazione, formazione e testimonianza

L’appuntamento milanese conferma la volontà di dare spazio a storie vere, restituendo la memoria di un incidente e le sue conseguenze, per evitare che vengano dimenticate. Lo spettacolo si inserisce così all’interno del dibattito sulla sicurezza sul lavoro, con un approccio che unisce informazione, formazione e testimonianza diretta.

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