Kirill petrenko dirige l’orchestra di Santa cecilia in un programma da schumann a brahms e mozart a roma e milano

Kirill petrenko dirige l’orchestra di Santa cecilia in un programma da schumann a brahms e mozart a roma e milano

Kirill Petrenko dirige l’Orchestra di Santa Cecilia in un programma da Schumann a Brahms e Mozart, con concerti a Roma e Milano che rafforzano la collaborazione tra le due istituzioni musicali italiane.
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Kirill Petrenko dirige l’Orchestra di Santa Cecilia in un concerto dal 12 al 15 giugno tra Roma e Milano, con un programma che include Schumann, Mozart e Brahms, segnando una significativa collaborazione tra i due principali teatri italiani. - Gaeta.it

La stagione sinfonica 2024/2025 dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia si chiude con un evento di grande rilievo. Kirill Petrenko, direttore musicale dei Berliner Philharmoniker e presenza fissa all’Accademia, torna a dirigere l’orchestra romana. Sul podio un programma che spazia da Schumann a Brahms e Mozart, anticipando una sostanziale collaborazione tra due delle istituzioni musicali più importanti d’Italia, Roma e Milano. Il concerto si terrà a Roma dal 12 al 14 giugno, per poi trasferirsi al Teatro alla Scala il 15 giugno.

Dettagli del programma e date degli eventi a roma e milano

Il concerto prende il via giovedì 12 giugno alle 19.30 nella capitale, con due repliche in programma venerdì 13 alle 20.30 e sabato 14 alle 18. A guidare l’orchestra sarà Kirill Petrenko, noto per le sue interpretazioni intense e il ruolo di direttore musicale dei Berliner Philharmoniker. La scelta di riproporre lo stesso programma al Teatro alla Scala di Milano il 15 giugno crea un ponte artistico tra le due città, simbolo della musica classica italiana. Questa esibizione unica vedrà la stessa orchestra affiancata dallo stesso team artistico, consolidando la collaborazione e portando il repertorio scelto a un pubblico più vasto.

Analisi della prima parte: schumann e mozart con solisti d’eccezione

La prima parte del concerto è divisa tra due grandi compositori. Si apre con l’Overture dal Manfred di Robert Schumann, compositore romantico noto per le sue partiture ricche di passione e drammaticità. Subito dopo, spazio a Mozart con la Sinfonia concertante per fiati K 297b. Qui entrano in gioco quattro solisti dell’Orchestra di Santa Cecilia che si alternano e dialogano in modo raffinato: Andrea Oliva al flauto, Francesco Di Rosa all’oboe, Andrea Zucco al fagotto e Alessio Allegrini al corno. L’esecuzione di questo pezzo mette in evidenza l’equilibrio tra orchestra e solisti, e sottolinea la qualità tecnica dei musicisti coinvolti. La scelta di questo repertorio crea un momento di ascolto intenso e ricco di sfumature.

La seconda parte dedicata alla prima sinfonia di brahms diretta da petrenko

La seconda parte è interamente dedicata alla Prima Sinfonia di Johannes Brahms, uno dei capolavori della musica sinfonica dell’Ottocento. Scritta fra il 1855 e il 1876, quest’opera ha una storia lunga e articolata, che riflette le esitazioni e le rielaborazioni dell’autore. Brahms, già noto a livello europeo, si cimentò a lungo con la forma sinfonica, considerata la più prestigiosa tra i generi musicali dell’epoca. Il lavoro iniziò con bozze nel 1855 e vide un primo movimento quasi concluso nel 1862, ma fu solo nell’estate del 1874 che riprese a pieno ritmo fino al completamento nell’autunno del 1876. La prima esecuzione si tenne il 4 novembre di quello stesso anno a Karlsruhe, sotto la direzione di Felix Otto Dessoff. Pochi giorni prima dell’esecuzione, Brahms modificò alcuni passaggi, tagliando parti dai due movimenti centrali. Petrenko affronta questa sinfonia con l’Orchestra di Santa Cecilia, portando un’interpretazione che mira a valorizzarne l’intensità drammatica e l’articolata architettura musicale.

Un appuntamento di rilievo per la scena musicale italiana

Questa chiusura di stagione segna un appuntamento di rilievo nella scena musicale romana e italiana. L’esperienza di Petrenko e il livello dei solisti e dell’orchestra creano un evento che conferma la tradizione e lo spirito della musica classica dal vivo nei due maggiori teatri del paese.

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