L’istituto comprensivo statale di Nereto – Sant’Omero, in provincia di Teramo, ha deciso di proibire il rilascio di palloncini in occasione di attività e feste scolastiche. Questa misura riguarda non solo i palloncini comuni, ma anche quelli biodegradabili e altri addobbi come nastri e lacci colorati. La scelta nasce da una crescente attenzione verso l’impatto ambientale di questi oggetti, spesso sottovalutati ma dannosi per gli ecosistemi locali. L’iniziativa ha suscitato reazioni positive da associazioni impegnate nella tutela del territorio.
La decisione dell’istituto comprensivo di nereto e le restrizioni imposte
L’istituto scolastico che riunisce le scuole di Nereto e Sant’Omero ha emanato una circolare interna che vieta tassativamente l’uso di palloncini durante tutte le occasioni di festa o attività didattiche. Il divieto vale sia all’interno degli edifici scolastici sia negli spazi all’aperto durante manifestazioni o eventi. Non è solo un bando ai palloncini convenzionali, ma comprende anche quelli dichiarati biodegradabili, oltre a nastri in gomma, lacci colorati e qualsiasi altro materiale decorativo che possa finire nell’ambiente causando inquinamento.
L’iniziativa punta a ridurre l’impatto dei materiali difficili da smaltire, rispettando il territorio della Val Vibrata e prevenendo il rilascio di rifiuti solidi nell’aria e nel suolo. Le scuole coinvolte hanno comunicato la misura a studenti, famiglie e personale con l’obiettivo di valorizzare una cultura ambientale consapevole. L’adozione di materiali alternativi riutilizzabili o facilmente smaltibili rappresenta una svolta concreta nelle procedure delle attività scolastiche.
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L’appoggio di plastic free onlus e la lotta contro l’inquinamento da plastica
Plastic Free Onlus, associazione nata nel 2019 per combattere l’inquinamento da plastica, ha accolto con favore la decisione dell’istituto di Nereto – Sant’Omero. Luca Di Carlantonio, referente regionale abruzzese dell’associazione, ha sottolineato che l’eliminazione del rilascio di palloncini aiuta a proteggere fauna e ambiente, soprattutto considerando la dispersione di materiali che spesso finiscono negli habitat naturali. Le campagne di Plastic Free mirano a sensibilizzare la cittadinanza sui rischi connessi all’uso degli oggetti in plastica e gomma, che si degradano lentamente e causano danni spesso irreversibili.
Le iniziative dell’associazione coinvolgono molte realtà locali con interventi mirati a ridurre questa forma di inquinamento. La scelta dell’istituto scolastico si inserisce in un più ampio movimento di tutela ambientale che coinvolge anche enti pubblici e amministrazioni. Il coordinamento fra scuola e associazioni come Plastic Free offre una base solida per un cambiamento di comportamenti, rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
Dati scientifici sull’impatto dei palloncini sull’ambiente marino e terrestre
Una ricerca condotta dall’università di Swansea, nel Regno Unito, ha evidenziato come i frammenti di palloncini costituiscano una delle principali minacce per le tartarughe marine. I residui di questi materiali rappresentano l’80% dei rifiuti rinvenuti all’interno dello stomaco degli esemplari analizzati. Questo testimonia la portata del problema causato dalla dispersione incontrollata di palloncini nell’ambiente. Il rilascio di palloncini in aria permette loro di spostarsi su grandi distanze prima di ricadere su terra o in mare.
Una volta sul suolo o in acqua, questi materiali si frammentano in pezzi piccoli ma pericolosi per uccelli, pesci, tartarughe e altri animali che li scambiano per cibo o rischiano di impigliarvisi. Le conseguenze spesso portano alla morte degli animali e alterano l’equilibrio naturale. La ricerca inglese conferma quanto avvertito da associazioni come Plastic Free e motiva la scelta di evitare il rilascio di questi oggetti, anche durante momenti di festa o manifestazioni.
Il ruolo educativo della scuola e l’esempio di comuni abruzzesi contro il rilascio di palloncini
L’istituto comprensivo di Nereto – Sant’Omero dimostra come la scuola possa diventare luogo di formazione e di diffusione di comportamenti che rispettano l’ambiente. Il divieto sui palloncini rappresenta un messaggio chiaro rivolto a studenti e famiglie, invitandoli a considerare l’impatto pratico delle proprie azioni quotidiane. Il modello adottato dall’istituto può essere replicato da altre scuole e amministrazioni che vogliono ridurre l’inquinamento locale.
Plastic Free segnala come in Italia oltre cento comuni abbiano già vietato il rilascio di palloncini con ordinanze specifiche. In Abruzzo, tra i comuni che hanno adottato questi provvedimenti figurano Pineto, Silvi e Roseto degli Abruzzi in provincia di Teramo; Casacanditella, San Salvo e Vasto in provincia di Chieti; Bussi sul Tirino nel pescarese. Si tratta di un segnale che indica una crescente consapevolezza e volontà di prevenire danni ambientali partendo da azioni semplici ma efficaci. La stabilità degli ecosistemi e la salvaguardia della fauna dipendono anche da scelte istituzionali e sociali di questo tipo, che coinvolgono direttamente le comunità locali.