Ischia: controlli intensificati contro gli affitti in nero nelle strutture ricettive turistico-extra alberghiere

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Ischia, controlli serrati su affitti turistici non regolari. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

2 Settembre 2025

Il fenomeno degli affitti in nero sull’isola di Ischia continua a rappresentare un problema rilevante per l’economia locale e la sicurezza pubblica. Nell’estate 2025, la Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con le forze di polizia locali, ha avviato una serie di controlli mirati contro le locazioni turistiche non dichiarate, soprattutto nelle strutture extra-alberghiere come case vacanza, bed & breakfast e affittacamere. L’azione si è concentrata su aspetti fiscali, normativi e di sicurezza, per contrastare una pratica che da anni si ripresenta con regolarità.

Indagine congiunta tra guardia di finanza e polizie locali per monitorare le strutture ricettive di ischia

La Guardia di Finanza di Napoli, supportata dalla Prefettura e in collaborazione con le polizie municipali di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio, ha organizzato una serie di verifiche nelle strutture ricettive turistiche extra-alberghiere. Questo tipo di strutture nel territorio isolano rappresenta una parte importante dell’offerta turistica, ma spesso sono al centro di pratiche irregolari. Gli ispettori hanno controllato non solo la corretta emissione delle ricevute o fatture, ma anche il rispetto delle norme dedicate alle locazioni brevi, in vigore dal 2025 e rafforzate per contrastare l’evasione fiscale.

Le verifiche si sono concentrate sulla regolarità delle comunicazioni alle autorità competenti. In particolare, la legge impone la comunicazione alla Questura dei dati anagrafici degli ospiti nei tempi stabiliti, misure necessarie per garantire la sicurezza sul territorio e il monitoraggio dei flussi turistici. Oltre a questo aspetto, l’organizzazione degli affitti doveva risultare in linea con quanto prescritto dall’Agenzia delle Entrate in termini fiscali e documentali. Le attività di controllo si sono estese a circa sessanta strutture, nelle quali sono stati identificati più di duecento soggetti tra gestori e ospiti.

Numeri e violazioni: il bilancio dell’operazione dei finanzieri a ischia

I risultati dell’attività di controllo hanno rivelato un quadro di illegalità diffusa che colpisce principalmente le strutture extralberghiere. Su circa 200 persone identificate presso più di 60 strutture, sono state accertate ben 52 violazioni, molte delle quali riguardano la mancata osservanza degli obblighi di legge introdotti nel 2025. Le inadempienze più frequenti hanno coinvolto l’assenza o la mancata esposizione del Codice Identificativo Nazionale , previsto per legge come requisito fondamentale per la registrazione e la trasparenza delle locazioni turistiche.

Nello specifico, 19 strutture non erano dotate del CIN, mentre altre 17 lo avevano ma non lo esponevano in maniera visibile, violando così le disposizioni previste per legge. La mancata esposizione del codice impedisce di tracciare e verificare correttamente le attività di affitto turistico, agevolando fenomeni di evasione fiscale e comportamenti illegali. La presenza del CIN è parte integrante della strategia normativa italiana per combattere il sommerso nel settore del turismo.

Nel corso degli accertamenti, attraverso le interviste con gli affittuari, è stata ricostruita una base imponibile di quasi 110.000 euro non dichiarati, cifra rilevante che evidenzia l’entità del mancato gettito fiscale. La somma corrisponde a canoni di locazione non comunicati all’Agenzia delle Entrate, contribuendo all’economia sommersa e sottraendo risorse fondamentali allo stato e agli enti locali. Questo danno si riflette poi indirettamente sull’intera comunità, privandola di investimenti in servizi, sicurezza e infrastrutture.

Violazioni gravi legate alla sicurezza pubblica: mancate comunicazioni alla questura e uso di documenti falsi

Non solo evasione fiscale e mancanza di regole fiscali, ma anche gravi violazioni sotto il profilo della sicurezza pubblica sono emerse durante i controlli. Soltanto nella stagione in corso, in 15 occasioni si è rilevata la mancata comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura. Questo obbligo, stabilito per legge, permette alle forze dell’ordine di monitorare chi soggiorna sull’isola e prevenire attività illecite. La carenza in questo adempimento comporta rischi concreti per la sicurezza collettiva, rendendo l’isola più esposta a fenomeni criminali, senza reale tracciabilità degli ospiti.

Un episodio eclatante è emerso quando le forze dell’ordine hanno denunciato un uomo che ha fornito un documento d’identità falso, appartenente alla propria figlia minorenne, per sottoscrivere un contratto di locazione. Questo caso dimostra come l’illegalità negli affitti si possa intrecciare con altre forme di reato, aggravando il quadro complessivo. L’utilizzo di documenti falsi e altre irregolarità evidenziano un sistema complesso e ramificato, difficile da smantellare ma necessario da contrastare con rigore.

L’impatto negativo degli affitti in nero Sull’economia e la sicurezza turistica di ischia

L’affitto in nero rappresenta un problema che va oltre la perdita di gettito fiscale. La pratica crea una forte concorrenza sleale verso chi gestisce le proprie attività rispettando la legge, sostenendo costi e oneri finanziari. Questa disparità di trattamento provoca distorsioni nel mercato, dove gli abusivi possono offrire prezzi inferiori o condizioni irregolari, ma senza garantire standard minimi di sicurezza e qualità. Il rischio è che la reputazione di Ischia come meta turistica venga compromessa, con conseguenze negative sul lungo periodo.

Inoltre, la presenza di affitti non registrati mette in difficoltà i turisti, esponendoli a truffe o locazioni non affidabili. La mancanza di garanzie legali può causare disagi e problemi durante il soggiorno, minando la fiducia nei confronti dell’intera offerta turistica isolana. Dal punto di vista della sicurezza pubblica, le omissioni nella comunicazione dei dati impediscono un controllo efficace, lasciando potenziali spazi a fenomeni criminali o situazioni a rischio.

Le autorità proseguono con i controlli e puntano a coinvolgere i cittadini e gli operatori per creare maggiore consapevolezza sull’importanza della legalità e della trasparenza nelle locazioni turistiche. Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile tutelare l’economia locale, la sicurezza e la qualità dell’esperienza turistica a Ischia.