Una scena di tensione ha animato le strade di pescara nella tarda serata del 29 aprile 2025, quando i carabinieri della sezione radiomobile del N.O.R. di pescara hanno fermato un giovane senza fissa dimora. L’uomo, alla guida di un furgone rubato, ha tentato una fuga pericolosa tra le vie cittadine prima di essere bloccato dalle forze dell’ordine. I dettagli dell’episodio raccontano una lunga corsa a folle velocità e più tentativi di eludere i controlli.
La dinamica dell’inseguimento tra via lago di capestrano e via torrette
Tutto è iniziato su via lago di capestrano, dove una pattuglia dei carabinieri impegnata in un servizio di controllo ha notato un furgone rosso dirigersi verso il centro città. Non appena i militari hanno acceso i lampeggianti per segnalare la presenza, il conducente ha accelerato improvvisamente e ha iniziato a effettuare manovre rischiose. L’inseguimento si è sviluppato su diverse strade trafficate, tra cui via volta, via tiburtina valeria e altre arterie urbane.
Durante la fuga, il conducente ha sorpassato altre vetture in modo azzardato, ignorando semafori rossi e mettendo a rischio gli altri utenti della strada. I carabinieri hanno mantenuto la calma, coordinandosi con la centrale operativa che ha fornito informazioni importanti: il furgone era stato segnalato rubato alcune ore prima presso la stazione di sambuceto.
Tentativo di speronamento e fuga a piedi
A un certo punto, il fuggitivo ha provato a speronare l’auto di servizio ma senza successo. Poco dopo ha lasciato il veicolo ed ha cercato di allontanarsi a piedi, correndo lungo le vie cittadine. I militari lo hanno raggiunto e bloccato in via torrette dopo qualche tentativo di resistenza.
Profilo e precedenti del 33enne arrestato dopo la fuga
Il fermato è un 33enne che proviene dalla provincia di chieti, ma al momento non ha un domicilio fisso. È celibe, senza occupazione e già noto alle forze dell’ordine. Le verifiche nelle banche dati hanno rivelato che sull’uomo gravano due provvedimenti restrittivi: divieto di ritorno nella regione abruzzo con obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria e divieto di dimora nel comune di pescara.
Questi provvedimenti limitano fortemente la sua libertà di movimento e sono stati emessi in seguito a precedenti violazioni. Il comportamento tenuto durante l’inseguimento ha confermato la pericolosità del soggetto e la violazione delle norme sulla circolazione stradale ha aggravato la sua posizione.
Iter giudiziario e disposizioni delle autorità dopo l’arresto
Dopo il fermo, il 33enne è stato trattenuto in una camera di sicurezza in attesa dell’udienza di direttissima, convocata nella mattinata del 30 aprile 2025. Questo passaggio giuridico servirà a definire la misura cautelare e a formalizzare le accuse, che includono furto del veicolo, resistenza a pubblico ufficiale e guida spericolata.
L’intervento rapido dei carabinieri ha evitato un esito più grave, viste le rischiose manovre operate in una zona urbana e il tentativo di fuga. Le autorità insistono sull’importanza della vigilanza nelle aree cittadine e sul contrasto ai reati legati al patrimonio e alla sicurezza stradale.
L’episodio ricorda come i controlli nelle città restino una componente fondamentale per la prevenzione di comportamenti illegali, specialmente quando coinvolgono soggetti con precedenti e misure restrittive in corso. Le forze dell’ordine continuano il monitoraggio per garantire ordine e sicurezza tra le strade di pescara.