Un deltaplano a motore si è schiantato a Sezze, nei pressi di Latina, causando la morte del pilota 69enne Rino Sigismundi. L’incidente è avvenuto domenica mattina durante un volo dall’area di Artena al Flying Club Sabaudia. Le autorità stanno indagando su un possibile malfunzionamento tecnico come causa dell’evento. Sul luogo si sono portati soccorritori, vigili del fuoco e forze dell’ordine per gestire la difficile operazione di recupero, vista la conformazione impervia della zona.
Il percorso di volo e la dinamica dell’incidente
La mattina della tragedia, Rino Sigismundi, pensionato residente a Pomezia e originario di Ardea, era decollato dall’area volo di Artena. Il suo obiettivo era arrivare al Flying Club Sabaudia, seguendo la Migliara 53. Dopo aver percorso circa 30 chilometri, quando mancava poco al punto di atterraggio, il suo deltaplano ha cominciato a manifestare problemi. Da quanto emerso dalle prime ricostruzioni, l’aeromobile risulta diventato ingovernabile. In località Gricilli, un’ala ha impattato contro dei cavi dell’alta tensione, causando la rottura in due del velivolo: le ali sono cadute su un campo vicino, mentre la parte motore con il pilota è finita nel fiume Ufente. L’area è caratterizzata da una vegetazione fitta e da un terreno impervio, che ha complicato la fase emergenziale.
Interventi di soccorso e difficoltà operative
Le squadre di emergenza sono intervenute immediatamente dopo la segnalazione. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, tra cui sommozzatori specializzati, medici del 118, carabinieri e polizia locale. La zona, immersa in una folta vegetazione, ha rallentato e reso complicato il recupero. Per raggiungere l’area dell’incidente è stato necessario aprire dei varchi con un escavatore, dato che il terreno non era facilmente transitabile a piedi. I soccorritori hanno trovato il corpo di Sigismundi nel fiume Ufente, ormai privo di vita. La causa del decesso è stata identificata in traumi diffusi provocati dalla caduta e dall’impatto.
Disposto l’esame autoptico sul corpo di sigismundi
Dopo il ritrovamento, la salma di Sigismundi è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Qui il medico legale eseguirà l’esame autoptico per definire con certezza le cause del decesso e confermare o escludere eventuali altri fattori legati all’incidente. Le autorità stanno inoltre compiendo accertamenti sul deltaplano, al fine di verificare quale tipo di guasto tecnico abbia determinato la perdita del controllo durante il volo. L’evento ha suscitato attenzione nella provincia di Latina dove, nonostante la diffusione dell’aviazione leggera, non si erano registrati incidenti di questa gravità in tempi recenti.