Inchiesta sulla normativa edilizia a milano: impatti sulla realizzazione del giardino segreto nel quartiere isola

Inchiesta sulla normativa edilizia a milano: impatti sulla realizzazione del giardino segreto nel quartiere isola

La procura di Milano e il Comune si scontrano sull’interpretazione delle leggi edilizie, bloccando da oltre due anni progetti come quello di Lepontina 7-9 srl nel quartiere Isola, con ripercussioni su imprese e famiglie.
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La procura di Milano e il Comune sono in disaccordo sull’interpretazione delle leggi edilizie, bloccando da oltre due anni diversi progetti, tra cui il “Giardino Segreto” di Lepontina 7-9 srl, con conseguenze per imprese e investitori. - Gaeta.it

Le indagini aperte dalla procura di milano riguardano un diverbio tra il comune e la magistratura sull’interpretazione delle leggi edilizie. Questa divergenza interessa diversi progetti in città, bloccati da oltre due anni, con ripercussioni sia per le imprese coinvolte sia per le famiglie che avevano investito in quegli immobili.

Il caso di lepontina 7-9 srl e il sequestro dell’area del giardino segreto

Uno degli episodi più emblematici di questa situazione riguarda la società lepontina 7-9 srl, attiva nel quartiere isola. Nel maggio 2024 la procura ha disposto il sequestro di un’area su cui la società aveva piano di realizzare il progetto denominato “giardino segreto”. Questo intervento, pensato come un nuovo spazio verde e residenziale, si è fermato all’improvviso.

L’avvocato andrea puccio, legale dell’azienda, ha spiegato che il caso deriva dalla stessa incertezza interpretativa che ha rallentato molti cantieri a milano. Ha voluto precisare che la società non è stata sottoposta a una liquidazione giudiziale, smentendo alcune notizie circolate nei media. Lepontina 7-9 srl ha infatti un patrimonio netto positivo e non ha accumulato debiti verso professionisti, imprese o il fisco.

Va detto che l’azienda vanta anche crediti fiscali nei confronti dell’erario, situazione opposta rispetto a quanto spesso si pensa in casi simili. L’avvocato ha sottolineato che la società ha sempre mantenuto una condotta rispettosa della legge e intende rispettare tutti gli impegni presi con i propri clienti e partner commerciali.

La risposta di lepontina 7-9 srl all’istanza di liquidazione giudiziale e la gestione della crisi

Dopo l’avvio dell’istanza di liquidazione giudiziale promossa sia da un promissario acquirente sia dalla procura, lepontina 7-9 srl ha scelto di adottare misure per regolare volontariamente la crisi aziendale. Questa opzione non rappresenta una rinuncia alla propria solidità economica, ma una strada per tutelare i diritti patrimoniali degli acquirenti coinvolti.

La decisione di intraprendere una procedura di regolazione della crisi segue principi di chiarezza e trasparenza, consueti nell’attività di questa impresa. L’azienda intende gestire la situazione senza compromettere gli obblighi verso le controparti, mantenendo un atteggiamento improntato al rispetto della legalità.

L’avvocato puccio ha evidenziato che la scelta è coerente con l’etica professionale dell’azienda, mai venuta meno nonostante la fase delicata. Questa posizione mira a evitare ulteriori danni agli investitori e a proteggere gli interessi economici, pur in un quadro giudiziario complicato.

Il contrasto tra comune di milano e magistratura sull’applicazione delle norme edilizie

Il nodo centrale dell’inchiesta parte da un disaccordo nella lettura della normativa urbanistica. Da più di ventiquattro mesi, questa situazione ha fermato vari cantieri, creando un impasse che rallenta lo sviluppo edilizio in alcune aree di milano. Le autorità comunali e la procura difendono interpretazioni diverse, senza riuscire a trovare una sintesi. Questo stallo ha bloccato progetti che avrebbero dovuto trasformare alcune zone urbane, portando a ritardi notevoli.

Sono soprattutto gli operatori del settore a subire le conseguenze economiche e operative. Le imprese edili, di conseguenza, si trovano in una posizione di incertezza sulle possibilità di portare avanti i lavori. I ritardi inoltre hanno creato problemi alle famiglie, molte delle quali avevano già stipulato contratti o fatto investimenti sulle nuove costruzioni. La conflittualità sulla norma ha quindi effetti concreti su chi si aspettava case o spazi abitativi.

La situazione in atto e le prospettive future

L’evoluzione di questa vicenda resta quindi aperta. Le tensioni fra enti pubblici giudiziari e soggetti privati riflettono tensioni più ampie nel campo dell’urbanistica milanese. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se nuovi criteri applicativi delle norme potranno sbloccare centinaia di progetti in sospeso, a partire da quelli già particolarmente noti come il giardino segreto.

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