Un incendio ha devastato un hangar sulla strada Mesagne-San Donaci, nel comune di Cellino San Marco , distruggendo almeno quattro aerei biposto. Il rogo ha provocato il ferimento grave di una persona, trasportata in ospedale in codice rosso. I Vigili del Fuoco sono intervenuti tempestivamente per spegnere le fiamme, mentre sono in corso accertamenti sulle cause dell’incendio.
Incendio devastante in hangar di Cellino San Marco: fiamme alimentate dal carburante
Il rogo è scoppiato all’interno di un hangar che ospitava vari aerei biposto. Le fiamme, sprigionate probabilmente da un punto ancora da accertare, hanno preso rapidamente vigore grazie alla presenza del carburante nei serbatoi degli aeromobili, aumentando l’intensità dell’incendio. Questo aspetto ha complicato le operazioni di spegnimento poiché il combustibile ha mantenuto attive le fiamme per diverse ore.
Sul posto sono intervenute più squadre dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Brindisi, con almeno due autobotti per contenere e domare l’incendio. La natura del carburante, altamente infiammabile, ha reso l’intervento particolarmente delicato e lungo.
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Eventi come questo sono rari nelle strutture di ricovero velivoli, ma rappresentano un rischio grave per persone e beni. La sicurezza degli hangar e degli aeroporti in Italia è sotto crescente attenzione proprio per evitare incidenti di questa portata. Normative specifiche mirano a limitare l’impatto di incendi simili, ma resta l’esigenza di indagini precise per capire le cause esatte e prevenire nuovi episodi.
Un ferito grave trasportato in ospedale in codice rosso durante l’incendio
Durante lo sviluppo dell’incendio, una persona ha riportato ferite significative ed è stata soccorsa in condizioni gravi. È stata trasportata in ospedale con codice rosso, una classificazione riservata a casi di emergenza sanitaria con rischio per la vita o necessità di interventi urgenti.
Gli infortuni più frequenti in circostanze di incendi con materiali infiammabili includono ustioni e intossicazioni da fumo, danni che richiedono cure specialistiche e spesso terapia intensiva. Le modalità con cui la persona si è ferita non sono state chiarite nei dettagli, ma la gravità ha imposto il massimo livello di attenzione da parte dei servizi di emergenza.
La tempestività dell’intervento sanitario, unita all’arrivo rapido dei Vigili del Fuoco, ha evitato probabilmente conseguenze peggiori. La persona rimane sotto stretto monitoraggio per le condizioni derivanti dall’esposizione alle fiamme o al fumo tossico.
Intervento coordinato di Vigili Del Fuoco, Carabinieri e Magistratura per spegnere il rogo e avviare le indagini
L’incendio ha richiesto un impegno significativo da parte del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi, che ha mobilitato più squadre con mezzi pesanti per contenere il fuoco alimentato dal carburante. Il coordinamento operativo ha permesso di spegnere le fiamme dopo diverse ore di lavoro.
Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri, incaricati di mettere in sicurezza l’area e garantire il primo intervento ispettivo. La magistratura ha aperto un’indagine per verificare le cause e le responsabilità dell’incendio, che al momento restano incerte.
Accertare cosa ha scatenato il rogo è fondamentale per evitare episodi simili in futuro. Nonostante la ridotta frequenza di incendi negli hangar italiani, ogni episodio di questo tipo richiede un’analisi approfondita, soprattutto quando è coinvolto carburante infiammabile.
In Puglia, i Vigili del Fuoco affrontano spesso incendi estivi di vario tipo e incidenti in ambienti industriali o logistici. L’esperienza accumulata si è rivelata decisiva per arginare le conseguenze del rogo di Cellino San Marco.
Le indagini proseguono sotto la supervisione delle autorità, tra esami tecnici e verifiche sui sistemi di sicurezza presenti negli hangar. Nel frattempo, il territorio provinciale resta in allerta per possibili ripercussioni o rischi connessi all’episodio.