Inaugurazione ad Andria del murale dedicato a Paola Clemente realizzato da Jorit sulle facciate comunali

Inaugurazione ad Andria del murale dedicato a Paola Clemente realizzato da Jorit sulle facciate comunali

Il murale di Jorit ad Andria celebra Paola Clemente e richiama la lotta contro lo sfruttamento agricolo, evidenziando l’importanza della legge 199 e la memoria attiva per i diritti dei lavoratori.
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A Andria sarà inaugurato un murale di Jorit dedicato a Paola Clemente, lavoratrice agricola vittima dello sfruttamento sul lavoro, che richiama la memoria e la lotta contro il caporalato. - Gaeta.it

Un nuovo murale realizzato da Jorit, noto street artist, sarà inaugurato lunedì 14 luglio 2025 ad Andria, cittadina pugliese. L’opera rende omaggio a Paola Clemente, lavoratrice agricola morta nel 2015 a causa dello sfruttamento sul lavoro nei campi di Andria. Il murale si trova sulla parete esterna degli uffici comunali, richiamando al contempo la memoria storica attraverso l’evocazione del celebre quadro Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo.

La morte di paola clemente e l’impatto sulla legislazione italiana

Paola Clemente è morta il 13 luglio 2015 durante il lavoro nelle campagne di Andria, impegnata nell’acinellatura dell’uva. La sua morte per cause riconducibili alla fatica e alle condizioni di sfruttamento lavorativo ha sensibilizzato l’opinione pubblica italiana. Nel 2016, l’anno successivo all’incidente, è stata approvata la legge 199, un provvedimento cruciale che mira a combattere il caporalato e le forme di sfruttamento presenti in agricoltura. È una legge che ha ottenuto riconoscimenti anche a livello europeo e internazionale per la sua rilevanza nel tutelare i diritti dei lavoratori agricoli.

Una sala del ministero dell’Agricoltura è stata dedicata a Paola Clemente, segno di un omaggio istituzionale permanente. Tuttavia, a distanza di dieci anni, diverse parti della normativa restano non del tutto attuate, soprattutto la parte che riguarda la prevenzione degli abusi. Questo ritardo impedisce un contrasto efficace a pratiche illegali ancora diffuse specialmente nelle regioni meridionali.

Dettagli e simbolismo del murale firmato jorit ad andria

Il murale di Jorit raffigura il volto di Paola Clemente con grande realismo e intensità emotiva. Accanto al suo ritratto si trova una rappresentazione del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, simbolo storico della lotta dei lavoratori per i diritti e la dignità. Questa accostamento vuole sottolineare il legame tra passato e presente nella difesa dei diritti del lavoro, con uno sguardo rivolto alla memoria e all’impegno civile.

L’opera è stata realizzata direttamente sulla parete esterna degli uffici comunali, un luogo pubblico scelto con l’intento di trasformare lo spazio urbano in un punto di riflessione per chi attraversa la città. Promossa dalla Flai Cgil, l’iniziativa mira a ricordare la figura di Paola e a denunciare le condizioni di sfruttamento che permangono nel settore agricolo nazionale.

La cerimonia di inaugurazione e le personalità coinvolte

Alla presentazione del murale prenderanno parte persone direttamente collegate alla vicenda di Paola Clemente e rappresentanti sindacali e istituzionali. Tra questi, Stefano Arcuri, marito di Paola, presenza significativa per mantenere viva la memoria personale e familiare della lavoratrice. Saranno inoltre presenti Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil, Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia, Giovanna Bruno, sindaca di Andria e, naturalmente, Jorit, l’artista autore del murale.

Durante la cerimonia, i relatori porgeranno attenzione alla necessità di mantenere salda la memoria e a rilanciare la battaglia contro lo sfruttamento nei campi. Verrà richiamata l’urgenza di applicare pienamente la legge 199 per prevenire casi simili e garantire migliori condizioni ai lavoratori agricoli.

Impegno sindacale e sociale nella memoria di paola clemente

Giovanni Mininni della Flai Cgil ha spiegato che l’obiettivo del murale è restituire dignità a Paola Clemente attraverso un’opera che diventa spazio di riflessione e denuncia sociale. Ha ricordato come la vicenda di Paola abbia permesso l’approvazione di una legge modello ma che l’impegno non si deve fermare. A dieci anni dai fatti, molte zone d’Italia continuano a mostrare segnali di sfruttamento e illegalità nei campi.

Il confronto tra il volto di Paola e il Quarto Stato ricorda le lotte storiche dei braccianti e indica la necessità di una mobilitazione continua per estirpare ogni forma di sfruttamento. L’immagine diventa così anche un appello a tutti i lavoratori e alle istituzioni per mantenere la battaglia viva, difendere i diritti e contrastare le pratiche illegali spesso legate al lavoro nero e al caporalato.

L’iniziativa di Andria rappresenta un momento di memoria attiva che unisce arte, cronaca e impegno civile contro una piaga sociale che tocca ancora molte comunità agricole italiane.

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