Un evento drammatico si è verificato sulle montagne di Sordevolo, nel biellese, nel pomeriggio di mercoledì 10 luglio 2025. Un giovane escursionista di 20 anni, originario di Biella, è precipitato lungo un sentiero, finendo nel torrente Elvo. Le operazioni di soccorso hanno coinvolto diverse squadre specializzate che hanno portato il ragazzo in ospedale per le cure necessarie. Il racconto dettagliato di quanto accaduto offre un quadro preciso della vicenda e delle attività messe in campo per il salvataggio.
La dinamica dell’incidente sulle montagne di sordevolo
Intorno alle ore 15:30 circa, il giovane biellese stava percorrendo un sentiero montano noto per la sua difficoltà e tratti scivolosi, quando ha perso l’equilibrio. Probabilmente dovuto al terreno umido o a una distrazione momentanea, il ragazzo è caduto precipitando per diversi metri. La caduta lo ha condotto direttamente nel greto del torrente Elvo, dove rocce e vegetazione hanno arrestato la sua discesa rallentandone la velocità.
Il luogo dell’incidente si caratterizza per la presenza di ripidi pendii e corsi d’acqua, fattori che hanno reso complesso il recupero immediato. L’escursionista ha riportato traumi dovuti all’impatto con il terreno, ma fortunatamente la caduta non ha coinvolto profondità maggiori o zone più impervie che avrebbero aggravato la situazione. Il tempestivo allarme ha consentito un rapido intervento dei soccorritori.
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Soccorsi alpini e vigili del fuoco all’opera a sordevolo
Dopo la chiamata di emergenza, le squadre del Soccorso Alpino della stazione Elvo-Oropa sono arrivate nei pressi dell’incidente in pochi minuti. Contemporaneamente, sono intervenuti anche i vigili del fuoco SAF di Biella, specializzati nelle operazioni in luoghi difficili da raggiungere. Questi ultimi si sono occupati della messa in sicurezza della zona e del supporto tecnico necessario per il recupero.
Il personale medico del 118 ha raggiunto il giovane per sottoporlo a una prima stabilizzazione. A quel punto, la complessità del terreno ha reso indispensabile l’impiego dell’elicottero, con il quale il ragazzo è stato recuperato tramite verricello. Questa tecnica ha evitato spostamenti pericolosi a terra, permettendo di trasportare il ferito in modo rapido e sicuro verso l’ambulanza.
L’azione combinata delle squadre ha dimostrato una buona coordinazione e competenza, che hanno contribuito a contenere i rischi durante le operazioni in ambiente ostile. I soccorritori hanno inoltre effettuato i necessari controlli per garantire l’assenza di ulteriori pericoli nel tratto di sentiero interessato dall’incidente.
Stato del giovane e trasporto all’ospedale maggiore di novara
Le condizioni del ragazzo, subito dopo il recupero, sono apparse serie ma non critiche. Il personale sanitario ha valutato sul posto le possibili lesioni evitando al contempo di aggravare eventuali traumi. È stato quindi deciso di trasferirlo d’urgenza all’ospedale Maggiore di Novara, struttura attrezzata per trattare pazienti con traumi di montagna e ferite complesse.
Durante il trasporto, si è mantenuto un costante monitoraggio delle funzioni vitali del giovane per intervenire in caso di necessità. All’ospedale, i medici hanno avviato ulteriori accertamenti diagnostici per valutare danni interni e fratture. Le informazioni disponibili indicano che il rischio per la vita del ragazzo è escluso, ma la prognosi resta riservata in attesa di valutazioni più approfondite.
L’incidente ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà e i pericoli che si possono incontrare in escursioni su sentieri montani, anche per persone esperte e giovani. L’episodio testimonia il valore di un sistema di soccorso ben organizzato e la necessità di adottare sempre precauzioni in ambienti naturali variabili come quelli del biellese.