Due giovani di Serravalle Scrivia si sono ritrovate in difficoltà sul monte Tobbio, nell’alessandrino, durante un’escursione serale. La zona, nota per i suoi sentieri impervi, ha messo subito a dura prova le ragazze che hanno perso l’orientamento nel buio. Solo grazie al tempestivo intervento del soccorso alpino e a una coincidenza decisiva sono riuscite a tornare indenni.
I rischi di escursioni improvvisate senza equipaggiamento adeguato
Questi incidenti restano un campanello d’allarme per chi si avvicina alle escursioni senza la necessaria preparazione. Il monte Tobbio, come molte altre mete frequentate, richiede attenzione e rispetto delle condizioni ambientali, specialmente quando si cammina al calar del sole.
Non bastano curiosità e buona volontà per affrontare tracce nascoste e sentieri non segnalati. Senza una mappa, una torcia potente e magari un dispositivo per localizzare la posizione, si rischia facilmente di complicare una passeggiata in modo serio. I soccorsi in montagna hanno costi e rischi elevati, sia per chi interviene, sia per gli stessi escursionisti.
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Nel caso di Serravalle Scrivia, il fatto che il soccorso fosse già sul posto ha risparmiato una ricerca lunga e pericolosa, ma non sempre si ha questa fortuna. Purtroppo, gli episodi di escursioni improvvisate risultano frequenti, con conseguenze che possono arrivare a incidenti gravi o tragedie.
Questa vicenda sottolinea ancora una volta quanto andare in montagna comporti la responsabilità di prepararsi in modo adeguato, rispettare i segnali e non sottovalutare mai le condizioni meteorologiche o la propria esperienza personale. Il monte Tobbio rimane comunque una meta affascinante ma esigente.
Il soccorso alpino di alessandria e l’esercitazione notturna che ha fatto la differenza
Quella stessa sera, una squadra del soccorso alpino di Alessandria stava svolgendo un’esercitazione proprio sul monte Tobbio, mirata ad allenare le capacità di intervento durante la notte. Proprio quella coincidenza si è rivelata decisiva per le ragazze.
Gli operatori, impegnati in prove pratiche, hanno sentito delle richieste d’aiuto lontane e, nonostante l’oscurità e il terreno accidentato, hanno deciso di seguire i suoni. La presenza sul posto ha permesso una ricerca immediata, molto diversa da un intervento che avrebbe richiesto giorni o rischi maggiori.
Dopo pochi minuti di avanzamento cautelativo, gli uomini del soccorso alpino hanno trovato le due giovani in una zona piuttosto impervia, nascosta da alberi e pietre. Le ragazze erano chiaramente spaventate e stanche, le scarpe sporche e le mani graffiate dagli arbusti. Per fortuna non presentavano ferite importanti.
Il gruppo ha rapidamente organizzato un percorso di recupero, aiutandole a risalire e raggiungere il parcheggio dove avevano lasciato la loro auto. La professionalità degli operatori e la preparazione dell’intervento hanno reso la situazione sotto controllo e senza complicazioni.
L’escursione diventata un imprevisto sul monte tobbio
Le due ventenni avevano deciso di trascorrere una serata esplorando i sentieri della zona attorno al monte Tobbio, un rilievo tra i più frequentati dell’alessandrino per chi ama camminare immerso nella natura. L’escursione, iniziata con l’intento di godersi il paesaggio fresco della sera, si è trasformata in una situazione rischiosa quando la luce è scarsa e la visibilità si riduce, rendendo difficile mantenere il senso di direzione.
Sul monte Tobbio si alternano tratti di bosco fitto e rocce scivolose, un mix che richiede esperienza e attrezzatura adeguata, sopratutto di notte. Le ragazze hanno subito capito di essersi avventurate oltre i percorsi abituali, finendo in una zona più isolata e irregolare del previsto. Man mano che il sole calava, il terreno diventava sempre meno riconoscibile, e ogni passo si faceva più incerto.
Eppure, senza preavviso, il buio profondo ha colto loro impreparate. Si sono fermate, senza sapere dove mettere i piedi, cercando segnali e punti di riferimento che non riuscivano a trovare. Lo spaesamento è aumentato, con l’angoscia che cresceva mano a mano che passavano i minuti senza un piano chiaro per tornare indietro.