in europa oltre 4.200 casi di echinococcosi alveolare umana segnalati negli ultimi 25 anni

in europa oltre 4.200 casi di echinococcosi alveolare umana segnalati negli ultimi 25 anni

Negli ultimi 25 anni oltre 4.200 casi di echinococcosi alveolare in europa, con concentrazioni in Austria, Francia, Germania e Svizzera; malattia grave causata da Echinococcus multilocularis richiede cure complesse e sorveglianza integrata.
In Europa Oltre 4.200 Casi Di In Europa Oltre 4.200 Casi Di
L’echinococcosi alveolare è una grave malattia parassitaria che colpisce principalmente il fegato, diffusa in alcune aree d’Europa, con oltre 4.200 casi negli ultimi 25 anni. Il trattamento è complesso e richiede un approccio integrato tra salute umana, animale e ambiente per migliorare prevenzione e sorveglianza. - Gaeta.it

Negli ultimi due decenni e mezzo, più di 4.200 persone in europa hanno contratto l’echinococcosi alveolare, malattia parassitaria potenzialmente mortale se non trattata. Il quadro clinico è grave e il percorso terapeutico complesso, con un impatto significativo sia per i pazienti che per i sistemi sanitari. La diffusione del parassita coinvolge diverse nazioni, con concentrazioni maggiori in alcune aree specifiche del continente. La malattia è al centro di un recente studio che analizza i casi fino al 2023 e mette in guardia su una possibile sottostima nella segnalazione.

Come si manifesta e come si trasmette l’echinococcosi alveolare

L’echinococcosi alveolare è causata dalle larve di Echinococcus multilocularis, un parassita a forma di tenia. Altrettanto anomalo rispetto a molti altri parassiti, questo sospetto si comporta come una massa tumorale perché cresce infiltrando gli organi, soprattutto il fegato. Nel corpo umano, la sua diffusione provoca danni progressivi e difficili da fermare senza intervento medico. L’uomo si può infettare accidentalmente entrando in contatto con le uova del parassita. Queste uova si trovano nell’ambiente contaminato, per esempio sulla pelliccia di animali selvatici come le volpi o sui piccoli roditori che sono suoi ospiti principali. L’infezione avviene con il passaggio di queste uova alla bocca, spesso toccando vegetali o acqua contaminata.

Ciclo vitale e ospiti

Il ciclo vitale del parassita si completa tra animali selvatici e domestici. Volpi e roditori rappresentano il serbatoio naturale, ma l’uomo rappresenta un ospite accidentale che può sviluppare una malattia grave. La progressione dell’infezione è lenta, spesso asintomatica negli stadi iniziali, e solo col tempo il danno al fegato o ad altri organi diventa evidente. L’echinococcosi alveolare è un’emergenza sanitaria perché, senza cure, è estremamente pericolosa.

La distribuzione geografica e i paesi più colpiti in europa

Il numero maggiore di casi si concentra in alcune zone specifiche. Secondo lo studio pubblicato da The Lancet Infectious Diseases e coordinato dall’Istituto superiore di sanità, la stragrande maggioranza delle infezioni riguarda Austria, Francia, Germania e Svizzera. Questi paesi ospitano le condizioni ideali per la diffusione del parassita, con ecosistemi adatti alla sopravvivenza di volpi e roditori infetti.

Un altro 21% dei casi si registra tra Lituania, Polonia e Slovacchia. Questi paesi baltici appaiono quindi come un secondo focolaio importante. Si tratta di regioni che negli ultimi anni hanno visto una crescita dei casi, probabilmente per cambiamenti ambientali o migliori capacità di diagnosi. L’italia presenta un numero limitato di segnalazioni: appena tre casi confermati, di cui uno contratto localmente e documentato per la prima volta nel 2023. L’incidenza media in europa dal 2021 al 2023 è stimata in 0,12 casi ogni 100 mila abitanti. La cifra resterebbe comunque inferiore alla reale diffusione, poiché la malattia può sfuggire a una diagnosi tempestiva o non essere notificata con regolarità.

Presupposti per future segnalazioni

I dati evidenziano una comparsa dell’echinococcosi in quasi tutte le nazioni dove il parassita vive in natura. Il progressivo allargamento dell’area di rischio fa presupporre che nuove segnalazioni possano emergere anche in altri paesi europei.

Impatto sanitario, trattamento e sorveglianza della malattia

Il trattamento dell’echinococcosi alveolare richiede cure a lungo termine e spesso complesse. Non si tratta solo di medicazioni prolungate, ma anche di interventi chirurgici delicati che possono arrivare fino al trapianto di fegato. Nei casi più avanzati, l’asportazione della massa parassitaria è difficile e l’unica alternativa per il paziente è un percorso di terapia farmacologica per tutta la vita.

L’infezione grava anche sotto un profilo psicologico: convivere con una malattia così seria e cronica influisce sulla qualità della vita. L’accesso a strutture in grado di seguire certi percorsi specialistici rappresenta una difficoltà soprattutto in territori con risorse sanitarie limitate. L’attenzione verso questo problema è quindi necessaria anche per assicurare equità di trattamento.

Approccio one health e prevenzione

Nell’ottica One health, che mette insieme salute umana, animale e ambiente, i dati raccolti dallo studio potrebbero supportare un sistema di sorveglianza più strutturato. Questo approccio può migliorare la prevenzione, segnalando precocemente focolai negli animali prima che colpiscano l’uomo. La collaborazione tra enti sanitari, veterinari e agenzie ambientali rappresenta una chiave per limitare la diffusione della malattia.

Il quadro che emerge chiede strategie integrate per monitorare e gestire questa minaccia, con l’obiettivo di ridurre il numero dei casi e migliorare la risposta medica in tutta europa.

Change privacy settings
×